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mercoledì 12 febbraio 2014

Letta-Renzi: "La sfida", ore cruciali per il governo

Letta-Renzi: Ore cruciali per il governo 


Ore convulse per il futuro del governo. La partita si gioca tutta in casa Pd. E il capo dello Stato, ieri sera dal Portogallo, è stato chiaro: "Ora la parola spetta al Partito Democratico". Questa mattina il presidente del Consiglio, Letta, vedrà il segretario Pd, Renzi. Al termine è prevista una conferenza stampa in cui il premier illustrerà il suo patto di coalizione per rilanciare l'azione di governo. Sul programma dovrà pronunciarsi domani la direzione del Pd, come ha richiesto esplicitamente Letta, che ai suoi sembra abbia detto: "Deve essere il mio partito a dirmi di lasciare, a sfiduciarmi". Il segretario del Pd, Renzi, ieri all'assemblea dei parlamentari, riuniti al Nazareno, ha detto: "La batteria è scarica. Decidiamo se va ricaricata o cambiata. Abbiamo davanti il pericolo restante della legislatura". Parole che sono suonato appunto come un affondo finale al premier, e un si alla staffetta, in vista della direzione del partito, anticipata tra l'altro a domani. Un'accelerazione impressa anche dalla cena di Renzi al Quirinale, lunedì, prima del colloquio di Napolitano con Letta, ieri mattina. "Voto, rimpasto o terza via", ha detto Renzi. E la terza via forse è proprio un governo Renzi. 



martedì 11 febbraio 2014

Spinta al suicidio da pressioni sul web: morta una 14enne nel Padovano

Spinta al suicidio da pressioni sul web: morta una 14enne nel Padovano


Sarebbe stata spinta a uccidersi dalle pressioni ricevute da coetanei attraverso un Social Network la 14enne che domenica scorsa si è lanciata dal tetto di un albergo abbandonato a Cittadella (PD). Nel fascicolo aperto in Procura, tuttavia, non figura al momento l'ipotesi di reato di "istigazione al suicidio". Nei messaggi sulla sua pagina nel sito, basato su domande dal "titolare", del profilo e risposte anonime dagli altri utenti, la giovane ragazza aveva ricevuto tanti insulti e, quando aveva parlato di togliersi la vita, anche espliciti inviti a farlo. Una vicenda analoga era accaduta l'estate scorsa in Gran Bretagna, e il Network era finito nella bufera. 

Fibrillazioni: Letta da Napolitano su questioni urgenti

Fibrillazioni: Letta da Napolitano su questioni urgenti


Enrico Letta stamattina è andato al Quirinale per un colloquio con Giorgio Napolitano. Il presidente del Consiglio, precisa una nota del Quirinale, ha avuto un rapido incontro con il presidente della Repubblica su "questioni urgenti di governo". Il presidente del Consiglio qualche giorno fa aveva annunciato di voler andare dal capo dello Stato per fare il punto sulla situazione politica. Le turbolenze sono forti nella maggioranza, in particolare sulla proposta di riforma elettorale. Da giorni si parla di rimpasto di governo, di un Letta Bis. Ma c'è anche l'ipotesi di un governo Renzi o quella del voto politico anticipato. 

Mafia e droga: Blitz tra Italia e Usa

Mafia e droga: Blitz tra Italia e Usa


Arresti, fermi e perquisizioni tra Italia e Stati Uniti, per un'importante operazione congiunta contro la mafia. Nel mirino di polizia e Fbi, clan di "Ndrangheta e famiglie mafiose americane", responsabili per gli inquirenti di un narcotraffico fra Italia, Usa, Canada, Centro e Sud America. Ipotizzati legami anche con i narcos. Centinaia gli agenti impegnati nell'operazione New Bridge: Calabria, Campania e Piemonte le regioni interessate in Italia, negli Usa di New York. Colpite la famiglia Usa dei Gambino e, in Italia i clan Ursino e Simonetta, capi di una ndrina ionica calabrese. Quaranta indagati e 26 arrestati, 18 in Italia. 

Grillo: Colle sostituì Berlusconi, premier eletto dal popolo

Grillo: Colle sostituì Berlusconi, premier eletto dal popolo 


"Berlusconi era allora un presidente del Consiglio regolarmente eletto. Non era ancora stato condannato e fatto decadere. Fu sostituito con un tecnocrate scelto da Napolitano senza che il Parlamento sfiduciasse il governo in carica". Lo scrive Grillo sul suo blog. "Oggi sappiamo che lo spread non ha e non aveva nulla a che fare con l'economia reale". "Sappiamo che un presidente della Repubblica ha svolto funzioni che non gli sono attribuite". "Sappiamo che De Benedetti, un privato cittadino, può condizionare la politica della sua villa Saint Moritz e lo dice pure. Sappiamo che gli italiani sono espropriati. Il loro voto non conta". Intanto l'Ufficio di presidenza del Comitato per i procedimenti d'accusa ha fissato alle 08.30, la seduta del Comitato per andare avanti con l'iter di analisi della messa in stato d'accusa nei confronti del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, presentata dal Movimento 5 Stelle. Prima ci saranno le dichiarazioni di voto, poi presumibilmente si riuscirà ad arrivare al voto finale. 

Forza Italia: Forti dubbi sul ruolo di Napolitano, sarà impeachment?

Forza Italia: Forti dubbi sul ruolo del Colle


"Apprendiamo con sgomento che il Capo dello Stato, Napolitano, già nel giungo 2011, si attivò per far cadere il governo Berlusconi e sostituirlo con Monti. Lo conferma lo stesso Monti". Cosi in una nota congiunta, i capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Brunetta e Romani, dopo le anticipazioni del Corsera. Le rivelazioni di Friedman destano "forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di presidente della Repubblica da parte di Napolitano". Dal Colle "attendiamo urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni", concludono. Per Gasparri il libro di Friedman "apre squarci inquietanti". Minzolini invita a valutare la procedura di impeachment. 

Bufera sul Colle per come gestì Monti: tutta colpa di Napolitano?

Bufera sul Colle per come gestì Monti: tutta colpa di Napolitano?

di Gaetano Daniele


"Già nell'estate del 2011 Napolitano sondò Monti come Premier". Lo rivela Alan Friedman nel libro le anticipazioni del "Corriere della Sera". Si parla di "conversazioni tra Napolitano e Monti, che precedono di 4 o 5 mesi" la nomina dell'allora presidente della Bocconi a Palazzo Chigi il 13 novembre. E si fa riferimento al video di un'intervista in cui Monti alla domanda: "Lei non smentisce che, nel giugno-luglio 2011, il presidente della Repubblica le ha fatto capire o le ha chiesto esplicitamente di essere disponibile se fosse stato necessario?", Monti ha risposto: "Si, mi ha dato segnali in tal senso". Nella seire del video interviste rilasciate per il libro di Alan Friedman, si riportano anche le parole di Carlo De Benedetti e di Romano Prodi che confermano i contatti che Monti ha avuto con Napolitano nel 2011. De Benedetti, si legge sul Corriere della Sera, dice che in quell'estate Monti "è andato a chiedergli un consiglio, se accettare o meno la proposta di Napolitano sulla sua disponibilità a sostituire Berlusconi a Palazzo Chigi, in caso fosse necessario". Poi la conversazione con Prodi che gli avrebbe detto: "Mario non puoi far nulla per diventare presidente del Consiglio, ma se te lo offrono non puoi dire di no". 

Le rivelazioni di Mario Monti
"Nell'estate del 2011 ho avuto dal Presidente della Repubblica dei segnali: mi aveva fatto capire che in caso di necessità dovevo essere disponibile. Ma è assurdo che venga considerato anomalo che un presidente della Repubblica si assicuri di capire se ci sia un'alternativa se si dovesse porre un problema. 

La replica del Presidente della Repubblica Napolitano
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, replica con una nota al Corriere della Sera alle anticipazioni contenute nel libro di Friedman, negando che ci sia stato un "complotto" ai danni di Berlusconi. "E' fumo, solo fumo. I veri fatti sono noti e incontrovertibili. Si riassumono in un sempre più evidente logoramento della maggioranza di governo uscita vincente dalle elezioni del 2008", afferma il capo dello Stato. "Nel 2011, continua la nota di Napolitano, "Monti appariva una risorsa da tener presente e, se necessario, acquisire al governo del Paese. Nelle consultazioni successive alle dimissioni di Berlusconi riscontrai una larga convergenza" sulla candidatura. 

Insomma, Monti fu proposto dal Capo dello Stato che ad oggi parla di Monti come una risorsa, sì, un'altra risorsa da bruciare al momento opportuno, proprio come nel caso di Berlusconi che, per fare un passo indietro nell'esclusivo interesse del Paese, si è ritrovato smacchiato da Napolitano. Tanto è piaciuto il termine "smacchiare" che è passato da Napolitano al discepolo Bersani che, in più trasmissioni ha gettato appunto il nuovo termine "smacchiare il giaguaro". Napolitano nega e parla di fumo, evidentemente sarà abituato di tanto in tanto a buttarne un pò negli occhi degli italiani.