Caivano: Gravi Inadempienze Politiche, questo quanto afferma il Consigliere Comunale dell'MPA Luigi Falco. Nonostante i due consigli comunali disertati dalle pseudo maggioranze a guida Tonino Falco, stamattina un ulteriore nulla di fatto, alla seconda commissione Bilancio, tutti assenti, presente solo il consigliere Natale. Quindi a disertare continua il Consigliere Falco non è solo il Sindaco ma tutta la maggioranza. Il Comune affossa? e le maggioranze disertano le commissioni. E' Vergognoso lo scenario Politico che si è creato in questi ultimi mesi a Caivano, continua il Consigliere Falco, A tutto si pensa tranne che al bene del paese, A tutto si bada tranne al rilancio occupazionale.. Gli intrecci Politici il pane quotidiano. Cosi conclude il consigliere Falco Mpa, diamo fine a questo scempio, il Paese-Caivano ha bisogno di Politica, ha bisogno di uomini, ha bisogno di rilancio, che va dall'occupazione all'ambiente per poi toccare il tassello, ahimè, fiore all'occhiello negativo, la criminalità. Diverse rapine si sono susseguite in questi ultimi giorni, e mentre i commercianti chiedono sostegno e una vicinanza delle Istituzioni, il Sindaco Tonino Falco ed il Senatur Russo, non si presentano neanche in Consiglio Comunale. Dure e pesanti affermazioni, quelle del Consigliere Falco dell'MPA. La speranza dei cittadini, però, è l'ultima a morire...
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lunedì 17 ottobre 2011
Napoli. Maltempo/Forte vento: Incendi a Melito e a Pozzuoli
Napoli: Incendi a Melito ed a Pozzuoli. Il forte vento di questi giorni, sta causando forti disagi, infatti, il forte vento grecale che sta soffiando da ieri su Napoli, ha costretto i Vigili del Fuoco, ad intervenire immediatamente, per cadute di alberi, intonaci e cornicioni. Il vento ha anche favorito numerosi incendi di sterpaglie. Solo da questa mattinata, gli interventi ammontano a 95, tra Napoli e provincia. Ancora in corso due incendi di sterpaglia, spostati dal vento forte sulla Via Appia, a Melito, in direzione di Aversa. L'altro invece di eguale entità a Pozzuoli, nei pressi della solfatara.
Perugia: Il Giornalista Lamberto Sposini finalmente torna Cosciente.
Perugia: Il Conduttore Rai Lamberto Sposini, colpito da una grave emorragia cerebrale il 29 Aprile scorso, è ritornato ad essere cosciente, infatti, già inizia a leggere ed a vedere la televisione. Questo quanto inviato dalla famiglia del conduttore ad alcuni giornali Nazionali. Sentiamo il dovere di ringraziare, quanti sono stati vicini e si sono interessati al decorso delle sue condizioni di salute e continuano a farlo: parenti, amici conoscenti, o semplicemente telespettatori suoi ammiratori, spiega la famiglia di Sposini, lo facciamo a distanza di qualche mese, in un momento in cui possiamo guardare con maggiore serenità al futuro delle condizioni di salute di Lamberto che, come ha avuto modo di dichiarare anche la figlia Francesca, ha iniziato un lungo e complesso percorso di riabilitazione, facendo continui progressi. E' ritornato infatti ad essere vigile, cosciente, a leggere i giornali e a guardare la tv, e mangia autonomamente. Possiamo quindi ben condividere l'ottimismo dei medici, continua la famiglia nella lettera inviata, che lo hanno curato e continuano a farlo e a riabilitarlo. Ancora un in bocca al lupo al grande giornalista Lamberto Sposini. domenica 16 ottobre 2011
Napoli: Bagno di folla per il Presidente della Camera Fini.
Napoli: Bagno di folla a Napoli accoglie il Presidente della Camera Gianfranco Fini. I futuristi di vari comuni sono accorsi per sentire il loro Presidente al Teatro Augusteo. Attenzione ai gravi fatti di ieri di Roma, cosi comincia il Presidente Fini, I giovani protestano perchè capiscono di rischiare e regredire nella scala sociale. La politica si deve occupare di questo, deve dare loro fiducia, spiegando che ha delle idee da portare avanti, che al momento non ha nè il Governo nè il Centro Sinistra di Bersani, che pensa di risolvere tutto mandando a casa Berlusconi. Bisogna consentire all'esecutivo di lavorare un anno in più, e cercare di sfruttare questi soldi, affinchè si possa realizzare un rilancio, una nuova occupazione per i giovani del mezzogiorno d'Italia unitamente a tutta L'Italia. Purtroppo gruppi ben organizzati, c'è chi li chiama squadristi del 21 esimo secolo, io li chiamo delinquenti. Hanno mortificato cancellato, continua Fini ritornando allo scandalo che ha visto coinvolta Roma, il diritto dei ragazzi perbene di Manifestare, ed hanno offeso Roma. La Capitale d'Italia, continua Fini, è il punto di riferimento della cristianità. E triste leggere che si riducono risorse alle forze dell'ordine, e alla magistratura, non c'è legalità se chi è in prima linea non è in grado di combattere il crimine, che invece, ha risorse illimitate. Riguardo alla crisi, Fini non usa mezzi termini, non è certo colpa di Berlusconi, ma il Governo ha delle responsabilità, la più grave delle quali è stata negare la crisi fino a un minuto prima che esplodesse. In Parlamento il Presidente del Consiglio ed i Ministri dicevano di stare tranquilli e che non c'era nessuna necessità di intervenire sui conti pubblici, sia nel 2011 che nel 2012. Ma l'Italia non è il paese del Mulino Bianco. Insomma per Fini il Governo centrale, non ha avuto nessuna idea in merito al rilancio e nessun obiettivo di rilancio. Infatti ha dato vita a ben 4 versioni diverse in pochissimo tempo. Di male in peggio. L'unica nota positiva e che la partecipazione è stata ampia, il Coordinatore del Partito L'avv. Ugo Maria Chirico è riuscito a fare veramente un ottimo lavoro. Un Augurio a questo nuovo soggetto Politico. Caro Assicurazioni: Il Presidente dell'Antitrast Catricalà al nostro Blog.!
Il Presidente dell'Antitrast dott. Antonio CATRICALA'
Caro Assicurazioni, come superare questo scoglio, ormai la gente è indignata, non sa proprio come fare. E ricorre a tutto... anche ad acquistare tagliandi assicurativi contraffatti. Il Presidente dell'Antitrast Antonio Catricalà questo afferma: Nel disegno di legge che è presente in Senato, abbiamo segnalato l'opportunità di una nuova norma, già scritta, che prevede la dematerializzazione di questi contrassegni, è chiaro continua il Presidente Catricalà, si può contraffare un pezzettino di carta, ma non un file, che risulterebbe immediatamente alla Polizia. Conclude Catricalà: trovare una quadra, affichè si possa mettere in condizione i cittadini a fare la propria assicurazione con più tranquillità, ma nel contempo combattere ed abbattere l'illecito. sabato 15 ottobre 2011
Caivano: Continua l'emergenza Rifiuti..!!

Caivano: Continuano ad accumularsi ininterrottamente i cumuli di immondizia per le strade di Caivano. La puzza nauseabonda sale anche agli ultimi piani dei Palazzi, ci sveglia la mattina, ci insegue, ci perseguita. I cittadini, soprattutto quelli di Pascarola, più vicini alla zona Industriale e alla società Ambiente ed Energia, dove lo scorso Giugno sversarono circa 5000 Tonnellate di immondizia, sono Esterrefatti..!! Per detta di qualche Politico ingenuo, alla loro insaputa. Insomma il caos, le amministrazioni sono ferme, il Sindaco Falco non si vede più, due sono i Consigli Comunali disertati. Il Paese affossa? Falco non si vede, non una sola parola in consiglio comunale, neanche un comunicato tramite Manifesto. Nulla di Nulla. Il Silenzio del Sindaco Falco pesa come un macigno, anzi come una motrice, ecco, come una motrice che manca... quel sogno motrice che raccoglie tutta l'immondizia da caivano. Quel giorno al momento pare essere lontanissimo, si, lontano, come la penombra della bocca del Vesuvio.. Ma meglio non aprire gli occhi a qualcuno, che male pensò, addirittura, di buttarvi i rifiuti dentro.. A Napoli è proprio vero, non fanno stare bene proprio a nessuno, quando si parla di buchi.... qualcuno non vede l'ora di riempirli, come le tasche... !!! Ma andiamo avanti...!! questo è il Problema andare avanti, i Cittadini non sanno proprio come fare, il Paese è fermo, il lavoro pure, lo sviluppo neanche a parlarne... a Roma succede l'incredibile, gli indignatos fanno prevalere il loro dissenso... Basta fate qualcosa, si urla fra le strade... datevi una mossa, a casa la mala Politica, a casa gli affaristi, a casa coloro che fanno della Politica il proprio mestiere... Speriamo, si speriamo che, almeno in questi giorni venga prelevata l'immondizia da CaivanoLe difficoltà dei Giovani? Ecco alcune risposte..!!
La protesta degli «indignati» riporta nuovamente all'attenzione il tema spinoso della condizione giovanile. Mancanza di opportunità, disoccupazione, precarietà, bassi redditi e poco welfare: i problemi sono noti da tempo, la crisi li sta aggravando ma le risposte della politica tardano ad arrivare. Un confronto con i giovani indignati (e non solo loro) deve proporre un'agenda e individuare le risorse.
Il mercato del lavoro, innanzitutto. Qui è urgentissimo cambiare finalmente le regole contrattuali per facilitare la transizione scuola-lavoro e per la stabilizzazione dei precari. Altrettanto importante è investire nella scuola. Fra il 2007 e il 2010 la disoccupazione è cresciuta moltissimo (più di otto punti percentuali) fra i giovani con bassi livelli di istruzione. Buona scuola, che porta a una buona occupazione, che porta a una buona pensione: questo è il circolo virtuoso che dobbiamo attivare.Serve anche più welfare: sostegni per chi esce dalla casa dei genitori, assegni per i figli e servizi per la prima infanzia, ammortizzatori sociali calibrati sui lavori dei giovani. Dobbiamo uscire dal «pensionismo» e chiedere prestazioni migliori per le fasi della vita che precedono il ritiro dal lavoro: su questo versante siamo molto lontani dagli standard europei. Ma le risorse? Gli indignati rivolgono i propri strali contro banche e finanza e c'è molta rabbia nei confronti della politica, della sua indisponibilità a farsi più sobria.Tagliare i costi della politica (personale, stipendi, rendite, uffici) è doveroso. Per finanziare adeguatamente le riforme occorre però agire su due altri fronti. Il recupero dell'evasione, innanzitutto: rapido, severo, senza sconti o condoni. Non solo per «fare cassa» ma anche per fornire ai cittadini un metro condiviso ed affidabile sul dare e l'avere nei loro rapporti con lo Stato. E per sradicare quell'alibi che scatta automaticamente di fronte ad ogni tentativo di razionalizzazione distributiva: «È ingiusto togliere a quelli come me perché ci sono tantissimi evasori».
Fra le tante sfide sul tappeto conviene partire da quella del welfare: qui c'è infatti una novità che merita attenta riflessione. Sappiamo che una delle maggiori preoccupazioni dei nostri giovani è il rischio di avere pensioni da fame. Ebbene, la novità è che forse queste preoccupazioni sono esagerate: stiamo guardando nella direzione sbagliata. Uno studio di Stefano Patriarca (già illustrato sul Corriere del 9 ottobre da Enrico Marro) indica che le pensioni dei figli non saranno tanto più basse di quelle dei loro padri. Nel 2046 un lavoratore con quarant'anni di contributi avrà diritto a una prestazione netta pari a circa il 78% della retribuzione. Nell'ipotesi più nera (40 anni di lavoro parasubordinato) la percentuale sarebbe, è vero, più bassa: circa il 62%. Ma qual è il livello «adeguato» di una pensione? Altri Paesi Ue considerano il 62% una percentuale più che adeguata: Germania, Regno Unito e Svezia pagheranno anzi in futuro pensioni molto più modeste.
CRS
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