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sabato 4 gennaio 2014

Spread da record, sotto quota 200. Letta: Calo Spread per sacrifici Paese

Spread da record, sotto quota 200. Letta: Calo Spread per sacrifici Paese


Scende sotto la soglia dei 200 punti lo Spread, che si attesta a 199 punti, 4 in meno rispetto a giovedì, già ai minimi da metà 2011. Il record storico è stato raggiunto a novembre 2011. Lo Spread, vicino ai 500 punti in vista delle possibili dimissioni del Premier Berlusconi, tocca quota 575. Nei primi mesi del governo Monti, non cambia. E' solo con l'intervento delle banche centrali di mezzo mondo per aumentare la liquidità, che tocca "la soglia Monti": una forbice tra 270-300 punti. Dopo due anni, una nuova tornata elettorale, la rielezione di Napolitano e un nuovo governo, lo Spread scivola ai livelli del luglio 2011. "Una grande notizia. Lo Spread in calo è frutto di un grande lavoro e soprattutto del sacrificio di tutti gli italiani". Lo ha detto il Premier Letta spiegando che "nessuno ha la bacchetta magica. Siamo nella giusta direzione e ci sono le condizioni perchè il Paese riparta. Il calo dello Spread renderà le imprese più competitive". Sull'iniziativa di Renzi in merito alla legge elettorale, aggiunge: "Bisogna arrivare presto al dunque". E sui temi al centro del Patto di coalizione, riforme e legge elettorale, modifiche alla Bossi-Fini e unioni di fatto, si dice certo che "le soluzioni si troveranno e metteranno d'accordo la maggioranza". Ma il tema è delicato e, il Vice Premier Alfano dice stop alle unioni civili proposte da Renzi. Le larghe intese sulle unioni civili diventano strette. "Non si può pensare alle unioni civili senza pensare prima alle famiglie" dice il Leader del Nuovo Centro Destra Alfano. Alfano invita il segretario del Pd alla prudenza anche sulla proposta di superare la legge Bossi-.Fini sull'immigrazione: "Con la sicurezza degli italiani non si scherza". Il ministro dell'Interno nota: "Tra quelli che si sono cuciti la bocca nel Cie di Roma, alcuni avevano già conti in sospeso con la giustizia". 

venerdì 3 gennaio 2014

Trasporti: Il 2014 apre agli scioperi

Trasporti: Il 2014 apre agli scioperi


Il nuovo anno comincia all'insegna degli scioperi, soprattutto nei trasporti. Trasporto aereo. giovedì 9 gennaio si ferma dalle 10 alle 14 il personale Sea e Sea Handling a Milano Linate e Malpensa. Sabato 18 gennaio, scioperano dalle 12 alle 16 gli assistenti di volo Easy Jet e il personale Sea e Sea Handling a Linate e Malpensa. Il 29 gennaio, si ferma per 24 ore il personale Meridiana e scioperano anche gli assistenti di volo. Per il trasporto pubblico: il 24 gennaio, sciopero nazionale di 24 ore, con modalità diverse da città a città. Il 7 gennaio sciopero in Telecom e dal 13 al 15 protestano gli avvocati. 

Napolitano sotto triplo attacco

Napolitano sotto triplo attacco 

di R. Ru

M5S, Forza Italia, Lega. Triplo attacco per Napolitano. "A gennaio presenteremo l'impeachment contro il presidente della Repubblica, spero che come Cossiga si dimetta prima", ha annunciato Grillo. Daniela Santanchè, esponente dei "Falchi" di Forza Italia, ha una linea dura che va oltre le critiche di Berlusconi: "Dovremmo votare compatti per l'impeachment". Salvini, segretario della Lega, per ora ha limitato le critiche, sollecitando (come Forza Italia) a boicottare il discorso di fine anno del Capo dello Stato, che invece ha avuto un alto indice d'ascolto. Napolitano ha avvertito: "Non mi lascio condizionare" da calunnie, ingiurie, minacce.

Forza Italia, Berlusconi nomina coordinatori regionali

Forza Italia, Berlusconi nomina coordinatori regionali 


Mariastella Gelmini 
Il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha nominato i coordinatori regionali del partito. Sono sette: Gelmini in Lombardia, Biasotti in Liguria, Parisi in Toscana, Lattanzi in Valle d'Aosta, Sandra Savino in Friuli Venezia Giulia, Fazzone nel Lazio e Marin in Veneto. "Il loro primo compito - precisa la nota di Forza Italia - sarà la Costituzione, in accordo con il presidente, di un Comitato di presidenza regionale" di cui faranno parte altri tre membri. Ulteriori incarichi saranno definiti nei prossimi giorni. 

Renzi: Tre proposte per Legge Elettorale: "Modifica Bossi-Fini e unioni civili". Berlusconi: Bene, ma voglio Election Day

Renzi: Tre proposte per legge elettorale: "Modifica Bossi-Fini e unioni civili". Berlusconi: Bene, ma voglio Election Day


Sulla legge elettorale "rinunciamo a formulare la nostra proposta ma offriamo diversi modelli alle forze politiche che siedono insieme a noi in Parlamento". Cosi Renzi nella sua News elencando 3 modelli: quello della legge elettorale spagnola; della legge Mattarella rivisitata; il doppio turno di coalizione dei sindaci. "Le regole si scrivono insieme", dice Renzi spiegando di essersi rivolto a tutti i partiti. Il segretario del Partito Democratico poi annuncia che chiederà che nel patto di coalizione ci sia "un capitolo diritti civili" anche con modifiche alla Bossi-Fini e le unioni civili per persone dello stesso sesso. Il 16/1 Direzione Pd per il Job act. Pronta la risposta di Berlusconi: "Bene Renzi, ma election day". Berlusconi coglie "con positività" la proposta di Renzi "di incontri" sulla riforma elettorale. Il Leader nonchè presidente di Forza Italia apprezza anche la scelta di "una soluzione ragionevole, utile a garantire la governabilità piena, un limpido bipolarismo". Berlusconi, però, rilancia al segretario Pd l'idea di un voto politico anticipato. Propone "un election day", in modo da votare insieme per il Parlamento europeo (le urne sono previste a maggio) e per quello italiano. Ci sarebbe "un notevole risparmio di spese", nota Berlusconi. 

martedì 31 dicembre 2013

Crisi: Niente cenone per 2,8 milioni di italiani

Crisi: Niente cenone per 2,8 milioni di italiani


Sono 2,8 milioni gli italiani che non festeggeranno l'arrivo del 2014 perchè privi di disponibilità economica. Lo sostiene Confesercenti-Swg nel consueto sondaggio. Un altro milione di persone non festeggerà perchè impegnata sul lavoro. L'80% passerà il capodanno a casa o da amici e spenderà un pò di più rispetto al 2012. Per Confesercenti i dati non stupiscono, considerato che il 46% degli intervistati non arriva a fine mese, il 32% alla fine della terza settimana e il 14% alla fine della seconda settimana. Insomma, dati tristi chiudono il 2013. E' un pò come dire ho due notizie: una buona e una cattiva. La buona è che finisce il 2013, la cattiva è che inizia il 2014...

Crisi, per le Imprese la ripresa è lontana

Crisi, per le Imprese la ripresa è lontana


L'incertezza sulle sorti dell'economia italiana si è un pò ridotta nelle previsioni degli economisti ma resta alta tra gli imprenditori per i quali l'uscita dalla crisi è ancora lontana. E' quanto emerge da un'analisi del Centro Studi Confindustria. Per gli imprenditori, rileva il Csc, l'incertezza è salita regolarmente dal 2010 al 2013. Per due terzi la crisi finirà tra oltre un anno e mezzo, una quota doppia rispetto al 2010. Il ministro del Lavoro, Giovannini, rivendica: "La ripresa del ciclo economico è stata sostenuta dalle risposte del governo. Fatti sacrifici, ora la ripresa".