Berlusconi: "Grillo e i Cinque stelle sono una setta come Hitler e Stalin"
di Nino Di Giuseppe
Berlusconi ospite a Mattino Cinque: "La sentenza Mediaset è stata utilizzata per cacciarmi dal Senato e ha tolto il leader del centrodestra e l’unico che riusciva a tenere insieme i moderati". Poi: "Bisognerà tornare a votare tra un anno, un anno e mezzo"
"La sentenza Mediaset è stata un altro colpo di Stato, è stata utilizzata per cacciarmi dal Senato e per rendermi incandidabile per sei anni e ha tolto il leader del centrodestra e l’unico che riusciva a tenere insieme i moderati". Silvio Berlusconi, ospite a Mattino Cinque, ribadisce ancora una volta il suo pensiero. "Il desiderio della sinistra è di arrivare con questo governo e questa legislatura al 2018, io invece penso che purtroppo le cose per la nostra economia non andranno bene e bisognerà tornare a votare tra un anno, un anno e mezzo". Sullo stato attuale del paese dice: "Cancelli il nome democrazia e parliamo dell’attuale situazione che è lontana da tutte le regole democratiche, purtroppo in Italia noi abbiamo avuto quattro colpi di stato. Un colpo di stato si ha quando un governo viene mandato a casa e ce n’è un altro che non passa dalla urne".
In merito alla condanna ai servizi sociali, Berlusconi afferma: "I servizi sociali si danno a chi deve essere rieducato e mandare un signore della mia età, con tutto quello che ho fatto, sono il cittadino che è stato più al governo del Paese, più di De Gasperi, che ha presieduto vertici internazionali ed è stato presidente dell’Europa, pensare che si possa rieducare credo sia una cosa ridicola ma non per me, per il Paese".
Alla domanda se Giorgio Napolitano è un presidente super partes, il Cavaliere risponde: "Lo dirà la storia, io dico la realtà delle cose: ho scoperto che lui spingeva Fini per mandarmi a casa, siamo venuti a scoprire che già in giugno riceveva Monti per fare un nuovo governo. Non so chi mi possa contraddire".
Quanto al suo passato da premier e ai consessi europei: "Posso dirlo immodestamente, ero l’unico che a quel tavolo con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy capivo di economia, essendo stato per 30 anni nella trincea del lavoro". Sul premier il Cavaliere spiega: "Il governo Renzi non è stato eletto dagli italiani, Renzi non è nemmeno stato candidato e dalla stanza del Pd è andato a palazzo Chigi e si regge sullo 0,37 di differenza tra Pd e Forza Italia, uno 0,37 non vero perché la sinistra è artista nei brogli. È tenuto in piedi al Senato da nostri senatori eletti sotto il simbolo del Pdl e che hanno tradito gli elettori passando ad essere stampella della sinistra". E ancora: "Tassa ci cova. Le prime cose che ha fatto sono triplicare le tasse sulla casa e gli 80 euro che ha promesso saranno mangiati dalla tasse, ha tolto anche la quattordicesima".
Poi una stoccata a Beppe Grillo: "Gli italiani devono imparare ad avere molta paura di Grillo, si vede dal modo in cui organizza la sua setta e mi ricorda personaggi della storia, ad esempio Robespierre che voleva imporre uno stato della virtù ed è finito nel terrore, ma anche Marx e Stalin, con il comunismo che è il regime più sanguinario e Grillo è esattamente il prototipo di questi signori, Hitler compreso. Già ha dichiarato che se sarà il primo partito alle Europee vuole il governo in mano e non possiamo ignorare che persone così quando vanno al potere distruggono gli avversari anche fisicamente e impongono un regime dittatoriale".
Sul tema dell'immigrazione, il leader di Forza Italia spiega: "Avevo azzerato gli sbarchi dall’Albania e a Lampedusa, adesso in pochi mesi sono decine di migliaia".