Milano: Sciolto il Comune di Sedriano per infiltrazioni mafiose
Minacciata a 23 anni. Anche a Sedriano c'era puzza di Mafia
di Gaetano Daniele
Alfredo Celeste |
Alla faccia di chi sosteneva la tesi che al Nord "la Mafia non esisteva". Purtroppo, anche a Sedriano (Milano), il Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Un territorio "contaminato" quello di Sedriano, non solo nel tessuto economico e finanziario ma, appunto, anche all'interno delle Istituzioni locali. Difatti, la mano "Ndranghetista", emerge costante in tutte le ultime inchieste giudiziarie, come la "Infinito". Insomma, ricostruendola a lettere del Procuratore Capo di Milano, Edmondo Bruti Lliberati, quello di Sedriano: "è un primato di cui avremo fatto volentieri a meno", "ma è l'ultimo indicatore di un radicamento del tessuto mafioso in terre Lombarde. Secondo la Procura di Milano, infatti, il Sindaco Celeste, avrebbe piegato le sue mansioni agli interessi di due imprenditori legati alla "Ndrangheta", ovvero Eugenio Costantino (legato al Clan di Grillo-Mancuso), proprietario di vari Compro Oro, e Silvio Marco Scalambra, proprietario di alcune cooperative. Costantino e Scalambra sono anche parenti di due donne che sono state consigliere di maggioranza a Sedriano, Teresa Costantino e Silvia Fagnani. Entro la fine di ottobre dovrebbe arrivare il primo passo del Gup che stabilirà se inviare a giudizio Celeste (che è stato per tre mesi agli arresti domiciliari), oppure se archiviare la sua posizione. Intanto, però, va sottolineato che, la scorsa settimana il Pm della dda di Milano, Alessandra Dolci, ha chiesto la misura della sorveglianza speciale per Celeste. Istanza da cui è emerso che al Sindaco viene contestata anche l'aggravante di aver favorito la "Ndrangheta".
La Storia
Ester Castano Giornalista Antimafia |