SANITA'. PROTESI PERICOLOSE:
E' ALLARME
di Sabatino Laurenza
Per molte donne avere un seno
prosperoso e sodo è il cosiddetto "sogno nel cassetto".
Un desiderio che però si avvera in maniera sempre più frequente, e
che riguardano tanto le signore quanto le adolescenti, che non
contente della loro misura, si rivolgono al chirurgo plastico per
sottoporsi all'intervento. Ma attenzione: delle protesi mammarie
fabbricate dal 2001 dall'azienda francese Poly implant prothese
(Pip), e fuori dal mercato da circa due anni, sono finite sotto
accusa poichè fabbricate con silicone diverso da quello dichiarato
alle autorità sanitarie e destinato invece a usi industriali.
L'allarme è scattato in Francia, dove le autorità competenti hanno
segnalato le protesi mammarie Pip come eventuali portatrici di
cancro. Oggi questa preoccupazione riguarda anche noi, dato che le
stesse protesi sono state utilizzate da alcuni dei nostri chirurghi.
Secondo una stima, potrebbero essere tra le 4.000 e le 5.000 le
protesi Pip, considerate cancerogene, impiantate a donne italiane,
che dovranno così rimuoverle al più presto. Il ministro della
salute, Renato Balduzzi, ha convocato d'urgenza il Consiglio
Superiore di Sanità per far fronte a tale minaccia. Nella circolare
diffusa dal Ministero della Salute si invita a mettere le protesi
"incriminate" in quarantena e a segnalare eventuali
incidenti. Molte italiane, che non potrebbero essere a conoscenza del
tipo di protesi che è stata loro impiantata, è bene si rivolgano al
chirurgo che ha eseguito l'operazione, e se ciò non sia possibile di
fare delle indagini di controllo.L'insorgere di questo tumore
spaventa tutte le donne, ma nonostante ciò la maggior parte di loro
non rinuncia al sogno di un seno più prosperoso. In futuro, sarebbe
meglio, almeno accertarsi che le protesi utilizzate non costituiscano
un pericolo per la propria salute.