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domenica 29 dicembre 2013

Ansa: Terremoto al Centro Sud, Magnitudo 4.9

Ansa: Terremoto al Centro Sud, Magnitudo 4.9

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Napoli e in diverse zone della Campania, come il Beneventano e l'Avellinese. Il sisma è stato avvertito con intensita' soprattutto ai piani alti delle abitazioni in diversi quartieri di Napoli. La gente si è riversata in strada in varie località. La forte scossa di terremoto avvertita in Campania e in altre zone è stata di magnitudo 4.9 secondo quanto si apprende all'Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia.
 Il sisma è stato avvertito in maniera netta e per diversi secondi anche nel Casertano e nel Salernitano. Notevole lo spavento con i muri e i lampadari che hanno ballato riportando la memoria indietro a quel 23 novembre del 1980. Presi d'assalto dalle chiamate i centralini dei Vigili del Fuoco. Gia' la notte scorsa, dopo le 2, l'Istituto di geofisica e Vulcanologia aveva localizzato un movimento tellurico magnitudo 2.6 e 2.4 al confine tra Irpinia e Sannio.
L'epicentro è stato localizzato fra le province di Benevento e Caserta, a 10.5 chilometri di profondità. Pochi minuti prima era stata avvertita nella stessa zona un'altra scossa, di magnitudo 2.7.
Grande paura ma non sembrano esserci danni a Isernia per la scossa di terremoto avvertita nel Matese. Il sisma é stato preceduto da un boato fortissimo, ed è durato circa 15 secondi in due riprese. I centralini di Prefettura e Vigili del Fuoco sono stati presi d'assalto solo per il panico, ma non ci sono state comunicazioni di pericoli o guasti alle case.

Grillo: A fine anno pronto il contro-discorso

Grillo: A fine anno pronto il contro-discorso


"Il messaggio di fine anno di Grillo sarà trasmesso sul blog alle 20.30 del 31 dicembre", in concomitanza con quello del Capo dello Stato. Beppe Grillo torna a sfidare Napolitano, questa volta in Tv. Sul suo profilo Facebook il Leader del Movimento 5 Stelle invita a condividere l'evento. E proprio su Facebook sono apparsi insulti e minacce di morte a Titti di Salvo (Sel) e Andrea Romano (Sc). A scatenare l'attacco, un video postato dal leader del Movimento 5 Stelle dei due deputati mentre in un discorso in aula si oppongono alla proposta dei Cinque Stelle di prolungare il dibattito, e quindi di fare quanto prima in modo da poter raggiungere le famiglie per le festività natalizie. Dura però la critica di Sel alle minacce apparse sul profilo Facebook di Beppe Grillo contro Titti di Salvo. "In democrazia e in un Paese libero la lotta Politica non si fa nè con le minacce nè con insulti o menzogne. Ne risponderà in Tribunale. L'altro deputato minacciato, Andrea Romano di Scelta Civica risponde su Twitter: "Vedo che Beppe Grillo e i suoi mi augurano la morte. Sarà il clima natalizio? Meglio che Beppe Grillo o chi per lui si metta d'accordo con i suoi deputati: erano molto d'accordo nel sospendere i lavori per Natale". Insomma, le minacce di morte vanno condannate e perseguite in Tribunale, però, bisogna ricordare che, mentre il Paese-Italia affonda nella fame e nella miseria, i deputati Sel e Scelta Civica, coloro i quali dovrebbero lavorare affinchè migliorare questo Paese appunto in Parlamento, invece di farlo in maniera responsabile come da mandato popolare, chiedono di sospendere i lavori per correre a mangiare il panettone, come se l'Italia fosse una fetta di Paese, sì, di Paese da mangiare!. Minacce No, ma Vergogna Sì!

Pd avverte Letta: Il rimpasto non basta. Faraone: No agli errori del Governo

Pd avverte Letta: Il rimpasto non basta. Faraone: No agli errori del Governo


"Questo Pd con le grandi speranze che suscita; l'Italia, con le sue difficoltà e le sue grandi potenzialità, non possono permettersi questo governo e i suoi errori. E non basta un ritocco, un rimpasto: o si cambia radicalmente o si muore". Lo afferma Davide Faraone, deputato renziano e responsabile Welfare del partito. Per l'esponente del Pd "mentre noi lavoriamo ad un'agenda di grandi riforme per il Paese, con tempi certi di realizzazione, al Governo e in Parlamento c'è chi brucia tutto". Le critiche non si fanno attendere e anche il Segretario del Partito Democratico, Renzi, rincalza: "Letta e Alfano? Nulla in comune". "Con Letta e Alfano non ho niente in comune. Mai fatto accordi con loro". E aggiunge: "Io sono totalmente diverso per tanti motivi". "Ho ricevuto - rivendica - un mandato popolare, tre milioni di persone che mi hanno votato perchè hanno condiviso quel che ho promesso di fare". L'avvertimento del renziano Faraone? "Uno sfogo di pancia", dice Renzi. Ma poi la stoccata al Governo: "Se Letta fa, va avanti. Certo, se si fanno marchette e si passa dalle larghe intese all'assalto alla diligenza, non va bene". E critica la nomina "di 17 nuovi prefetti". 

sabato 28 dicembre 2013

Elettricità: Da Gennaio costa di più, rincaro dello 0,7%, Gas resta fermo

Elettricità: Da Gennaio costa di più, rincaro dello 0,7%, Gas resta fermo


L'elettricità dal primo gennaio 2014 costerà di più. Le bollette registreranno un incremento dello 0,7%, mentre la spesa per il gas non subirà alcun aumento. Lo ha deciso l'Autorità per l'Energia elettrica, il gas e il sistema idrico, con l'aggiornamento dei prezzi di riferimento per il trimestre gennaio-marzo. Per una famiglia tipo con consumi medi il rincaro sarà di circa 4 euro l'anno. Il presidente del Codacons, Rienzi, ha commentato che il rincaro "accresce il divario tra Italia ed Europa sul fronte delle tariffe energetiche". 

6 miliardi a lavoro e Imprese. CdM: Sì Milleproroghe con "Salva Roma"

CdM: Sì Milleproroghe con "Salva Roma"
A lavoro e Imprese 6 miliardi fondi Ue
Per lotta alla povertà 800 milioni

Il ritiro da parte del Governo del decreto "Salva Roma?" La vicenda "dimostra come sia essenziale un processo di riforma legislativo" da realizzare nel 2014, dice Letta dopo il Consiglio dei ministri che ha varato il Milleproroghe, che sarà al Senato il 2 gennaio. "Abbiamo deciso di ritirare il decreto per l'eterogeneità delle norme", precisa il Premier, spiegando che nel decreto Milleproroghe, sono state inserite le norme essenziali del "Salva Roma" e quelle per bloccare gli "affitti d'oro" pagati da Camera e Senato. C'è la proroga del divieto d'incroci tra proprietà di giornali e Tv e gli aiuti ai Comuni alluvionati. Assente la nuova Tasi, quindi con molta probabilità ci saranno gli aumenti. Intanto sono stati stanziati 6,2 miliardi per lavoro e imprese. "Il disagio sociale è in questo momento la trincea più difficile, per questo destiniamo risorse per la lotta alla povertà. Così Letta illustra le misure contro la recessione economica. "Siamo in grado di dare 6,2 miliardi di fondi europei dove possono essere spesi subito, evitando cosi di perderli". Nel 2014, 800 milioni saranno destinati alla lotta alla povertà e 700 milioni andranno all'occupazione (150 milioni vanno alla decontribuzione per favorire l'occupazione dei giovani). 

venerdì 27 dicembre 2013

Lavoro, Orfini: Male misure Governo e Renzi

Lavoro, Orfini: Male misure Governo e Renzi


Per fronteggiare l'emergenza disoccupazione le misure del Governo non bastano nè risultano sufficienti quelle indicate nel "Job act" proposto dal segretario del Pd, Renzi. E' quanto sostengono i "Giovani Turchi" del partito, guidati da Matteo Orfini. In un articolo firmato oltre che da Orfini anche dai deputati Raciti, Valentina Paris e Chiara Gribaudo e pubblicato sulla rivista "Left Wing", gli esponenti del Partito Democratico affermano che il "Job act" di Renzi rischia di essere "inutile" come la riforma Fornero. Meglio allora, spiegano, un piano di investimenti pubblici straordinari, una patrimoniale e un intervento di recupero sul Pil. Insomma, Renzi bocciato dai suoi stessi deputati. 

Il Cadore isolato, allarme frane a Genova

Il Cadore isolato, allarme frane a Genova


La neve blocca il Nord e imbianca tutto l'arco alpino, aumentando il pericolo valanghe. A Bardonecchia, uno sciatore francese è morto travolto da una slavina. Isolato il Cadore con blackout elettrici che hanno costretto al buio anche Cortina d'Ampezzo. A Genova evacuate 19 famiglie per una frana che ha travolto due palazzine. Nella regione sono 140 le persone che hanno dovuto lasciare le loro case. Monitorati diversi corsi d'acqua. Nel Comasco due ragazzi sono rimasti feriti a causa di una frana. Nel milanese l'esondazione del fiume Olona ha costretto allo sgombero di alcune case.