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martedì 9 aprile 2013

Politica. Bersani a Berlusconi: "Ti conosco mascherina". E dopo aver scherzato dice: "Anch'io propongo le larghe intese"

Politica. Bersani a Berlusconi: "Ti conosco mascherina". E dopo aver ironizzato dice: "Anch'io propongo le larghe intese".



"A proposito di larghe intese, e governissimi, io ho vissuto la fase finale del governo Monti. Noi siamo rimasti lì e Berlusconi si è dato tre mesi prima. Noi siamo leali fino all'ingenuità..... Quando lo incontro glielo dico: "Ti conosco mascherina..... Noi abbiamo già dato". Cosi il Segretario del Partito Democratico Bersani ospite di Agorà su Rai 3. Poi sull'incontro con Berlusconi puntualizza: "Ragioneremo sul metodo con cui arrivare alla scelta del nuovo presidente della Repubblica. Una elezione a larga maggioranza del Capo dello Stato non la vedo in connessione con il problema del governo". "Non sono disponibile - continua Bersani - a meccanismi di scambio". "Io a mio modo ho fatto una proposta di larghe intese", cioè "si consenta un governo di cambiamento, si faccia una convenzione per le riforme presieduta da chi non è al governo". All'indomani dell'invito di Napolitano a un governo di larghe intese, il leader Pd, Bersani controbatte: "Nessuna Bersanite, non impedisco niente, se servo sono qui".

lunedì 8 aprile 2013

Politica. Grillo M5S: Repubblica? Balle sui 6000 euro

Politica. Grillo M5S: Balle sui 6000 euro



Beppe Grillo contesta un articolo di "Repubblica" sulle autoriduzioni degli stipendi dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Il quotidiano titola: "La retromarcia dei grillini. Non bastano 2.500 euro mensili. E Beppe; vanno bene 6 mila". Il leader del Movimento 5 Stelle commenta sul suo blog: "Quante balle si possono infilare in così poche parole? Certamente "La Repubblica" batte ogni record". Ogni parlamentare "si è impegnato a rispettare il codice di comportamento che prevede 5.000 euro lordi", precisa. Grillo critica anche la manifestazione del Partito Democratico contro la povertà. Gli italiani "aspettavano da mesi un'iniziativa di questo tipo", ironizza. 

Politica. Bersani a Repubblica: No al Governissimo

Politica. Bersani a Repubblica: No al Governissimo



Il Segretario del Partito Democratico, Bersani scrive a Repubblica per rispondere ad un editoriale di Scalfari, dicendosi contrario ad un'ipotesi di un governissimo o "di un esecutivo di piccolo cabotaggio", ribadendo di essere pronto a fare un passo indietro: "Io ci sono se sono utile. Non intendo certo essere di intralcio". Per Bersani il "Paese è veramente nei guai" e per questo ci vuole un "governo che possa agire univocamente che possa rischiare qualcosa che possa farsi percepire nella dimensione reale, nella vita comune dei cittadini, non un governo che viva di equilibrismi". Insomma, Bersani parla parla e continua a parlare dimenticandosi di non avere i numeri per governare. Bersani ha solo due possibilità: tornare subito alle urne o allearsi con le altre forze politiche. Il Movimento 5 Stelle ha dichiarato pubblicamente di non essere disposto ad allearsi con chi reputa, Bersani, la vecchia politica, colui che ha portato il Paese in queste condizioni di stallo, o allearsi con il Popolo della Libertà. Altre strade non vi sono. In merito a questo è intervenuto il Popolo della Liberta: "L'interesse del Paese prevalga sulle alchimie e i pregiudizi di carattere politico in capo al Pd. Fino a oggi è prevalsa la logica dell'identità del partito. Noi diciamo si anche a un governo del Paese". Cosi Schifani, Capogruppo Pdl al Senato. Per il Capogruppo Pdl alla Camera, Brunetta, Bersani è "un avventurista e irresponsabile". Assicura: "Mi interessa poco il dibattito tra falchi e colombe nel Pd, mi interessano i problemi del Paese". 

domenica 7 aprile 2013

Caivano (Na). La Preside "Coraggio" della Scuola di Frontiera, Carfora: "Non chiudete questo plesso"

Caivano (Na). La Preside "Coraggio" della Scuola di Frontiera, Carfora: "Non chiudete questo plesso". Assenti le istituzioni locali Sindaco Tonino Falco in testa


Da sinistra l'ex Sindaco di Caivano dott. Giuseppe Papaccioli
segue la Preside "Coraggio" Eugenia Carfora
Chiude la foto a dx il Consigliere del Partito Democratico dell'attuale
maggioranza Falco, Arcangelo Della Rocca. L'appello va
principalmente al Consigliere Della Rocca che
conosce benissimo quel plesso ed il lavoro straordinario
della Preside Carfora. Della Rocca e il Pd, assenti come istituzioni
a quell'incontro.  Questa foto è stata scattata ad un convegno "Voglia 

di esserci" all'interno del Plesso scolastico "Viviani" organizzato da 
"Il Notiziario" il 27 Maggio 2011.

Ad oggi la situazione della Scuola del Parco Verde è drammatica: "Nel plesso "Viviani" c'è solo un docente di ruolo, mentre per il prossimo anno si prevedono solo poche decine di iscrizioni alle medie. "Anche se fosse l'ultimo minuto del mio impegno qui nel Parco Verde (Caivano) l'ho vissuto intensamente - ha detto agli alunni e ai docenti la Preside Eugenia Carfora - non conosco il futuro, ma la Scuola è già stata definita di troppo. Alle autorità ho scritto tanto -  aggiunge la Preside Coraggio Carfora - adesso bisogna dare delle risposte vere e concrete, c'è bisogno che le autorità ci siano". Cosa che non è accaduta in occasione della visita di Cirillo e Spadafora, quando alla Viviani non c'era nessun rappresentante del Comune di Caivano."Eppure - ha dichiarato Spadafora - io avevo avvisato della nostra visita il Sindaco Falco. Insomma, sta venendo meno l'unico punto di riferimento per i tanti ragazzi del Parco Verde. La Viviani ha strada corta, ci chiediamo come un'amministrazione comunale tiene a  non tutelare la Viviani e a sostenere la Preside "Coraggio" Carfora per tutto lo straordinario lavoro che ha fatto dall'inizio del suo mandato ad oggi. Falco e Perna lo sanno bene, ma a loro preme altro. L'amministrazione comunale scarica il Parco Verde e la Viviani e tutela cosa?


Guarda il Video clicca qui: http://youtu.be/IO50KnQ1yyk

Il Video è stato realizzato da: Il Fatto Quotidiano.it

Siria: La Rai tranquillizza, i 4 giornalisti fermati per controlli

Siria: La Rai tranquillizza, i 4 giornalisti non sono stati rapiti

Amedeo Ricucci
uno dei Giornalista Rai fermato in Siria

Non un sequestro, ma un meno preoccupante fermo per la verifica delle credenziali. Sarebbe questa, secondo fonti Rai, la condizione dei 4 giornalisti italiani trattenuti in Siria: Amedeo Ricucci, il fotografo Elio Colavolpe, il documentarista Andrea Vignali e la freelance Susan Dabbous, impegnati da qualche giorno per il reportage "Silenzio si muore" per conto di "La storia siamo noi". La Farnesina e la Rai hanno chiesto il massimo riserbo sulla vicenda perchè "notizie sommarie o imprecise potrebbero nuocere all'incolumità dei quattro giornalisti".



Tarsu. Catricalà: Resta Tarsu, poi conguaglio

Tarsu. Caltricalà: Resta Tarsu, poi conguaglio


Antonio Catricalà
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

"Per il 2013 resta in piedi il meccanismo della Tarsu per le prime due rate. si pagherà quanto pagato l'anno scorso e non ci saranno sorprese. Il bollettino sarà inviato dalle amministrazioni comunali, sull'ultima rata ci potrà essere un conguaglio". Cosi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà ha spiegato il passaggio della Tarsu alla Tares osservando che "da qui a dicembre non significa che il Parlamento e il nuovo governo non possano trovare la copertura". Il dl ha stabilito il rinvio all'ultima rata di dicembre il pagamento della maggiorazione di 0.30 euro per metro quadro già previsto dal Salva Italia. 

Decreto Imprese: Sindaci soddisfatti, critici Zaia e Caldoro

Decreto Imprese: Sindaci soddisfatti, critici Zaia e Caldoro


Stefano Caldoro
Presidente Regione Campania 

Sindaci soddisfatti del decreto sul pagamento dei debiti alle imprese: il presidente dell'Anci Delrio parla di "giornata storica". Plauso più contenuto da parte delle Province, che sono "pronte a pagare le imprese già da Lunedì e si augurano - dice il presidente dell'Upi Saitta - che siano accolte le nostre proposte sulla semplificazione per poter pagare fino a 500 milioni". Fuori dal coro la voce di Zaia, presidente della Regione Veneto, secondo il quale "il governo ha lasciato a secco le imprese del Nord. Cioè il 70% del Pil nazionale". E per il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro: "Il decreto va corretto perchè penalizza il Sud".