Il leader di Forza Italia in campo per le europee: "Punto a superare il 25%". E assicura: "I moderati sono maggioranza nel Paese". Poi sul futuro del partito: "Sconsiglio a Marina di cambiare lavoro ma spetterà a lei decidere"
di Sergio Rame
Berlusconi: "Hanno fatto di tutto per escludermi, ma resto in campo". E annuncia: "Tornerò in parlamento entro sei anni". "Tornerò in parlamento molto prima di sei anni". Silvio Berlusconi non ha alcun dubbio del suo futuro politico. È, infatti, fermamente convinto che la sentenza Mediaset sarà presto dichiarata ingiusta ed annullata. Ai microfoni dell’agenzia Vista, il leader di Forza Italia non scioglie la riserva su una sua eventuale ricandidatura, ma insiste sull'importante che "la sentenza venga dichiarata per quello che è: infondata". Intanto, però, si impegna a tirare la volata al partito. "Alle Europee un risultato del 20% sarebbe un miracolo - spiega il Cavaliere - appena un punto sotto quello delle elezioni 2013 quando Alfano era ancora con noi. Ma io punto a superare il 25%".
In una lunga intervista con Alexander Jakhnagiev, Berlusconi non nasconde il proprio rammarico per il golpe ordito dalla sinistra e dalla magistratura per escluderlo dalla scena politica. "Hanno fatto di tutto per non farmi tornare in campo - spiega all'agenzia Vista - prima mi hanno fatto condannare ingiustamente, poi mi hanno fatto decadere dal Senato, poi mi hanno reso incandidabile per sei anni, ma purtroppo per loro io sono una vecchia quercia e sono sempre un combattente per la libertà". Da qui il proposito di far ritorno in parlamento al più presto per tornare a guidare, in prima linea i moderati. Berlusconi conta di poter mandare in Europa, nel Ppe, un nucleo importante di parlamentari azzurri molto capaci, in grado di "condizionare o indirizzare le decisioni del Ppe che è maggioranza nel parlamento europeo". "Nel parlamento europeo varranno le decisioni prese nel Ppe - incalza - nessun altro partito può fare alcunché in Europa, né la sinistra, che non avrà la maggioranza, né gli uomini di Grillo". Per il momento, dunque, l'ipotesi di un cambio al vertice di Forza Italia non è sul tavolo. L'ipotesi Marina Berlusconi è sempre nell'aria. Di tanto in tanto i quotidiani la tirano fuori per capire se effettivamente la presidente di Fininvest e Mondadori dovesse sciogliere le proprie riserve. Un'eventualità che, però, non sembra trovare favorevole il padre. "Mia figlia farà quello che le sembrerà giusto fare - spiega ai microfoni di Vista - le sconsiglierò sempre di cambiare quello che sta facendo molto bene ora". In generale, continua il leader di Forza Italia, "l’eredità che penso di lasciare a chi prenderà il mio posto spero sia quella di trasformare la maggioranza numerica dei moderati in maggioranza politica per arrivare a cambiare l’assetto istituzionale del Paese".