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Pierferdinando Casini Presidente Udc, alla sua sx Angelo Chianese Coordinatore Regionale Giovani |
"Le primarie delle idee per la rinascita dell'Italia" è lo slogan che ha lanciato la tradizionale festa dell'Udc, tenutasi nell'ormai "storica" location di Parco Fucoli presso Chianciano Terme il 7,8,9 Settembre. Quest'anno , innovativa è stata l'organizzazione dell'incontro, a cura del capo della Segreteria Politica Antonio De Poli, con la collaborazione dei Giovani e, tra gli altri, del Coordinatore Regionale Giovani Campania e Responsabile della Formazione Angelo Chianese e del Coordinatore Nazionale Giovani Giampiero Zinzi, innovativa è stata l'idea di lasciare ampio spazio a personalità esterne al partito, appartenenti non solo al mondo politico, ma anche alla fervida realtà delle associazioni, dei sindacati, delle Industrie. Innovativa anche la scelta di cavalcare l'onda della rivoluzione tecnologica della comunicazione, permettendo agli ospiti in sala e non di partecipare attivamente tramite twitter. Nei tre giorni di congresso si è badato molto alla "sostanza" e al progredire del progetto politico dell'udc. Il contenuto del progetto è sintetizzato dalle modifiche apportate al simbolo del tutto nuovo proprio nella sostanza, non più un nome associato ad un partito, ma una Nazione associata ad un simbolo in cui l'elettorato si riconosce. Modifica che non è
una mera formalità, ma una visione nuova aperta al futuro, che ha dato il via ai lavori aperti da Lorenzo Cesa, sferzante quando ha sottolineato che "l'obiettivo finale sono gli Stati Uniti d'Europa" senza tornare indietro da Monti. A seguire l'intervento del Segretario della Cisl Bonanni, si è concentrato, come di dovere, sul mondo del lavoro, sulla detassazione dei salari, sul modo di stimolare la produttività delle imprese. Dopo Michele Vietti, Vice Presidente CMS, che ha dichiarato con convinzione che "una migliore giustizia significa soprattutto un miglioramento per l'economia del paese" e che "dobbiamo affrontare, senza tabù, il tema della responsabilità civile dei Magistrati e delle intercettazioni", dopo gli interventi di Lorenzo Ornaghi, Ministro Beni Culturali, Andrea Riccardi, Ministro Cooperazione e Michel Martone, Vice Ministro Lavoro, la prima giornata di Congresso si è chiusa con una tavola rotonda sulla presentazione del libro di Ciriaco De Mita sulla storia d'Italia, alla presenza di Miguel Gotor, docente dell'Università di Torino, Fabrizio Cicchitto, esponente PDL e Luciano Violante, esponente PD, moderata da Federico Geremicca del Quotidiano, la Stampa. Ad aprire il Sabato, d'avvero ricco di ospiti, sono le esternazioni di Rocco Buttiglione, che fanno eco a Cesa nel mettere l'accento sul non essere una costola della sinistra, perchè l'Udc non è di Sinistra nè la costola di nessuno. La protagonista del giorno, oltre alla presenza del Presidente del Coni Petrucci con una delegazione di campioni Olimpici, tra cui Antonio Rossi, è stata senza dubbio Emma Marcegaglia. L'Imprenditrice, lucida come non mai nell'analizzare la situazione economica e politica dell'Italia di oggi, pungente nel mettere in evidenza sia le carenze del PDL, sia la demagogia di Grillo, sia l'incompatibilità di Vendola con l'Udc, si è dimostrata pronta a sostenere il progetto del partito della "Lista Italia" e del ripartire da Monti per il bene della Nazione. Intervento che si è guadagnato una scrosciante standing ovation della sala pullulante di militanti. Nel pomeriggio sono stati Passera e i Giovani, ad animare la convention, in particolare il Ministro con il suo intervento riguardo al fenomeno del brai drain, sul Rinascimento possibile e sulla eventuale candidatura nel 2013. Alla partecipazione delle personalità politiche si è aggiunto Fini, chiaro sia nel mettere in evidenza la serietà e la validità del governo Monti, sia nel ricordare le emergenze in cui vige il Paese-Italia, non del tutto sopite. Dopo Monti c'è Monti, è lo slogan che compendia la convention e che meglio rappresenta la chiusura dei lavori del Leader Casini. Il cammino non va interrotto, la strada è ancora lunga. Coraggio, incamminiamoci! Ieri il Presidente del Consiglio ha detto che il suo orizzonte finisce nel 2013, mi permetto di contraddirlo. Voglio creare una lista per l'Italia con gli amici che sono venuti a questa festa e con gli altri che si aggiungeranno. Abbiamo perso vent'anni, ora voltare pagina, ma senza demagogia e con un impegno vincolante per l'Europa. Queste le intenzioni del Presidente, continuità con il Governo Monti per la sua credibilità e capacità di riformare, innovazione, che non significa solo legge elettorale, ma creazione di nuove liste e di un nuovo progetto, il tutto in una visione cosmopolita, nell'accezione europea del termine. Le Primarie delle Idee hanno raccolto frutto in termini di proposte.