Appalti all'Aquila, fermi e perquisizioni, Cialente Pd trema
Un sistema corruttivo per accaparrarsi profitti e appalti sulla ricostruzione post terremoto dell'Aquila. Sono 8 gli indagati tra cui l'attuale vice sindaco Roberto Riga, all'epoca dei fatti assessore all'urbanistica; 4 gli arresti. Perquisite ditte, abitazioni e il Comune. La nuova inchiesta sul post-terremoto fa riferimento a tangenti che coinvolgono il Comune aquilano su appalti legati alla ricostruzione tra settembre 2009 e luglio 2011, pochi mesi dopo il devastante sisma, per più di 500 mila euro. Le accuse: millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica ed appropriazione indebita. Uno dei funzionari ha rivenduto moduli regalatigli. Inoltre tra i 4 arrestati figurano persone di spicco: Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell'Asl numero 1, all'epoca all'epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia del patrimonio artistico della Città, e Vladimiro Placidi, 57 anni, assessore comunale alla ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto nel primo mandato del sindaco Cialente, nonchè direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia. "Sto malissimo, mi sento tradito, ho sempre raccomandato a tutti la massima trasparenza e il rispetto della legge", ha dichiarato il sindaco Cialente. Si è dimesso il vicesindaco Riga, indagato.