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giovedì 12 dicembre 2013

Aiutarono il Boss Setola, in manette medico e avvocato

Aiutarono il Boss Setola, in manette medico e avvocato 

di C8


Giuseppe Setola
Napoli. Un medico e un avvocato che – secondo l’accusa – favorirono l’ascesa criminale del boss della camorra Giuseppe Setola, sono stati arrestati dai carabinieri di Caserta. Nell’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono state notificate ordinanze di custodia cautelare in carcere anche ad altre tre persone. Le persone arrestate su ordinanza di custodia cautelare sono l’oculista Aldo Fronterré, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e l’avvocato Girolamo Casella che risponde di associazione mafiosa. Secondo l’accusa, i due certificarono la falsa cecità di Giuseppe Setola grazie alla quale al boss, nel 2007, furono concessi gli arresti domiciliari dai quali evase il 7 aprile 2008 dando il via alla cosiddetta “stagione delle stragi” che sfociò nel massacro di Castel Volturno nel quale furono uccisi sei africani. Durante la latitanza, Giuseppe Setola assunse il comando della cosiddetta “ala stragista” del clan dei Casalesi responsabile, in poco più di sette mesi (tra il 2 maggio e il 12 dicembre 2008) di 18 omicidi e altri otto agguati e ferimenti di persone. Stando ai risultati delle indagini della DDA, l’avvocato di Setola ha fornito un consapevole e stabile apporto all’organizzazione camorristica attraverso il recapito di disposizioni e messaggi che il boss latitante inviava agli uomini del clan che si trovavano in libertà. Tra gli indagati vi sono anche coloro che hanno finanziato materialmente la realizzazione dei falsi documenti in favore di Setola.

Il Notiziario sul web al fianco di Telethon, contro le malattie rare: donazioni al numero solidale 45506

Il Notiziario sul web al fianco di Telethon, contro le malattie rare: donazioni al numero solidale 45506


Torna fino al 15 dicembre, l'appuntamento con Telethon per raccogliere fondi a sostegno della ricerca sulle malattie genetiche rare e per rilanciare la campagna "Io Esisto" che ha come protagonisti bambini, familiari e ricercatori. Io esisto, spiega Telethon, è il grido di ogni persona con una malattia genetica per cui non c'è ancora una cura, l'appello di ogni familiare che ogni giorno assiste un figlio per il quale non è ancora disponibile una terapia, un farmaco e, a volte, neppure una diagnosi. Fino al 18 dicembre donazioni al 45506 con sms da cellulari o con chiamate da rete fissa. Info su www.telethon.it

Istat: Crisi per gli italiani, inflazione 7,3%, Pil -1%

Istat: Crisi per gli italiani, inflazione 7,3%, Pil -1%


Inflazione e disoccupazione più alte del reale e calo del Pil più contenuto di quanto in realtà registrato dai numeri ufficiali. Sono i dati macroeconomici come percepiti dagli italiani, secondo quanto rilevato dall'Istat. In particolare, il 37,3% degli intervistati è in grado di esprimere un valore circa l'andamento del Pil, indicando in media un tasso di variazione del -1% (contro il dato ufficiale del -2,4%) per il 2012. La quota di coloro che non sanno dare una risposta (pari al 61,5%) è riconducibile in gran parte a persone che ne hanno sentito parlare (45%) e in misura inferiore a chi non ne ha neanche sentito parlare (15,6%)

Letta ottiene fiducia a Camera e Senato

Letta ottiene fiducia a Camera e Senato


Il Governo Letta supera il voto di fiducia del Parlamento. Prima alla Camera con 379 voti a favore, 212 contrari e 2 astenuti; poi al Senato con 173 si e 127 no. Il disco verde di Montecitorio è arrivato dopo un dibattito rovente. Contestazioni e bagarre dell'aula di Palazzo Madama. Hanno votato a favore Pd, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica, Per l'Italia. Contrari Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Lega, Sel, Fratelli d'Italia. Bagarre al Senato durante le dichiarazioni di voto del governo Letta. Prima il leghista Calderoli, nel suo turno di presidente, e quindi il presidente Grasso hanno minacciato di espellere chi protestava contro gli interventi. Contestati la capogruppo del M5S Taverna, Zanda (Pd) e il leghista Davico, che in dissenso dal suo gruppo ha annunciato il voto a favore. Calderoli ha ironizzato sui "trenta denari" e ha annunciato di non partecipare al voro. "Chi non vuole votare, lo dica", ha detto poi Grasso dopo le proteste a Zanda. E quando i leghisti tentano di impedire a Davico di parlare, risponde: "Lasciate parlare, non è un bell'esempio di democrazia". 

mercoledì 11 dicembre 2013

Stato-Mafia: Di Matteo non è in aula

Stato-Mafia: Di Matteo non è in aula


Dopo l'ultimo allarme legato alle nuove minacce del Boss Totò Riina, il Pm Nino Di Matteo non partecipa all'udienza sulla trattativa Stato-Mafia che si svolge oggi a Milano, dove depone il pentito Giovanni Brusca. Per la procura, non ci sono le condizioni di sicurezza per una trasferta del Pm. Brusca sta rispondendo alle domande del procuratore Messineo da dietro il paraventi. Davanti all'aula bunker di Milano, un gruppo di cittadini ha organizzato un Sit-in di solidarietà al magistrato Di Matteo. Brusca: strage Capaci? per fermare Andreotti. "Decisi di dire anche quel che avevo fino ad allora taciuto dopo un incontro con la sorella del Giudice Borsellino, Rita, che mi chiese di sapere tutta la verità sulla morte di suo fratello". Così il pentito Giovanni Brusca, deponendo al processo sulla trattativa Stato-Mafia, racconta cosa lo indusse a fare, anni dopo l'avvio della collaborazione, il nome di Dell'Utri, contattato tramite il boss Mangano per ottenere benefici per i detenuti. Sulla strage di Capaci: "Fatta per stroncare le elezioni di Andreotti al Colle" (Non collaborava con Cosa Nostra). "In una riunione nel 91, Riina disse che dovevano morire tutti, che i politici lo tradivano". 

Fiducia al Governo, Capitale blindata

Fiducia al Governo, Capitale blindata

Forconi a Montecitorio: "Dimissioni"


Prosegue il presidio di protesta dei Forconi davanti Montecitorio. I manifestanti, oltre un centinaio, sono stipati al di là delle transenne poste dalle forze dell'ordine. La situazione appare tranquilla e circa sei manifestanti hanno deciso di sedersi a terra in segno di protesta. "Quello che vedete è quello che è ciò che è rimasto dell'Italia, vergognatevi". E' uno dei cartelli esposti durante il Sit-in. "Via i nominati dal Parlamento" grida uno dei manifestanti al megafono. Intanto prosegue il presidio a Roma in Piazza dei Partigiani e un gruppo di manifestanti ha bloccato la metro B e la linea della Roma-Lido. 

Terra dei Fuochi: Arrestato boss ecomafie

Terra dei Fuochi: Arrestato boss ecomafie 


Manette per Cipriano Chianese, legato al clan camorristico dei Casalesi e ritenuto l'inventore del traffico dei rifiuti in Campania, "Terra dei Fuochi". Arrestato in un operazione della Direzione investigativa antimafia di Napoli, Chianese, 62 anni, è accusato di aver estorto quote e gestione di una società di trasporti. Chianese, già ai domiciliari, è stato condotto in carcere. Secondo le accuse, l'avvocato-imprenditore dei Casalesi era riuscito a portare una società attiva nel trasporto dei rifiuti nelle mani di suo fratello. Nel 2006 fu arrestato per disastro ambientale e avvelenamento di falde acquifere. Sequestrati beni per 82 milioni. Chianese commissionò per 1 milione di euro l'omicidio di un magistrato della Dda di Napoli che stava indagando su di lui. Arivelarlo è la persona incaricata dell'assassinio, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia. Al pentito si rivolse, per conto di Chianese, Carlo Verde, collaboratore dell'avvocato, anche lui arrestato dalla Dda di Napoli per estorsione. Secondo il pentito, il progetto di omicidio del magistrato non andò in porto perchè Chianese venne arrestato nel gennaio del 2006. Il collaboratore di giustizia ha sempre affermato di non ricordare il nome del magistrato da uccidere.