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sabato 19 ottobre 2013

Incredibile - Sallusti a Santoro: Ho tre grandissimi scoop per te. Sono meglio della Bonev

Incredibile - Sallusti a Santoro: Ho tre grandissimi scoop per te. Sono meglio della Bonev


A Sx Santoro a dx Sallusti direttore de Il Giornale
"Santoro, invitami in trasmissione, ho tre scoop da darti". In un trafiletto, tanto provocatorio quanto scherzoso e divertente, Alessandro Sallusti, Direttore de Il Giornale, lancia la sua personale proposta a Michele Santoro. Più che il tribuno di Servizio Pubblico, oserei dire il Gladiatore che è balzato agli onori della cronaca giovedì scorso per aver dato voce all'attrice Michelle Bonev che, ha attaccato giustamente o non Francesca Pascale e Silvio Berlusconi. Ha inciuciato come si fa tra amiche dal parrucchiere e non ha portato, in trasmissione nè in redazione, nessuna prova. Era puro pettegolezzo. E come disse un noto parroco: il pettegolezzo una volta fatto volare al vento, come piume, viene difficile poi rimetterle tutte insieme. Un pettegolezzo da Uomini e Donne di Maria De Filippi, solo che a condurre c'era Santoro e Travaglio, ai soli fini di fare il botto di ascolti. 

Provocazioni - E allora ecco che Sallusti soccorre il collega con i tre onirici scoop, tre pensieri frutto della sua fantasia, proprio come quelli che secondo l'opinione pubblica vengono attribuiti alla Bonev: "Il primo: racconto di quella volta che io e te (Santoro) molestammo un bambino nei bagni pubblici. Il secondo: ricordo l'orgia gay a cui ho partecipato con travaglio. Il terzo: parlo, un po contrito, di quando io e Urbano Cairo, Editore di La7, tiravamo di Coca insieme". Poi, il direttore de Il Giornale, Sallusti, aggiunge: "Facciamo il botto di ascolti". Certo, perchè il metodo di zio Michele è collaudato: in nome dell'auditel vale tutto e si può tutto. Anche fare parlare tale Michelle che dice quello che vuole e niente dimostra. E allora - conclude Sallusti - sullo stesso altare, una settimana dopo perchè non possono essere sacrificati anche Santoro, Travaglio e Cairo?. Gli ascolti, prima di tutto, della verità non importa granchè. 

Sentenza Choc: Berlusconi interdetto per 2 anni

Sentenza Choc: Berlusconi interdetto per due anni. Avvocati: Ricorreremo in Cassazione 


Due anni di interdizione dai pubblici uffici a Silvio Berlusconi. Questa la decisione della Corte d'Appello di Milano. I legali dell'ex primo ministro, avevano chiesto un anno. I giudici oggi erano chiamati a rimodulare al ribasso la pena accessoria relativa all'inchiesta sui diritti Tv. In 1° e 2° grado gli erano stati inflitti 5 anni, ma la Cassazione, il 1° agosto scorso, aveva chiesto di modificare al ribasso la pena. Il collegio ha accolto la richiesta del procuratore generale. Nel Processo Mediaset, Berlusconi era stato anche condannato definitivamente a 4 anni di carcere per frode fiscale. Intanto la difesa di Silvio Berlusconi ricorrerà in Cassazione impugnando la sentenza con cui la Corte d'Appello di Milano ha deciso, appunto, due anni di interdizione dai pubblici uffici. Si chiederà l'annullamento. E si ricorrerà in Cassazione anche perchè la Corte ha rigettato le eccezioni di legittimità costituzionali eccepite oggi. L'avvocato Ghedini ha pure spiegato che Mediaset a settembre chiuse il contenzioso con il Fisco sugli anni 2002-2003 (al centro del Processo) versando circa 11 milioni di euro. Lo fece dopo la sentenza della Cassazione sul caso dei diritti Tv costata a Berlusconi 4 anni di condanna. 

Milano: A Palazzo Reale sculture e vita, in mostra i marmi di Rodin

Milano: A Palazzo Reale sculture e vita, in mostra i marmi di Rodin 


Fino al 26 gennaio 2014, a Palazzo Reale a Milano, una grande Mostra dedicata ad Auguste Rodin, con Michelangelo uno dei più grandi rivoluzionari della traduzione plastica moderna. Sessanta opere con tante sculture in marmo, la più completa rassegna che sia mai stata allestita sui marmi dall'artista, grazie anche ai prestiti concessi da importanti istituzioni pubbliche parigine. Un percorso nell'estetica e nella pratica scultorea del genio francese, da cui emerge la sensibilità nuova rispetto all'epoca, dove la materia cerca la sensualità e il nudo si espone con una carica erotica innovativa. 

Aversa (Ce). Stasera ore 21, il Chèrie le club si tinge di rosa

Aversa (Ce). Stasera ore 21, il Chèrie le club si tinge di rosa

Pink Party allo Chèrie le club di Aversa
Stasera 19 ottobre il Club aversano si tinge di rosa

Stasera, 19 ottobre, dalle 21.00 "Chèrie le club" di Aversa, col suo stile inconfondibile dedica un'intera serata al tema della donna: Pink Party!. Tutta la notte sarà all'insegna del rosa, della femminilità, per rendere omaggio alle creature più complicate e deliziose della terra, consentendo l'ingresso free per tutta la notte a tutte le lady che parteciperanno!. Le donne si sentiranno protagoniste, privilegiate e "viziate", per una serata unica, elegante e selezionata. Come ogni settimana, "Chèrie le club" apre le sue porte per il "dinner show", che inizia dalle 21.00. Con 25 euro. (per chi possiede la Vip card che può richiederla sulla fan page di FB del suddetto locale, si potrà degustare cibo ricercato, preparato con cura, e servito con un tocco inconfondibile di eleganza preparato dalle sapienti mani dello Chef Paolo Sagliocco. L'inconfondibile accompagnamento musicale è quello del Dj Massimo Bove. 


A partire dalle 24, si da inizio all'after dinner, per tutti coloro che desiderano scatenarsi dopo una cena oppure a tutti coloro i quali desiderano vivere una notte unica, in un'ambiente raffinato, fino alle 04.00 del mattino, col Dj set di Augusto Fadda e David Comella, con la Voice di NicoDemo!. Serate affascinanti dall'ambiente e dalle scenografie organizzate dallo Chèrie le club, tutte a tema PINK PARTY, preparatevi ad emozionarvi, a sentirvi unici e protagonisti!. 

Chèrie le club (presso Oh Oui) Aversa (Ce). Ingresso club con drink e buffet 10 euro entro le 00.30

Roma: Forte tensione. Oggi Manifestazione "Antagonisti". No Tav: Noi equiparati a Black bloc

Roma: Forte tensione. Oggi Manifestazione "Antagonisti". No Tav: Noi equiparati a Black bloc


"Una sola grande opera: casa e reddito per tutti". Questo lo slogan della Manifestazione prevista oggi a Roma. Uno slogan che, dicono dal Pullman della delegazione No Tav, spiega le ragioni "per le quali partecipiamo anche noi". "Dai giornali abbiamo appreso che quello di Roma è un corteo No Tav. Non è vero. E' vero invece che lo scopo del potere è far passare il messaggio: No Tav uguale Black bloc". Il Pullman trasporta circa 50 attivisti tra studenti, casalinghe e pensionati, ed è sorvegliato a distanza dalle Forze di Polizia. 

Duro scontro Monti-Casini. Monti: Io tradito. Casini: "Accuse ridicole"

Duro scontro Monti-Casini. Monti: Io tradito. Casini "Accuse ridicole"


"Rinasce l'intesa....Ah. Pardon... L'inciucio"
"Le mie dimissioni sono irrevocabili e non sono più iscritto a Scelta Civica". Questa la decisione presa dal leader e fondatore di Scelta Civica, Mario Monti, in forte polemica con alcuni esponenti del suo Movimento, come il Ministro Mauro, schierati a favore della Legge di Stabilità e vicini ai moderati del Popolo della Libertà. L'ex Premier ha affermato di sentirsi "tradito" da coloro che prima delle elezioni gli hanno chiesto di dar vita a Scelta Civica "per essere eletti". La reazione del leader "ridimensionato" Udc, Casini: "Monti è rissoso. E: le accuse nei miei confronti? Ridicole". Casini e altri 11 parlamentari di Scelta Civica e Udc, starebbero costituendo un gruppo, "Popolari", al Senato. Ma Monti non ci sta e rilancia: "Scelta Civica non è nata per questi vecchi giochi politici. Non posso permettere che questo avvenga". Insomma, il senatore Mario Monti, si riferisce ai tentativi portati avanti da alcuni suoi colleghi di riallacciare i rapporti, appunto, con il Popolo della Libertà per ottenere in futuro qualche contentino. "Ho voluto cosi sollecitare - continua Monti - la coscienza e l'attenzione delle grandi forze vitali, liberali e popolari, ma serie, che ci sono in Scelta Civica, contro questo piccolo progetto di vecchio sapore di polvere". "Non sono pentito - conclude Monti - di aver dato vita a questo Movimento politico molto nuovo che in poco tempo ha raccolto 3 milioni di voti". 

venerdì 18 ottobre 2013

Colpo di scena. Berlusconi: "Alfano fai un passo indietro"

Colpo di scena. Berlusconi: "Alfano fai un passo indietro"


Gelmini e Carfagna al governo, Alfano lontano dal partito

Berlusconi chiede ad Alfano di fare un passo
indietro. Cosa risponderà Alfano?
Silvio Berlusconi, riunisce i suoi parlamentari e ministri e li sciocca con la buona novella: "Il rimpasto", vuole i fedeli al governo. E, appunto, al suo ex delfino chiede di fare un passo indietro e lasciare la poltrona da segretario. Dopo tre ore di vertice, dalle 13.00 alle 17 circa, a Palazzo Grazioli, ieri, Silvio Berlusconi, ha incontrato tutto lo stato maggiore del Popolo della Libertà, ministri in testa, con l'eccezione di Maurizio Lupi, impegnato istituzionalmente. C'erano anche Renato Schifani e Gianni Letta. Un cambio di tendenza, per non dire un dietrofront per far continuare il lavoro al Governo Letta. Insomma, come per dire facciamo un passo indietro per farne poi due in avanti. Berlusconi vuole i suoi più fedeli. Difatti, nel momento del bisogno, al primo intoppo, si è visto venir meno quasi tutto l'entourage che ha remato a favore di Alfano, tranne, la Biancofiore (sottosegretario) trombata politicamente da Alfano e Letta. Le prime indiscrezioni che ci pervengono via email, alludono a Mara Carfagna e a Maria Stella Gelmini. Due donne con tanta esperienza politica acquistata sul campo di battaglia, ma soprattutto due fedelissime di Berlusconi che, non lo abbandonerebbero nemmeno dinanzi ad un calendario sexy di Raoul Bova. Insomma, Berlusconi avrebbe di fatto chiesto il fatidico passo indietro ad Angelino Alfano, entrato Falco al fianco di Berlusconi uscito Colomba, d'altronde quando è stata inaugurata la nuova sede azzurra in San Lorenzo in Lucina, in quelle zone, Alfano si è fatto vedere molto spesso, sì, molto spesso, una sola volta.