Golpe bianco contro Berlusconi, Forza Italia: "Aprire commissione d'inchiesta"
di Sergio Rame
Brunetta incalza Renzi: "La democrazia è sospesa. Venga a riferire in parlamento". E Romani: "Sovvertita indebitamente la volontà popolare"
Le inquietanti rivelazioni dell'ex segretario del Tesoro americano, Timothy Geithner, sono la gravissima conferma di quel che Silvio Berlusconi e tutta Forza Italia denunciano da anni. Al G20 del 2011 funzionari europei chiesero agli Stati Uniti di aderire a un "complotto" per far cadere il Cavaliere. E, a fronto della drammatica conferma di un complotto che ha minato la democrazia italiana, i capigruppi di Forza Italia Renato Brunetta e Paolo Romani hanno chiesto "con ogni forza, solennità e urgenza" a Matteo Renzi di "venire a riferire in parlamento" e al parlamento di istituire una Commissione di indagine dotata dei più ampi poteri che la Costituzione le assegna, per far luce sul complotto che nel 2011 ha portato alle dimissioni di Berlusconi da Palazzo Chigi.
Dall’America di Obama è arrivata oggi la prova decisiva del golpe europeo contro l’Italia per abbattere Berlusconi. "Siamo francamente meravigliati che nessuna procura abbia aperto un fascicolo dinanzi all’evidenza di un attentato contro la Costituzione dello Stato", commenta amaramente Brunetta sottolineando come dopo quei fatti del 2011 "la democrazia è sospesa". "La estromissione politico-giudiziaria del leader di Forza Italia - incalza - è il coronamento di quella trama". Così, mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Renzi restano in silenzio, il parlamento deve assumersi l'impegno di indagare. Nella sua lunga disamina il capogruppo di Forza Italia alla Camera rileva che "questo è un fascicolo che, se è una persona perbene, deve aprire anzitutto uno dei beneficiari 'a sua insaputa' di questo abuso". E a Napolitano chiede: "Può stringersi nelle spalle e far finta di nulla dinanzi a questo attentato gravissimo alla nostra sovranità nazionale e alla nostra Costituzione? Può il parlamento limitarsi a votare inutili fiducie a provvedimenti marginali o cimentarsi con riforme istituzionali rappezzate, ignorando questi fatti?".
Durissimo anche il commento di Romani. "Nell’autunno del 2011 furono messe in atto delle vere e proprie manovre sotterranee contro la democrazia, ai danni del nostro leader e degli italiani", dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia. Dopo le precedenti rivelazioni di Alan Friedman, tocca a Geithner mettere l sigillo a quella che ormai si può a tutti gli effetti definire una cospirazione internazionale. Tanto che Romani ci tiene a ricordare come Berlusconi, "scelto dai cittadini attraverso il voto", sia stato sostituito con "il tecno-esecutivo (gradito a Napolitano e a Bruxelles) dell’ex commissario europeo, non ancora senatore a vita, Mario Monti". "Un vero e proprio accerchiamento politico, istituzionale, economico e finanziario che con un colpo di mano sovvertì indebitamente la volontà popolare", conclude Romani chiedendo con forza "un’indagine parlamentare seria, profonda e meticolosa" per fare piena luce sull’intera vicenda.