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sabato 31 maggio 2014

Bonus Irpef, spunta una nuova tassa: il passaporto raddoppia

Bonus Irpef, spunta una nuova tassa: il passaporto raddoppia



Nei meandri del decreto Irpef spunta il raddoppio della tassa sul passaporto targata Partito Democratico. La proposta del democrat Giorgio Todini è passata in commissione Bilancio e Finanze del Senato durante l'esame del decreto. La tassa annuale di 40,29 euro per i viaggi fuori dall'Unione Europea, scrive ilgiornale.it, passerà a 73,50 euro, da aggiungere al contributo per il rilascio del passaporto, ancora cartaceo, stabilito ogni due anni dal ministero dell'Economia.

Mazzata per gli oriundi - Un "bel gesto di apertura" da parte del senatore Todini arriva anche per tutti quegli italiani per esempio in Argentina o negli Stati Uniti che vogliono vedersi riconosciuta la cittadinanza. Le spese per "i diritti da riscuotere per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne" passano ora a 300 euro. Sono proprio i discendenti degli emigrati nelle Americhe nel mirino del senatore Todini: "In America latina - ha detto - in particolare in Argentina ci sono liste d'attesa molto lunghe di persone che hanno chiesto la cittadinanza poiché discendenti di italiani", l'operazione finora era gratis, ma con gli introiti della nuova tassa Todini è sicuro che saranno utilizzate: "parte delle risorse per aumentare il personale a contratto in loco e smaltire le pratiche arretrate".

Claudia Cardinale, schiaffi e insulti alla hostess che le chiede di spegnere la sigaretta

Claudia Cardinale, schiaffi e insulti alla hostess che le chiede di spegnere la sigaretta



Schiaffi e paroloni. A perdere le staffe un'insospettabile: Claudia Cardinale, che si è avventata contro una hostess che le aveva chiesto di spegnere la sigaretta mentre era all'aeroporto Orly di Parigi. Il fatto, secondo la rivista francese Closer, risale allo scorso weekend quando l'attrice 76enne era nella sala Vip in attesa dell'imbarco per le Isole Mauritius. Quando l'assistente di volo dell'Air Mauritius le si è avvicinata facendole notare che non è possibile fumare nei luoghi pubblici, la Cardinale è passata alle vie di fatto e, secondo il settimanale di gossip, avrebbe messo le mani addosso alla ragazza. L'attrice italiana è stata portata al commissariato dell'aeroporto per essere denunciata, ma non è stata fermata.

Magistratura democratica: "Matrimoni gay subito, non possiamo restare indietro"

Magistratura democratica: "Matrimoni gay subito, non possiamo restare indietro"



I magistrati vogliono scrivere l'agenda politica: compatti, quelli di Magistratura Democratica - la corrente di sinistra delle toghe - scendono in campo a favore del matrimonio omosessuale. L'occasione per "suggerire" la via al governo è il convegno che si è tenuto a Roma, dove si sono ritrovati Md, il portale di studi giuridici Articolo29 e l'associazione Avvocatura per i diritti lgbt Retelenford. Un'occasione tutta dedicata ai diritti delle persone gay e lesbiche e delle loro famiglie. La "dritta" arriva da Anna Canepa, il segretario generale di Md: "Credo che questo sia il momento di rilanciare il tema dei diritti - premette -, un tema che si ricollega strettamente all'uguaglianza. La riflessione che abbiamo fatto a così alto livello oggi non è un tentativo di sostituzione della magistratura alla politica, accusa che ci è stata rivolta ancora una volta - prova a difendersi -, ma è invece una sollecitazione alla politica a riprendersi il suo spazio. E' un forte richiamo, un modo per dire: fate le riforme".

Il diktat - E di quali riforma parla la signora Canepa? Semplice: matrimonio omo. Continua nella sua tirata: "Che cosa c'è di più forte della politica dei diritti? I diritti delle famiglie omosessuali non possono restare questione privata, perché si tratta di un problema di dignità e uguaglianza dei cittadini". La segretaria parla poi dei problemi giuridici che hanno incontrato i relatori nelle loro relazioni. La Canepa spiega: "I problemi sono dovuti alla totale assenza di norme da interpretare. C'è un grandissimo sforzo fatto, soprattutto dalle corti di merito, in maniera più timida dalla corte di Cassazione che però ormai è stata travolta dalla giurisprudenza europea. Abbiamo la strada tracciata dall'Europa in un panorama internazionale che sta cambiando molto velocemente". La segretaria di Magistratura Democratica chiude con un diktat: "Non possiamo restare indietro".

venerdì 30 maggio 2014

Casini tentato di tornare da Silvio

Casini tentato di tornare da Silvio



Il voto europeo con il sorprendente risultato di Renzi e l'inaspettata debacle di Grillo, ridisegnerà la mappa geografica del Parlamento. Sono già in corso a meno di una settimana dalle elezioni del 25 maggio,  delle manovre, per ora ancora molto sotterranee, di riavvicinamento o di allontanamento dall'orbita del Pd. E non solo.  In uno scenario del Foglio in edicola oggi, venerdì 30 maggio, viene prospettata la possibilità che Pier Ferdinando Casini (il cui apporto di voto è stato decisivo per permettere al Ncd di Alfano di superare la soglia di sbarramento) possa tornare con Forza Italia. "Dopo aver tentato più volte la strada del centro equidistante sembra si sia convinto che quella prospettiva è illusoria, anche sulla base dell'esperienza dei vicina di casa di Scelta civica, che hanno visto evaporare in uno anno tutto il peculio elettorale, assorbito dall'idrovora del Pd". Alfano, in caso di un passaggio di Casini in Forza Italia, potrebbe trovarsi nella condizione di essere prosciugato a sinistra e scavalcato a destra se Pierferdy dovesse smarcarsi e dare un contributo alla ricostruzione di Forza Italia. Bisogna capire poi come Renzi intende affrontare la prossima legislatura: se preferisce mantenere le attuali alleanze o trovarne di altre più "assimilabilil" come il centrismo di Bruno Tabacci. 

AnnoUno, da Giulia Innocenzi l'ex spacciatore si trasforma in ministro

AnnoUno, da Giulia Innocenzi l'ex spacciatore si trasforma in ministro




AnnoUno, quarta puntata. Si parla di droga, di liberalizzazione di droghe leggere. La santorina Giulia Innocenzi alla vigilia ha promosso la puntata con un appello a Beppe Grillo: "Non prenderti il Maalox, fatti una bella canna". Il giorno successivo, per la puntata "stupefacente", ecco in studio il gran bersaglio, Carlo Giovanardi, l'ex ministro che firmo la legge che equiparava droghe leggere e droghe pesanti (recentemente archiviata). Oltre al consueto capannello di ragazzi, ecco che insieme al rapper Fedez, tra gli "ospiti d'onore" in studio fa capolino tal Armando "Chicoria" Sciotto, mattatore della prima parte del programma. E interlocutore privilegiato poiché ex spacciatore. Ex spacciatore finito in galera, anche se - afferma - "avevo soltanto 1 chilo di varie sostanze". Già, "soltanto un chilo". L'accusa mossa dal signor Chicoria a Giovanardi è quella di averlo costretto - lui come molti altri spacciatori - alla galera: sbagliato, sbagliatissimo (secondo loro) stabilire per legge che tutte le droghe siano uguali. L'ex spacciatore, insomma, sotto lo sguardo attento della Innocenzi assurge a ministro, a prima voce nell'attacco coordinato al "cattivone" Giovanardi. Già, perché guardando la trasmissione, ascoltando e osservando Giulia, la sensazione è proprio quella: il pusher ci viene "spacciato" come vittima, mentre Giovanardi, bacchettone sì ma delinquente mai, viene tratteggiato come l'eroe negativo, come l'imputato, come il "responsabile" delle "sue prigioni", di quelle del signor Chicoria e di chi, come lui, spacciava. Anche se era "solo un chilo di varie sostanze"...

M5s, rivolta contro Maurizio Crozza: pioggia di insulti

M5s, rivolta contro Maurizio Crozza: pioggia di insulti




Dopo la batosta alle europee i grillini dichiarano guerra a tutti. Dopo aver "sparato" su terremotati di Mirandola perché non hanno votato M5s dopo aver ottenuto un assegno dal Movimento per la ricostruzione, ora l'M5s nel mirino ha messo Maurizio Crozza. Il comico, che alle politiche del 2013 aveva fatto un endorsement esplicito per i pentastellati, oggi che è cambiato il vento ha voltato le spalle a Beppe. Dopo aver preso in giro il leader per la disinvoltura e la semplificazione fatta sull'uso delle stampanti 3D ("In America vai al Comune, lì c'è la stampante 3D e ti stampi le cose di cui hai bisogno: dentiere, canoe, case..."), il comico ha ricevuto numerosi attacchi e anche insulti sulla sua pagina Facebook. Per questo ha replicato: "Caro popolo grilino, che vi è preso? Vorrei ricordarvi che io sono un comico completamente "laico", che non appartiene a nessun partito, che non ha amici in nessun ambito di potere. Io appartengo solo a me stesso", scrive il comico. 

Crozza risponde - E poi aggiunge: "Appartenendo solo a me, mi diverto a trovare i lati deboli dei cosiddetti potenti o dei capipopolo che ci vogliono insegnare come vivere a tutti i costi. La mia satira su Grillo era incentrata sulla semplificazione che lui ha fatto da Vespa sulle stampanti in 3D, non sulla tecnologia che si sta sviluppando intorno ad esse. Rilassatevi, è solo satira. E la satira è vitale. Chiedete a Beppe". Un post chiarificatore ma che è servito a poco. "Caro Crozza, sei una testa di c...o, la Rai impone di pagare il canone nonostante i miliardi di euro saccheggiati dalle casse dello stato per disinformare e insultare quelli come te! Se hai un briciolo di dignità chiedi scusa", scrive un utente. Un altro invece lo accusa per la sconfitta elettorale: "La tua falsa informazione ha portato via al movimento migliaia di voti, almeno questo lo capisci, e penso che porterà via a te gran parte del tuo successo". Qualcuno poi sbrocca:"Hai tentato di screditare Grillo e hai fatto solo una miserevole figura di ignorante e ottuso, Quanto ti ha pagato il PD? 80 euro forse, caro leccaculo?".

Gli insulti - E ancora: "Non ci frega niente se sei laico, non ti dà diritto di ridere e ridicolizzare cose vere facendole apparire fantascienza.... Bugiardo!"; "Quante centinaia di ore di Dvd di Grillo ti sei visto per copiarlo così bene? Sarai sempre e solo un surrogato, una bruttissima copia del Grande Beppe Grillo"; "Se al posto di dire ca...te di informeresti ti accorgeresti che le stampanti in 3d esistono eccome... Pagliaccio"; "Ero convinto che tra il comico e il buffone ci fosse differenza". 

Mara Carfagna, Forza Italia: "Si è chiusa una stagione, servono dirigenti credibili"

Mara Carfagna, Forza Italia: "Si è chiusa una stagione, servono dirigenti credibili"


Intervista di Paolo Emilio Russo



«Nel centrodestra ci sono ferite aperte che andranno curate. La consultazione degli elettori potrebbe essere una buona medicina». L’Ufficio di Presidenza di Forza Italia è durato a lungo, a tratti duro. Mara Carfagna, portavoce dei deputati azzurri, già ministro per le Pari Opportunità, non esce però demotivata: «Ripartiamo col piede giusto: torneremo rapidamente a vincere».

Onorevole Carfagna, Forza Italia è andata male. 
«È successa una cosa tutt’altro che irrilevante: si è chiusa una stagione, durata molti anni, caratterizzata dall'incapacità del centrosinistra di vincere le elezioni».

Sta dicendo che finalmente avete un avversario?
«Esattamente. E ciò comporta che anche nel centrodestra e innanzitutto dentro Forza Italia vi debba essere una assunzione generalizzata di responsabilità. Dobbiamo tutti entrare nell'ottica che non è più scontato vincere, che bisogna andare a riprendersi i voti uno ad uno: servono idee, programmi e una classe dirigente credibili e non perdere tempo in cose di piccolo cabotaggio».

Tipo farvi la guerra tra dirigenti del Nord e dirigenti del Sud? 
«È una guerra che mai c’è stata e mai ci sarà».

Ora vi aspetta una nuova «traversata nel deserto»?
«Meno lunga di quanto si pensi: non è andata bene, ma non dappertutto e il centrodestra non è scomparso né è finito cannibalizzato, come spera o sostiene qualcuno. Inutile le che ricordi cosa hanno fatto al leader del centrodestra, che ha condotto una campagna elettorale coraggiosa nostante i Servizi sociali per una condanna ingiusta…».

Ma in un partito dovrebbe esserci anche dell'altro oltre al leader, no?
«È il tema all’ordine del giorno: concordiamo tutti sulla necessità di costruire una nuova classe dirigente all’altezza del suo leader e di valorizzare quella che c’è e funziona».

La soluzione a tutti i problemi sono le primarie?
«Non so come le chiameremo. Ma penso che non si debba avere paura della gente: i nostri militanti vanno resi protagonisti e, attraverso una consultazione costante, lo saranno ancora di più. Abbiamo un leader, Silvio Berlusconi, ma da lui in giù a scegliere ogni singolo ruolo saranno iscritti ed elettori, cui chiederemo di esprimersi».

Invidiate Matteo Renzi al Pd, dica la verità. 
«No. Non abbiamo alcun complesso di inferiorità nei confronti del Pd o del suo leader. Il centrodestra può esprimere personalità dello stesso spessore, se non migliori. A Berlusconi va dato merito di avere costruito una classe dirigente a cui ha affidato responsabilità importanti, che ha maturato esperienza istituzionale e radicamento sul territorio: si tratta di valorizzarla e, allo stesso tempo, aprire le porte a forze nuove, energie fresche».

Renzi ha portato due milioni di voti al Pd: come pensate di batterlo?
«La sfida politica è innanzitutto sulle idee e sui programmi. È vera redistribuzione dare 80 euro presi ad alcuni e messi in busta paga soltanto a lavoratori dipendenti dentro una certa fascia di reddito? Io penso proprio di no. I tagli sono soltanto quelli spot di quattro auto blu vendute sotto costo all’asta? Io penso di no. Il problema drammatico del lavoro lo si risolve multando le aziende che non assumono a tempo intederminato, facendo così aumentare il costo del lavoro e diminuire di conseguenza i posti? Io penso di no. Serve meno Stato, meno tasse, meno burocrazia. Vinciamo con le idee».

Forza Italia sembra voler riallacciare i rapporti con la Lega: quando verrà il tempo di Ncd e Fdi? 
«I moderati divisi perdono e non se lo meritano. Ci sono ferite aperte, frutto anche di attacchi personali ingiustificati e di irriconoscenza, ferite che andranno curate: servirà tempo, ma se non vogliamo consegnare il Paese al Pd dovremo guardarci in faccia».

Il Cavaliere vuole primarie di coalizione: si immagina un solo candidato Fi? 
«Uno o più d’uno poco importa. Spero ce ne saranno tanti e...che vinca il migliore».