Forno Crematorio, Don Patriciello punta il dito contro "l'ipotetico" nuovo sito di raccolta rifiuti. Pronta la risposta del sindaco Caso
Don Maurizio Patriciello Parroco Anti-roghi |
Sul forno crematorio che si vorrebbe costruire nel cimitero di Frattamaggiore – Frattaminore – Grumo Nevano, occorre fare molta attenzione. Un confronto democratico e civile con gli abitanti della zona è non solo costruttivo ma doveroso. Intanto occorre ricordare che, sebbene il cimitero è consortile, insiste per lo più in territorio di Frattaminore, a pochissima distanze dal paese. E’ più che logico che i residenti, dopo le mille menzogne loro raccontate in tema ambientale ( vedi il termovalizzatore di Acerra o la discarica di Chiaiano ) non è disposto ad accogliere con troppa facilità le rassicurazioni degli esperti interessati alla costruzione. Occorre, inoltre, studiare il problema da diversi punti di vista. Oltre a quello ambientale ( su cui è bene sentire al più presto il parere di esperti preparati e disinteressati ), bisogna tener conto dell’impatto psicologico che esso avrebbe sulle persone . Ho letto in un link che mi è stato inviato che la dispersione delle polveri nell’aria, qualora l’impianto sia ben funzionante, è minima. Non ho motivi per dubitare della correttezza di questa affermazione. Ma - mi chiedo - pur essendo in quantità minima quella polvere - che, non dimentichiamo, sono le ceneri dei nostri cari morti - dove si va a depositare? Credo sia logico pensare che va a depositarsi sui balconi e sui davanzali delle finestre delle civili abitazioni. Con quali conseguenze per bambini, ragazzi e anche adulti più impressionabili? Questo aspetto non è secondario. L’uomo non è solo economia. Inoltre: visto che non esistono in zona altri forni crematori, è prevedibile immaginare che il nostro forno richiamerà le salme di altri pesi. Ora, dato che il nostro cimitero non si trova allo sbocco di una autostrada né tantomeno in aperta campagna o in cima a una montagna, ma è incastonato tra case, scuole, negozi, pizzerie, eccetera, non sarebbe il caso di pensare che forse non è il luogo più adatto alla costruzione di un forno crematorio? Credo che il confronto sia possibile. Siamo persone educate e civili che si preoccupano per il bene del loro paese e dei loro cari.
La risposta del Sindaco di Frattaminore Vincenzo Caso:
Vincenzo Caso Sindaco di Frattaminore |
Caro Don Maurizio Patriciello, mi dispiace che tu stia facendo un pò di confusione perchè la gente Ti stima e Ti dà ascolto e quindi hai grandi responsabilità anche quando comunichi le tue idee. Accomunare un "Tempio Crematorio" alla discarica di Chiaiano o al Termovalorizzatore di Acerra è veramente azzardato. Prima di tutto l'impianto (Forno Crematorio) NON RICADE nel territorio di Frattaminore come non ricade nel territorio di Frattaminore nemmeno un metro quadrato del Cimitero Consortile con relativo ampliamento. Inoltre il Comune di Frattaminore non ha mai avuto, aggiungo purtroppo, un proprio Cimitero. Mi va di chiarire che ho personalmente dato indicazione al progettista del nostro Piano Urbanistico Comunale perchè prevedesse un nuovo Cimitero nel nostro territorio convinto che abbiamo il diritto di onorare i nostri defunti in casa nostra. Se poi il Consorzio ha scelto di realizzare un Forno Crematorio che personalmente non ho mai votato non vuol dire che si stia commettendo un reato o un nuovo attentato alla salute dei nostri concittadini anzi, forse si sta guardando al futuro essendosi accorti che fra non molto i Cimiteri invaderanno le Città. Sii certo che nulla sarà consentito senza le necessarie autorizzazioni ambientali e sanitarie. A te e ai cittadini confermo che presto sarà convocato un incontro già da me sollecitato al Presidente del Consorzio (Sindaco di Frattamaggiore) per spiegare, progetto alla mano, tutte le caratteristiche tecniche dell'impianto in questione e rassicurare la popolazione.
Con immutata stima,Vincenzo Caso.