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martedì 19 marzo 2013

Conflitto Interessi: Pronta la proposta del Pd

Conflitto Interessi: Pronta la proposta del Pd


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Pronta la proposta Bersani per una nuova legge sul conflitto di interessi che riguarda "i titolari di cariche di governo, le Autorità indipendenti, le cariche nelle regioni e negli Enti". Sul sito del Pd si legge: l'abrogazione della legge Frattini, l'ampliamento delle norme sul conflitto e dei controlli, estendendo l'incompatibilità anche alla solaproprietà di imprese, azioni o quote. Mandato irrevocabile a vendere per evitare la decadenza. Impossibilità di sedere in Parlamento ha chi ha precedenti. "Altro che conflitto d'interesse e corruzione. Serve la ripresa economica e occorre aiutare le imprese". Sarebbe stato questo il commento del Leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi.

Politica. Berlusconi Pdl al Pd: Intesa ma noi al Colle

Politica. Berlusconi al Pd: Intesa ma noi al Colle



Berlusconi rilancia la proposta del Segretario Alfano al Pd: appoggio al governo Bersani purchè si parli di come affrontare la situazione economica e al Quirinale vada un esponente di Centrodestra. La sinistra, afferma il Leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, nel corso della riunione per il nuovo capogruppo alla Camera, ha già due Camere con due nomi che ci preoccupano: Montecitorio, sostiene, è andata alla sinistra e Palazzo Madama a un Pm, contro il sentire del 37,7% dei cittadini. Ad applaudire la Boldrini c'erano attivisti di centri sociali e No Tav del Movimento 5 Stelle - aggiunge Berlusconi -. E di Monti dice: "Si è offerto per il Colle ed è stato respinto con risate". Viceversa - continua Berlusconi - "Sono pronto come 20 anni fa a non dare il Paese che amo a questi signori della sinistra". "Credo a malincuore che sceglieranno anche il presidente della Repubblica, e allora daremo battaglia nel Parlamento e nelle piazze". "Noi adesso dobbiamo inventarci qualcosa senza abuirare, da persone responsabili quali siamo, alle cose concrete - aggiunge - dobbiamo presentarci come un sogno, come una rivoluzione italiana che porti i cittadini verso il benessere e la sicurezza.

Sulla Magistratura dice: "All'interno della Magistratura c'è una "parte" che ha formato una specie di associazione a delinquere che usa il potere giudiziario a fini politici: è una magistratocrazia". "E' in atto un'operazione per farmi fare la fine di Craxi, ma io non mi lascio intimidire". Da indiscrezioni, alcuni esponenti del Popolo della libertà, lasciano comunque trapelare che, i legali di Berlusconi, avrebbero riferito che c'è la forte possibilità che con "questi giudici" potrebbe uscire una condanna pesante, appunto , per mettere definitivamente fuori gioco Berlusconi, visto il forte risultato elettorale alle ultime elezioni Politiche. 

lunedì 18 marzo 2013

Caivano (Na): Il Pd chiede l'ennesima epurazione in maggioranza. Petizione del Pdl contro il Sindaco Falco


Caivano (Na): Il Pd chiede l'ennesima epurazione in maggioranza. Petizione del Pdl contro il Sindaco Falco


di Sossio Barra


Antonio Falco
Sindaco di Caivano

CAIVANO -  La politica locale continua a dare le peggiori performance della storia. Un quadro in continua evoluzione e fibrillazione caratterizzato solo da un indecoroso “mercato delle vacche” che coinvolge tutti gli attori in campo. Non se ne salva nessuno. Gli ultimi due eventi degni di nota sono la lettera di Iuri Bervicato, segretario del Pd, inviata al primo cittadino Antonio Falco, e la petizione popolare del Pdl per mandare il sindaco a casa. Proprio così. Demagogia allo stato puro. Nulla di più.

Durante quest’ultima tornata elettorale – scrive Bervicato -, entrando nelle case dei nostri concittadini, ho toccato con mano il malessere arrivato oramai a livelli non più sopportabili da parte di coloro i quali hanno riposto in noi una speranza di cambiamento”. Già questo punto è discutibile. Chi e quando ha riposto le speranze di cambiamento nel Pd? Oggi i “democrat” sono al governo ma non lo ha deciso il popolo. Ci sono arrivati tradendo il mandato elettorale di forza di opposizione. Piccolo ribaltone, che da queste parti è prassi consolidata e non fa nemmeno notizia. “Et voilà”: il Pd è in maggioranza. Quindi, chi ha riposto le speranze di cambiare Caivano nel Pd nessuno lo ha capito. I cittadini e gli elettori sicuramente no. E il risultato delle urne è lì a rappresentarlo. Sia quello delle Amministrative che il “dato politico”. Andiamo avanti. “Ci vuole una svolta vera, che segni l’inizio di un cambiamento serio e strutturato – continua Bervicato -. La svolta deve essere di ampio respiro in ogni livello istituzionale. Di certo l’amministrazione comunale, non può, da sola, affrontare tutte le problematiche del nostro territorio: lavoro, sviluppo, ambiente, solidarietà, servizi, criminalità. Ma tu come sindaco di questo paese e, noi come esponenti politici locali, in particolar modo noi del Partito Democratico di Caivano, non possiamo più esimerci dal massimizzare le nostre forze ad affrontare solo ed esclusivamente le problematiche dei cittadini del territorio. A Caivano invece, chi ha responsabilità politiche deve, purtroppo, prima occuparsi d’altro”. Si scopre l’acqua calda. I politici locali devono occuparsi dei problemi del paese. Davvero? E fino ad oggi di cosa si sono occupati? Nemmeno questo è dato sapere. La sagra dell’ovvio. Terzo punto “Caro sindaco, caro Antonio, - continua a scrivere Bervicato - francamente va bene il bene primario del paese, va bene il senso di responsabilità, ma di questo isterismo politico inconcludente non se ne può più! Basta! Questo modo di fare politica distrugge la mia, la nostra idea della “Politica”, intesa come impegno sociale finalizzato a perseguire l’esclusivo interesse del nostro Paese, per il presente e per il futuro dei nostri figli”. Qual è non si sa e nella lettera non c’è scritto. Per caso Bervicato si riferisce ai ribaltoni, ai continui cambi di casacca, ai giochi di Palazzo che si mettono in campo solo per tutelare gli interessi di parte, calpestando la volontà popolare, destabilizzando l’amministrazione, solo per questioni di poltrone? Se è questo, Bervicato da segretario del Pd può mai scagliare la prima pietra? In realtà, il vero obiettivo della lettera è un altro: il Pd chiede al sindaco di cacciare dalla maggioranza i consiglieri Peppe Maiello di Grande sud e Mario Della Rossa di lista Tremonti, quest’ultima alle Politiche ha uniformato il simbolo con quello della Lega nord. “Inoltre, non ritenendo ammissibile vedere in un progetto politico di centrosinistra, che insieme stiamo faticosamente ricostruendo, la presenza di due soggetti politici di centrodestra come Grande Sud e, cosa ancor più grave, Lega Nord,  - conclude Bervicato - ti chiedo l’esclusione di questi dalla maggioranza”. Tante parole, tanto fumo per “cacciare” due consiglieri dalla maggioranza. E c’era bisogno di una lettera? Ma il passaggio più bello di Bervicato è quando 
si riferisce al sindaco e scrive che “insieme stiamo ricostruendo il centrosinistra”. Da “guinnes” dei primati. Probabilmente a Caivano hanno perso la bussola e questo lo si sapeva già. Hanno la memoria corta perché passano dalle accuse violente di campagna elettorale (il Pd accusava Falco di rappresentare il cartello degli speculatori e degli affaristi, ndr) a toni di amicizia, condivisione politica e sostegno al sindaco che hanno accusato, offeso e combattuto. Centrosinistra? Lo dicano a Sel e all’Idv. Torniamo seri. Ma cosa succederà dopo la richiesta di Bervicato? Mario Della Rossa esprime un giudizio sintetico ma emblematico: “Questa lettera, se letta attentamente, si commenta da sola. Non so il sindaco cosa deciderà, come si muoverà. Se sarò cacciato all’opposizione per me non ci sarà nessun problema. Io faccio politica per passione, non per scopi personali. Ma voglio sottolineare un fattore importantissimo. Io sono un esponente delle “3L”, ovvero della Lista Lavoro e Libertà, facente capo a Giulio Tremonti. Altro che Lega Nord. Tutto scritto nella nota della segreteria organizzativa. Più precisamente, fanno parte delle “3L” tutti i candidati al Parlamento provenienti dal Centro-Sud e dalle isole. Non voglio aggiungere altro”. In attesa di quello che accadrà bisogna sottolineare che mentre il Pd fa demagogia e cerca in ogni occasione di salvare la faccia rispetto ad una linea politica che nemmeno la base del partito condivide, il sindaco Falco nelle scorse settimane ha avuto un approccio col Pdl per tentare di garantirsi un sostegno nel caso in cui la maggioranza saltasse. Il centrodestra ha tentennato. Per un momento ha scelto pure il nome dell’assessore, ma poi non se n’è fatto più nulla. Altro che ricostruire il centrosinistra. Proprio così. Il Pdl, seppure per un attimo, ha pensato di sostenere Falco ed ha fatto la figura della stampella. Adesso, per rimediare, indovinate che cosa hanno pensato i consiglieri del partito di Berlusconi? Petizione popolare per mandare a casa il sindaco. L’antipolitica. O meglio, una misura del genere può essere adottata se fosse successo qualcosa di gravissimo e un partito decide di interpretare una massiccia mobilitazione popolare contro il governo locale. Che, nonostante il malcontento palese, non c’è. Ammettiamo, però, solo per un attimo che sia così. Significa che il Pdl protocollerà al Municipio migliaia di firme, altrimenti l’iniziativa si trasformerà in un boomerang e le dimissioni le dovranno presentare proprio i cervelloni che hanno pensato di superare la politica, attestare il proprio fallimento di opposizione, e chiedere il sostegno del popolo per mandare a casa il sindaco visto che sul piano politico non ce l’hanno fatta. E’ come se avessero indetto un referendum su Falco: se nessuno firma, al protocollo ci dovranno andare i consiglieri del Pdl.  Ma nessuno si preoccupi. Nessuno si dimetterà, nessuno si spaventerà, nessuno si mobiliterà. Nessuno si indignerà, né del Pd, né del Pdl. Come detto, è il solito teatrino dove tutti chiedono poltrone. Chi le ottiene inizia a parlare del bene del paese, chi no, invece, comincia a sbraitare. Nulla di più. Caivano può continuare a morire sotto montagne di rifiuti speciali; nessun problema. Il Municipio è come la giostra. Si sale e si scende. Altro giro, altra corsa. Ma i cittadini non pensino di farla franca e di gettare la croce del degrado sociale, politico, culturale e amministrativo, la croce del sottosviluppo, solo sulle spalle dei politici. La colpa è innanzitutto degli elettori. In fondo, i consiglieri li eleggono i cittadini. E se a Caivano il voto si vende per una busta della spesa o per qualche bigliettone di cento euro, i risultati non potevano essere diversi da quelli attuali. Falco ha fallito. Il Pd ha fatto addirittura peggio. Il Pdl non è pervenuto. Questa classe dirigente è da azzerare. Ma non lo dite adesso. Non serve a nulla. Dimostratelo alle prossime Amministrative. Nella cabina elettorale. Altrimenti nessuno potrà e dovrà più lamentarsi…







India. Caso Marò: Udienza rinviata

India. Caso Marò: Udienza rinviata



La Corte Suprema indiana ha rinviato al 2 Aprile prossimo la decisione sul caso dei due Marò. I giudici hanno esteso fino alla data della prossima udienza il divieto di espatrio per l'Ambasciatore Daniele Mancini, che non era presente in aula. I giudici hanno anche stabilito che l'Ambasciatore italiano a New Delhi, non gode più dell'immunità diplomatica, a seguito della decisione del governo italiano di non far rientrare in India i due Marò, Girone e Latorre, accusati dell'omicidio di due pescatori. Gli italiani sono rappresentati dal legale indiano Mukul Rohatgi. Senza immunità l'Ambasciatore rischia l'arresto. 

Caso Corona: Fabrizio Corona trasferito da Busto Arsizio a Opera

Caso Corona: Fabrizio Corona trasferito da Busto Arsizio a Opera



Fabrizio Corona, condannato a cinque anni per estorsione al calciatore Trezeguet, è stato trasferito nel carcere di Opera (Milano). Il fotografo dei Vip, dalla sera del 25 gennaio, dopo quattro giorni di latitanza seguiti alla condanna definitiva in Cassazione, era in cella a Busto Arsizio (Varese). Da quanto si è appreso, il trasferimento rientra in un normale spostamento collegato alla lunghezza della pena detentiva e alla necessità di una struttura carceraria adeguata. Ad Opera in tutte le celle vivono uno o due carcerati al massimo, a parte poche stanze nel centro clinico. 

Caso Monte dei Paschi di Siena: Baldassarri torna in carcere

Caso Monte dei Paschi di Siena: Baldassarri torna in carcere



Gianluca Baldassarri, ex capo area finanza di Monte dei Paschi di Siena, torna in carcere. Lo ha deciso il Gip di Siena, Bellini, che venerdì lo aveva scarcerato per un vizio di forma. Baldassarri è stato trasferito al carcere di San Vittore (Mi). Secondo quanto si apprende, il Gip avrebbe confermato l'arresto per "pericolo di fuga e inquinamento probatorio". Baldassarri è indagato nell'inchiesta sull'acquisizione di Antonveneta, tra l'altro, per associazione per delinquere, concorso in ostacolo alla vigilanza e truffa. 

Meteo: In arrivo "Afrodite" porta vento e pioggia

Meteo: In arrivo "Afrodite" porta vento e pioggia



Nuova allerta Meteo della Protezione Civile: La perturbazione che sta interessando l'Italia porterà ancora piogge e venti forti già nelle prossime ore. A farne da padrona "Afrodite", il nuovo ciclone atlantico. Già da ieri gran parte dell'Italia è flagellata da forti venti e, dalle prime ore di oggi, sono attesi temporali su Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lazio. Previste anche nevicate sull'arco Alpino e prealpino, in Liguria e Lombardia. Il tempo migliorerà venerdì ed è prevista una Pasqua piovosa.