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giovedì 27 agosto 2015

Nuova truffa per gli automobilisti: così li fermano e rubano tutto

Napoli, nuove frontiere della truffa: "Abbiamo bucato la gomma" e ti rubano tutto




Quando si dice saperne una più del diavolo. In Campania truffatori di professione hanno escogitato il modo di derubare gli automobilisti. Il trucco è quello dello pneumatico forato. La dinamica è questa: i delinquenti segnalano a degli automobilisti di avere una gomma bucata, i malcapitati di buon cuore scendono dall'auto per prestare aiuto, e vengono derubati da complici dei malviventi di che li hanno fermati. A Napoli la polizia ha arrestato per rapina impropria, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale tre napoletani con precedenti: Salvatore Aprea di 57 anni, Carmine Orso di 67anni e Salvatore Marigliano di 56 anni. Ma pare sia una tecnica molto sfruttata anche altrove, infatti a Pozzuoli la polizia ha notato in un parcheggio delle auto solitamente usate dai rapinatori. Tre delinquenti sono entrati in azione poco dopo, prendendo di mira due turisti toscani di 70 anni. Mentre stavano rubando borsa e marsupio dalla macchina dei due poverelli, è intervenuta la polizia che ha arrestato tre uomini dopo un breve inseguimento. Anche questi erano recidivi. Guardatevi bene intorno quando vi fermate a soccorrere automobilisti con gomme bucate.

Caivano (Na): Vanacore, ex Segretario Mpa, denuncia: "al V° Settore accadono cose strane"

Caivano (Na): Vanacore, ex Segretario Mpa, denuncia: "al V° Settore accadono cose strane"



Alessio Vanacore
ex Segretario MPA

A segnalare, questa volta, nuove anomalie all'interno del V° Settore, diretto dal dott. Vito Coppola, è l'ex Segretario politico dell'Mpa, Alessio Vanacore, che lancia l'allarme sulla sua pagina facebook. Fa riferimento ad una Manifestazione (Cine...Villa), finanziata interamente da un gruppo di imprenditori locali, almeno per detta dell'ex candidato imprenditore di Forza Italia, Nino Navas, che appunto, in merito alla Manifestazione in oggetto, dichiarava quanto segue: "La Manifestazione interamente finanziata da un gruppo di imprenditori locali. a cui le associazioni proponenti hanno sottoposto il progetto ricevendo da loro una convinta adesione". Questo il messaggio del fondatore di Sveglia Caivano, in merito alla Manifestazione "Cine....Villa" dove, in quel periodo, continua la denuncia dell'ex Segretario Vanacore, per le vie del Paese si vedevano manifesti sponsorizzati da 12 sponsor e, invece oggi, scopriamo - continua Vanacore - che, con delibera N° 261 del 17/08/2015, dove appunto, il dirigente del V° Settore, Vito Coppola, chiede un ulteriore compenso di 1.000,00 euro (mille euro) per pubblicizzare lo stesso evento, già finanziato interamente dal gruppo di imprenditori sopra citato dallo stesso Nino Navas. Il messaggio è chiaro e diretto, si vuole lucrare sui caivanesi? Insomma, conclude Vanacore, la dichiarazione in merito la sponsorizzazione fu detta e scritta dall'esponente Nino Navas, vuol dire che due sono le cose, o mente Nino Navas, o si vuole speculare per l'ennesima volta sulla buona fede dei caivanesi, considerando che i problemi, quelli seri, dall'immondizia alla disoccupazione, non sono affatto alle spalle, ma pesano ancora come macigni sulle spalle dei caivanesi, stanchi.



Altra strage nel Mediterraneo: 50 morti asfissiati nella stiva

Ennesima strage nel Mediterraneo: 50 persone morte asfissiate nella stiva




Si registra nel Mediterraneo l'ennesima strage di migranti. Un barcone è stato soccorso al largo della Libia da un'unità svedese, la Poseidon impegnata nell'operazione Triton. L'imbarcazione aveva già preso a bordo 130 migranti che erano su un gommone, quando ha ricevuto l'ordine della Guardia costiera italiana di dirigersi verso il barcone che aveva lanciato l'sos. Sono stati tratti in salvo 439 migranti, ma nella stiva dell'imbarcazione c'erano 50 cadaveri, di persone morte asfissiate per le esalazioni dei motori dell'imbarcazione. Sono dieci le segnalazioni giunte oggi alla centrale operativa della Guardia costiera, e sono cinque le operazioni già concluse.

Wi-fi, telefoni e onde radio "killer": sussidio di disabilità, ora si può

Elettrosmog da wi-fi e telefonini, la sentenza: sussidio di disabilità a una donna




Se abitate in zone ad alta concentrazione di onde elettromagnetiche, o semplicemente lavorate in ambienti con wi-fi e telefonini in attività costante, da oggi forse avrete maggiori speranze di ottenere un risarcimento per eventuali problemi di salute. Una sentenza emessa dal Tribunale di Tolosa, infatti, ha confermato l'esistenza "giuridica" del cosiddetto elettrosmog, assegnando a una donna 39enne una pensione di invalidità per "ipersensibilità elettromagnetica" provocata dalle emissioni di antenne, cellulari e wi-fi. Il suo deficit funzionale dell'85% le varrà 800 euro al mese per 3 anni, eventualmente rinnovabile.

Il caso Radio Vaticana - Già nel 2005, come ricorda il sito Blitzquotidiano.it, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha riconosciuto che l'elettro-sensibilità è caratterizzata da sintomi che cambiano da soggetto a soggetto ma sempre riconducibili all'esposizione prolungata ai campi elettromagnetici. È il caso, per esempio, delle aree in cui sorgono le antenne di Radio Vaticana, al centro negli anni passati di numerose proteste e contenziosi finiti anche di fronte alla Cassazione.

La simulazione segreta di Renzi: quando si vota e come finisce

Matteo Renzi e il dossier segreto: voto tra un anno o subito. Ecco come finirebbe




Sulla scrivania di Matteo Renzi ci sarebbe un dossier, anzi una "simulazione segreta" per andare il voto anticipato. A riferirlo è Claudio Cerasa sul Foglio, chiarendo che anche se la volontà del premier è quella di andare avanti a Palazzo Chigi si stanno preparando al peggio. 

Il rebus Roma - Certo, uno può obiettare: nel 2016 si voterà, ma per le amministrative. A Milano e a Napoli, due battaglie durissime per il centrosinistra. E poi forse la Regione Sicilia e soprattutto Roma. Secondo il Corriere della Sera Renzi vorrebbe evitare di tornare alle urne nella Capitale nella prossima primavera, a meno che il voto non sia politico. In altre parole: se il governo non riuscirà ad andare avanti e dal Quirinale arriverà il via libera allo scioglimento delle Camere, Renzi farà cadere anche Ignazio Marino, per un super election day con politiche e amministrative combinate in un unica tornata. 

Il piano A: "R-r-v" - Il Foglio, in questo senso, parla di "due opzioni": la prima, "che resta la strada preferita da Renzi, è quella che alcuni renziani chiamano r-r-v: riforma, referendum, voto". Approvazione rapida della riforma costituzionale, referendum per approvarla e poi, tra autunno 2016 e primavera 2017, il voto anticipato. In questo caso, comunque, dipende tutto dall'iter della riforma al Senato, nient'affatto scontato. Se verrà approvato entro gennaio 2016, il referendum sarà dopo 6 mesi. A quel punto, sarebbe tutto pronto per votare. 

Il piano B: c'è il Cav - Il problema però è l'ostruzionismo di mezzo Pd e opposizione tutta. Ma Renzi conta, alla fine, sull'appoggio indiretto di Forza Italia, che potrebbe bypassare i numeri risicati a Palazzo Madama facendo uscire qualcuno dei suoi senatori al momento del voto sulla riforma del Senato in cambio del prolungamento della legislatura e una futura revisione dell'Italicum. Perché, è la tesi del premier, le urne anticipate spaventano più le opposizioni che la maggioranza. Se però non ci sarà accordo sulla riforma, allora il governo cadrà per forza. E si andrà al voto, è questo il "piano B", con una legge elettorale mista: Italicum alla Camera e Consultellum al Senato. Secondo il Foglio, che cita una simulazione in mano al premier, prendendo in considerazione le previsioni di voto di fine giugno al Senato il Pd con Scelta Civica sarebbe al 35% (120 senatori), Forza Italia al 10,5% (circa 45 senatori), Ncd e Udc al 4% (circa 7 senatori), Lega al 15,5% (circa 50 senatori), Sel al 6% (circa 5 senatori), Movimento 5 Stelle al 25,5% (circa 72 senatori). Risultato: Renzi "costretto" ad allearsi di nuovo con Berlusconi, ma con in cambio un "Pd disegnato a propria immagine e somiglianza".

Caivano (Na): Alfonso Castelli lascia Farsa Italia e abbandona il consiglio comunale anzitempo

Caivano (Na): Alfonso Castelli lascia Farsa Italia e abbandona il consiglio comunale anzitempo 



Alfonso Castelli
Consigliere comunale

Partenza flop in tutti i sensi per il neo Sindaco, Simone Monopoli che, dopo aver prodotto il nulla in questi ultimi 3 mesi, o meglio solo prebende ad amici e amici di amici, si ritrova a fare i conti con chi è fuori dai schemi, difatti, a ribellarsi al sistema, questa volta, da indiscrezioni, è stato il consigliere comunale di Forza Italia, Alfonso Castelli, che lascia appunto, anzitempo l'aula consiliare, esternando frasi sfottò nei confronti del Sindaco Monopoli: "Che sto a fare qui, lo stronzo?". Insomma, partenza con pernacchio per Monopoli. Nuove e dettagli nel prossimo Post. 

mercoledì 26 agosto 2015

Caivano (Na): Ferrante a casa. Monopoli zitto zitto, a piccoli passi, sta costruendo la sua squadra di governo composta da amici

Caivano (Na): Il segretario comunale Ferrante a casa. Monopoli zitto zitto, a piccoli passi, sta costruendo la sua squadra di governo composta da soli amici




Vittorio Ferrante
ex Segretario comunale 

fonte foto: ilgiornaledicaivano.it

Subito. Uno due ed è fatta! Ferrante a casa! Difatti, il segretario comunale Vittorio Ferrante, al primo giorno di lavoro dopo le ferie, si ritrova sulla scrivania la lettera di licenziamento firmata dal Sindaco Simone Monopoli. La decisione era nell'area. Dopo l'inserimento dell'amico carditese, Giovanni De Cicco a capo di Staff, e dopo l'affidamento della spazzatura all'amico del V° Settore, Vito Coppola, e dopo piccoli accorgimenti come il caso Lucio Laurenza che oggi approda in consiglio comunale, per essere liquidato. Insomma, al Sindaco Monopoli, non resta che rimpiazzare il segretario comunale con un altro suo fedele o con chi dall'alto del partito, Forza Italia, gli viene indicato, anche se lo stesso Sindaco Monopoli, cade in contraddizione con quanto dichiarato sul periodico Caivano Press, del giornalista Francesco Celiento, con precisione nel numero di fine giungo scorso, quando dichiarava di non voler rimuovere il segretario comunale, Vittorio Ferrante. In breve, la scelta è, come lo è stato per l'amico De Cicco, appunto, di esclusiva competenza del Sindaco Monopoli. In pool position, Giulia Risi, già segretario comunale ad Arzano, Comune sciolto da poco per Mafia, e in molti comuni del salernitano. Per Ferrante, invece, non resta che aspettare la scelta della Prefettura. 

LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE Medico non si accorge del tumore? Paga i danni (anche dopo tanti anni)

Cassazione, diagnostica tardi il tumore medico condannato dopo 20 anni




La Cassazione, a distanza di oltre vent’anni dai fatti, ha riconosciuto il risarcimento danni ai familiari di una donna deceduta in seguito ad un carcinoma dell’utero che le era stato diagnosticato tardivamente. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso dei familiari della donna di origini siciliane, ha osservato che "l’omissione della diagnosi di un processo morboso  terminale assume rilievo causale non solo in relazione alla chance di  vivere per un (anche breve) periodo di tempo in più rispetto a quello poi effettivamente vissuto ma anche per la perdita da parte del paziente della chance di conservare, durante quel decorso, una migliore qualità della vita intesa come possibilità di programmare il proprio essere persona e, quindi, in senso lato l’esplicazione delle proprie attitudini psico-fisiche in vista e fino a quell’esito".

Sulla base di questi presupposti, la Terza sezione civile ha disposto un nuovo esame del caso davanti alla Corte d’appello di Palermo che dovrà quantificare il giusto risarcimento per i famigliari della donna dal momento che "l’erroneità della conclusione tratta dalla corte di merito si è riverberata nel mancato riconoscimento di un ristoro dei danni subiti dalla donna con  particolare riguardo alla perdita di chance di sopravvivenza ovvero anche solo alla possibilità di meglio prepararsi alla propria fine vivendo consapevolmente, pur in tale contingenza, il proprio essere persona".. Come ricostruisce la sentenza di piazza Cavour, nel 1992 la donna  aveva effettuato per cinque volte controlli clinici in seguito a preoccupanti perdite ematiche ma soltanto il 23 febbraio del 1993, dopo il ricovero all’Istituto Materno Infantile, le fu diagnosticato il carcinoma  "ciò da cui può desumersi con certezza - annota la Suprema Corte - che il carcinoma era già presente all’atto delle visite" effettuate dal ginecologo.

"Cacciate quella donna dalla Rai" Caso Marò e India: Lega all'attacco

Marò, la proposta del leghista Buonanno: "La Rai sospenda l'annunciatrice indiana, finché i militari non tornano"




Finché l'India si rifiuterà di consegnare all'Italia il marò Salvatore Girone, la Rai dovrebbe sospendere una sua nota annunciatrice di origini indiane. La proposta, chissà quanto provocatoria, arriva dall'europarlamentare della Lega Gianluca Buonanno che fa appello alla Rai perché: "Sospenda immediatamente l'annunciatrice indiana di Rai 3 (la giovane Sarita Agnes Rossi, che comunque è cittadina italiana)". La battaglia del leghista è partita dai microfoni di Klauscondicio, il programma di Klaus Davi trasmesso sul suo canale Youtube: visto che la Rai vive di fondi pubblici - ha detto il sindaco di Borgosesia (Vercelli) - io la sospenderei subito, perché fino a che non si risolve la situazione dei Marò, dato che è indiana, rispondiamo pane al pane e vino al vino". La sentenza del Tribunale di Amburgo che ha sì sospeso i procedimenti a carico dei militari italiani, ma ha anche respinto le richieste di rimpatrio, ha scatenato la reazione di tutta la Lega e buona parte della politica italiana. Quella di Buonanno è una delle prime proposte di "boicottaggio" verso l'India: "Non mi sembra che in Italia manchino le annunciatrici carine, brave e sveglie - ha detto ancora Buonanno - se è bravissima, bene, ma tutt le volte che annuncia il telegiornale o un programma televisivo dovrebbe dire 'voglio i Marò a casa e mi vergogno di essere indiana per quello che l'India sta facendo all'Italia'". Davi però fa notare al leghista che la sua proposta potrebbe esser vista come una ritorsione diretta all'annunciatrice, ma Buonanno non cede di un metro: "Bisognerebbe obbligarla a dire che è contro le decisioni del governo indiano che stanno prendendo in giro l'Italia e gli italiani da oltre tre anni, e che si vergogna di avere queste origini dato che l'Italia l'ha accolta bene e le ha dato pure un lavoro con soldi pubblici".

L'allarme: "L'Italia sarà un deserto" Quali regioni spariranno, e quando

Lo studio sulla desertificazione dell'Italia: entro 80 il Mar Mediterraneo e il Sud Italia saranno una conca di polvere




I cambiamenti climatici e la cattiva gestione delle risorse idriche porterà il deserto africano ad avanzare fino al centro Italia. A rivelarlo è uno studio del Cnr sul rischio desertificazione per quasi un quinto del territorio italiano, per lo più concentrato nelle regioni della Sicilia, Puglia, Molise e Basilicata. Già oggi due miliardi di persone vivono in zone a ridosso di aree siccitose. Secondo i ricercatori italiani, i fenomeni migratori di oggi sono destinati ad aumentare visto che buona parte di quelle popolazioni saranno spinte a lasciare il luogo in cui vivono.

Le regioni - Mauro Centritto, direttore dell'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr, sostiene che: "Il 72% delle terre aride ricadono in Paesi in via di sviluppo, la correlazione povertà-aridità è dunque chiara. Se si guarda l'Italia, gli ultimi rapporti dicono che è a rischio desertificazione quasi il 21% del territorio nazionale, il 41% del quale si trova al Sud. Sono numeri impressionanti". Secondo lo studio, buona parte delle regioni italiane sono destinate a trasformarsi in deserto: "In Sicilia le aree che potrebbero essere interesate da desertificazione sono addirittura il 70%, in Puglia il 57%, nel Molise il 58%, in Basilicata il 55%, mentre in Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50%".

Quando - La ricerca del Cnr sarà presentata domani nel padiglione Expo Italia e proverà a sollecitare interventi rapidi per mettere in pratica azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici, il tempo a disposizione è pochissimo: "Entro la fine di questo secolo - aggiunge Centritto - le previsioni parlano, per il bacino del Mediterraneo, di aumenti delle temperature tra i 4 e i 6 gradi e di una significativa riduzione delle precipitazioni, soprattutto estive: l'unione di questi fattori genererà forte aridità".

Le soluzioni - Per contrastare i cambiamenti climatici, gli scienziati sono d'accordo che è importante intervenire sulle politiche energetiche, che spingano per lo sfruttamento più di risorse rinnovabili che di quelle più inquinanti come petrolio e carbone. Ma contro la desertificazione: "sarà insufficiente, perché il fenomeno è legato anche alla cattiva gestione del territorio". Senza interventi adeguati, si andrà incontro alla dust bowlification, la conca di polvere.

La crisi e le due grandi paure per l'Europa Occhio, perché una si sta già avverando

Deflazione ed euro forte: le due grandi paure per l'Europa dallo sboom della Cina




La parola chiave per comprendere le grandi paure che agitano la finanza mondiale, oggi e soprattutto domani, è deflazione. I prezzi calano (e sarebbe una buona notizia per i consumatori) perché c'è poca domanda (ergo: non ci sono abbastanza consumatori), di conseguenza entrano in sofferenza i produttori (costretti a produrre di meno e a incassare di meno) e lo Stato (meno tasse da mungere alle imprese, meno incassi dall'Iva). È quanto rischia di accadere in Cina ed è già accaduto in Italia e in Europa, che non a caso lo scorso marzo ha reagito con l'iniezione da 350 miliardi di euro del Quantitative Easing fortemente voluto da Mario Draghi.  Come ricorda anche Federico Fubini sul Corriere della Sera, l'obiettivo dell'inflazione al 2% (tasso fisiologico, salutare) è ancora lontano, ma l'Eurozona respira. Il guaio è che ora tutto potrebbe peggiorare. L'indice 5y5y forward, che "predice" l'inflazione tra 5 anni per i 5 successivi, è all1,61%, più basso di un anno fa, quando Draghi si disse preoccupato perché, appunto, troppo basso. Si sente puzza di deflazione. 

Euro debole, euro forte - C'è poi un altro fronte delicatissimo che preoccupa l'Europa e rischia di farla cadere di nuovo. L'euro, fino a oggi, aveva goduto di una debolezza molto utile per i paesi esportatori (la Germania, certo, ma anche l'Italia). Il guaio è che la svalutazione della Cina sullo yuan (oggi Pechino ha abbassato i tassi di un ulteriore quarto di punto) si accompagna a quella degli altri paesi Brics ed emergenti (la Russia, il Brasile). Per questo molti investitori potrebbero ripiegare sull'euro come "moneta-rifugio", rendendola troppo forte e penalizzante per chi esporta. L'Italia, appunto. In un circolo vizioso in grado di ri-bloccare non solo la finanza, ma pure l'economia reale.

Renzi-gaffe sull' Imu e la Tasi Ma il suo ministro lo sputtana

Renzi: "Via Imu e Tasi per tutti dal 2016". Ma il suo ministro lo smentisce




All'inizio aveva parlato di settembre. Poi, evidentemente, l'estate e qualche giorno di vacanza devono averlo fatto tornare coi piedi per terra e oggi il premier Matteo renzi intervenendo a Pesaro dopo aver fatto tappa al Meeting di Rimini ha annunciato che " il prossimo anno verranno tagliate Tasi e Imu per tutti". Renzi ha aggiunto che "abbassare le tasse è una scommessa che non si fa solo per un anno. Nel 2017 ci concentreremo sull'Ires cioè sulle tasse sulle imprese, oggi al 31% per portarla al 24% sotto la Spagna, e poi nel 2018 interverremo sull'Irpef".

Neanche il tempo di finire su agenzie e siti di informazione, che il premier è però stato smentito da un membro del suo stesso governo, nella persona del sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti. «Sì al taglio della Tasi sulla prima casa. Ma non per tutti. Deve restare per gli immobili di valore maggiore per finanziare, con 1,2 miliardi, la deducibilità al 100% per le imprese  dell’Imu sui capannoni" ha spiegato il numero due di Piercarlo Padoan. Il provvedimento sulla casa, spiega il leader di Scelta Civica, "rientra nella manovra da 25-30 miliardi che andremo ad approvare: c’è da lavorare sul fronte delle  coperture con tagli di spese e tagli delle agevolazioni fiscali. "Escludendo gli immobili di valore maggiore, il taglio del carico  fiscale sulla casa sarebbe comunque pari a due terzi dell'ammontare attuale" ha concluso Zanetti.

"Tradisci il centrodestra per Renzi" L'attacco di Salvini a Berlusconi

Matteo Salvini a Silvio Berlusconi: "Non tradire il centrodestra per Renzi"




Matteo Salvini parla di Berlusconi, delle primarie, delle elezioni regionali e di quelle politiche. In un'intervista al Corriera della Sera il leader della Lega si augura che Berlusconi "non ascolti i pessimi consiglieri che potrebbero spingerlo a rinciuciare con Renzi. Aggiungo che ho una grande nostalgia di Berlusconi per quanto riguarda la politica estera. Non abbiamo mai vissuto periodi di disastro e irrilevanza come quelli di oggi. Con lui, i marò sarebbero già a casa". Salvini inoltre chiarisce la sua posizione sulle primarie (dopo che Berlusconi le ha del tutto escluse) che per le amministrative considera superflue, se ci sono accordi e nomi che  mettono d'accordo tutti "non c'è bisogno di richiamare i cittadini a votare". Diverso il diverso per le politiche in cui, dice "le primarie sono opportune a prescindere: occorre la massima chiarezza sia sui programmi che sul candidato. Se esistono differenze, ed esistono, dobbiamo chiedere ai cittadini.

Renzi e l'Europa - L' esempio più evidente di questo è l' Europa: su un tema del genere, i cittadini devono dire come la pensano e sapere che cosa c' è in gioco". Parla poi della differenza dei rapporti che Berlusconi aveva con Merkel rispetto a quelli che ha Renzi che  "sembra pagato dai tedeschi. Guardi che io non sono anti Merkel".  Commenta gli applausi che Renzi ha strappato al meeting di Rimini e dell'annunciato abbattimento delle tasse: "Se Berlusconi avesse fatto tutto quello che avremmo voluto, oggi non avremmo Renzi. Abbiamo fatto degli errori anche noi. Però, quando abbiamo tolto l' Imu ci hanno dato dei folli. Ora, per recuperare un minimo di credibilità, eccoli qui... Resta il fatto che tutti i dati economici sono peggiorati". 

martedì 25 agosto 2015

Caivano (Na): Consiglio Comunale La Città e le ombre Dopo De Cicco e Coppola, anche l'amico Lucio Laurenza?

Caivano (Na): Consiglio Comunale La Città e le ombre Dopo De Cicco e Coppola, anche l'amico Lucio Laurenza?



Simone Monopoli
Sindaco di Caivano 

Continua la immediata elargizione di prebende da parte del Sindaco Simone Monopoli, che, dopo l'incarico di Capo di Staff con paga da funzionario D1  a spese dei contribuenti all'amico di merenda carditese, Giovanni De Cicco, che lo ha indirettamente sostenuto nella passata Campagna elettorale, e la responsabilità all'ambiente al fedele amico del V° Settore, Vito Coppola, ora anche l'Ingegnere amico Lucio Laurenza? Insomma, Monopoli dopo il suo insediamento (circa 3 mesi fa) ad oggi, l'unica cosa che riesce a fare sono le spartizioni di incarichi per i suoi uomini amici, legge permettendo, difatti, per il Paese, Caivano, non riesce a produrre nulla di buono, se non opere portate avanti dalla passata amministrazione Falco (vedi affidamento verde pubblico, e wiifi), insomma, Monopoli non riesce a portare avanti neanche l'ordinaria amministrazione, figurarsi le cose serie come la spazzatura, che oggi versa ancora per le strade, e la puzza ne fa da padrona nei vicoli, nelle periferie e addirittura in centro città, provocando problemi respiratori soprattutto a bambini ed anziani e, non solo il problema tutto viene rimandato a settembre, ma si affidano appunto, incarichi e prebende, ad amici e amici di amici, quindi, si convoca immediatamente un consiglio comunale per corrispondere oltre ad altri piccoli punti all'ordine del giorno, la messa in liquidazione all'Ingegnere Lucio Laurenza, uno dei suoi fedelissimi sostenitori, appunto, un compenso tra i debiti fuori bilancio, ecco la continuità nella discontinuità? Dopo De Cicco e Coppola, adesso tocca ad "alcuni" debiti fuori bilancio, quelli più simpatici? e gli altri? quelli che non hanno santi in paradiso? Visitate il sito: www.comunedicaivano.it



Ecco i punti all'ordine del giorno: 


C O M U N E D I C A I V A N O
PROVINCIA DI NAPOLI
-------------<0>-----------
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
RENDE NOTO

- che mercoledì 26 agosto 2015, alle ore 19.30 in 1^ convocazione – in seduta ordinaria – presso
l’edificio scolastico sito in via Bellini “Rione Scotta” – Caivano, avrà luogo

IL CONSIGLIO COMUNALE

per discutere il seguente o.d.g.:

1) Approvazione verbali seduta precedente;

2) Interrogazioni ed interpellanze;

3) Mozione ai sensi dell’art. 53 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio
Comunale e delle Commissioni Consiliari presentata dal Consigliere Luigi Sirico + 5, relativa
alla gestione dell’Auditorium;

4) Esame ed approvazione del bilancio di previsione 2015, corredato dalla relazione previsionale e
programmatica e dal connesso bilancio pluriennale 2015/2017;

5) Nomina componenti Commissioni Consiliari Permanenti, ai sensi del Regolamento;

6) Illustrazione linee programmatiche di mandato (art. 35 del vigente Statuto Comunale);

7) Riconoscimento debito fuori bilancio per prestazioni di CTP del Comune di Caivano nel
giudizio arbitrale promosso da CO.GE.RI. - Liquidazione prestazioni ing. Lucio Laurenza.

 Il Presidente
 F.to Avv. Raffaele Del Gaudio 

Siete "schiavi" del vostro smartphone? Questa invenzione vi cambierà la vita

La società Intelligence Energy annuncia un prototipo di batteria dalla durata di 7 giorni




L'Intelligence Energy è riuscita ad accontentare i desideri più reconditi degli smartphone addicted. La società britannica ha sviluppato una batteria per smartphone in grado di durare una settimana intera. Il prototipo funzionante è un particolare modello di iPhone 6 dotato di un'innovativa e stupefacente batteria a cella combustibile. La novità consiste in un'innovativa batteria ricaricabile in grado di sfruttare idrogeno e ossigeno per creare energia, rilasciando come materiali di scarto acqua e calore. Il sistema funziona a tal punto che la Apple, secondo il Telegraph, ha già contattato l'azienda con l'intenzione di trasformarlo in un prodotto commerciale.

A rischio comodità - Il miglioramento però verrà pagato a caro prezzo. Le due microscopiche ventole, che riducono il calore generato dalla combustione e allontanano il vapore acqueo che si forma, saranno difficili da adattare ad un dispositivo a misura di tasca o di borsa. Per ora la cella combustibile insieme ad una presa cuffie, in grado di fare il pieno di idrogeno, sono stati aggiunti all'ultima versione del iPhone 6, senza alterare troppo il suo naturale spessore.

Il prezzo - Fortunatamente non sono previste legnate per il portafoglio. Per l'Intelligent Energy la modifica intelligente verrebbe a costare due o tre euro e sarà usa e getta. Il sistema ricaricabile avrà durata massima di 7 giorni e poi dovrà essere sostituita con una nuova. "Potrebbe essere in circolazione entro un paio di anni", detto il direttore finanziario di Intelligent Energy, Mark Lawson-Statham, "ma la questione è quanto in fretta vogliono muoversi i nostri partner per averlo".

DEBOLI NEL MIRINO Il Fisco contro i piccoli: chi rischierà più controlli

Fisco, il 90% dei controlli contro micro-piccole aziende e partite




Si parla tanto di "grandi evasori", quelli che allo Stato "portano via" in tasse non pagate centinaia di milioni di euro. Poi, però, si scopre che il Fisco nel mirino ha soprattutto i "pesci piccoli", cioè le medie ma ancor di più le piccole imprese e le partite Iva. E il motivo è semplice: "beccare" eventuali errori o sotterfugi dei piccoli è facile, mentre i grandi gruppi, se e quando evadono, usano sempre meccanismi assai complessi.

I dati forniti da Unimpresa e riportati dal quotidiano "Il Tempo", sono chiari: nel corso del 2014 l'Agenzia delle Entrate ha effettuato 177.300 accertamenti nei confronti di soggetti produttivi. Di questi, 160.007 (ovvero il 90,23% del totale) hanno riguardato micro-piccole imprese e partite Iva. I controlli nei confronti delle medie aziende sono stati 14.211 (ovvero l'8,01%), mentre solo 548 sono andate a carico di grandi aziende.

Guardando alle fasce di presunta evasione, dai dati esaminati da Unimpresa, emerge che nel 2014 sono stati individuati 48.936 soggetti che non avrebbero versato nelle casse dello Stato fino a 1.549 euro ciascuno; altri 70.083 soggetti avrebbero sottratto all' erario fino a 25.823 euro ciascuno; altri 44.163 soggetti avrebbero illegalmente trattenuto imposte fino a 185.925 euro ciascuno; altri 13.606 soggetti fino a 5,1 milioni ciascuno; altri 495 soggetti fino a 25,8 milioni ciascuno e 47 soggetti, per lo più grandi industrie (31 su 47), oltre 25,8 milioni ciascuno

Emergenza immigrati, diktat Merkel: "Italia e Grecia, dovete registrarli subito"

Immigrazione, Angela Merkel: "Entro il 2015 centri di registrazione in Italia e in Grecia"




Dalla bilaterale Francia-Germania a Berlino sull'emergenza immigrazione esce un altro diktat a Italia e Grecia, i Paesi più esposti alle ondate di sbarchi di disperati dall'Africa e dal Medio Oriente. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto che "ci siano centri di registrazione negli Stati di arrivo dei migranti e dei profughi, in Grecia e Italia", facendolo "entro quest'anno, senza ritardo". In conferenza stampa congiunta con il presidente francese Francçois Hollande, la Cancelliera ha spiegato che i due Paesi intendono "preparare un vertice (a Malta a novembre, ndr) in cui si parti di accordi di rimpatrio con i Paesi d'origine e per maggiori sforzi per dare una vita più dignitosa ai profughi". "Ci sarà un ordine del giorno importante in questo senso ed è necessario che si facciano tutti gli sforzi necessari - ha sottolineato la Merkel -. Germania e Francia si aspettano che tutti gli Stati membri dell'Unione europea applichino totalmente il diritto d'asilo" e "chiediamo alla Commissione europea di fare in modo che ciò avvenga".

Hollande: "Suddivisione giusta dei profughi" - Hollande ha invece ricordato che quella legata all'immigrazione è una "responsabilità che non può essere lasciata a un Paese in particolare, ma riguarda tutta l'Europa". Belle parole, finora non ascoltate da quasi nessuno. Per questo Parigi vuole che "i nostri ministri dell'Interno lavorino insieme e preparino un documento comune, per fare in modo che con i partner si possano avviare altre misure" in relazione agli arrivi di migranti. Hollande ha citato "una suddivisione giusta dei richiedenti asilo" tra i Paesi, il riconoscimento di "chi è entrato in modo illegale", "regole comuni e norme di accoglienza più coerenti", "maggior lotta al traffico di esseri umani e alle sue reti", una "politica si sviluppo" anche in funzione del vertice Europa-Africa in programma a Malta.

"Violenze disgustose" - La Merkel ha poi definito "disgustose" le violente proteste di gruppi dell'estrema destra contro un centro di accoglienza per rifugiati siriani a Heidenau, vicino Dresda. "È disgustoso vedere come estremisti di destra e neonazisti hanno cercato di usare questo centro per diffondere un messaggio di odio. Ed è vergognoso come della gente, anche famiglie con bambini, si sia unita a loro e abbia dato sostegno  a questi fatti orribili", ha detto il portavoce Steffen Seibert, riportando il pensiero della cancelliera. "La Germania non permetterà che i rifugiati, della cui difficile situazione dovrebbero essere tutti consapevoli, possano essere accolti con slogan di odio e minacce da parte di caciaroni ubriachi", ha aggiunto il portavoce.

LA MAPPA DEI POVERI Redditi degli italiani a picco Ecco dove si è perso di più

Redditi: in cinque anni un calo di oltre il 3 per cento




I dati del ministero delle Finanze sono impietosi e fotografano una Italia assai più povera di quella di cinque anni fa: tra il 2008 e il 2013, infatti, il reddito medio degli italiani è calato del 3,27%, al netto dell'inflazione, a 20.243 euro. Il calo, secondo i dati riportati da Il Sole 24Ore, riguardano tutte le provincie italiane ad eccezione di tre, dove il reddito ha avuto davanti un segno +: Belluno, Bolzano e L'Aquila, dove però la ripresa, più che una vera crescita, segnala l'uscita della città e della sua provincia dall'anno horribilis del terremoto 2009.

Le due "Maglie nere" del reddito sono Olbia Tempio, con un calo del 6,67% in cinque anni, e Prato, dove la flessione è stata del 6.07% nello stesso periodo. Ma la crisi non ha risparmiato anche le ricche province del Nord come Varese (-4,07%), Como (-4,53%9, Bergamo (-4,36%) e la grande Milano, dove il reddito dei cittadini è sceso del 4,52%. Male anche altre grandi città come Roma (-4,84%), Napoli (-4,57%) e Palermo (-5,54%). Non bastasse, negli ultimi cinque anni, sempre secondo i dati del ministero delle Finanze, i contribuenti che dichiarano un "reddito complessivo" maggiore di zero sono diminuiti di 850mila unità e il totale dei redditi, che pure in termini nominali è cresciuto di 77 miliardi, a valori costanti è calato di 47 miliardi di euro.

Chiedi un prestito, lo paga l'erede Soldi ed età: rivoluzione in banca

Per gli over 60 arriverà il prestito vitalizio ipotecario: gli eredi salderanno il prestito




Dopo la Spagna e il Regno Unito anche l'Italia adotterà a settembre il prestito vitalizio ipotecario. Il nuovo strumento di finanziamento legato alla casa permetterà agevolmente alle persone con più di 60 anni di ottenere un prestito e lasciare l'immobile come garanzia alla banca. L'uomo non restituirà i soldi ogni mese ma saranno gli eredi a saldare il tutto al momento della sua morte. I discendenti però potranno anche decidere di stipulare un nuovo finanziamento con altre condizioni, di non rendere i soldi o di rinunciare completamente alla proprietà. Il prestito ipotecario, che già esisteva, è stato reso più flessibile grazie alla legge n. 44 del 2015 poiché ha permesso di abbassare l'età delle persone in grado di usufruirne da 65 a 60 anni.

L'aiuto dei nonni - Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo, ha commentato: "Vediamo in modo positivo il fatto che il consumatore possa scegliere tra più strumenti di finanziamento. Certo il successo del prestito vitalizio ipotecario non potrà prescindere da tassi competitivi". Il tasso avrà un valore compreso tra quello del mutuo e quello dei finanziamenti personali con oscillazione tra il 5 e il 6 % poichè la garanzia della casa costituirà un'importante sicurezza per la banca.

Un ulteriore opzione - Il prestito vitalizio costituirà una valida alternativa alla nuda proprietà. La differenza tra i due strumenti di finanziamento è che scegliendo la prima soluzione, gli eredi in ogni caso non perderanno la proprietà dell'immobile rendendo il prestito, un'opportunità impensabile per coloro che scelgono la nuda proprietà.

lunedì 24 agosto 2015

STANGATA D'AUTUNNO Ci rimetteremo 1.760,23 euro Ecco cosa dovremo pagare

Stangata da 1760 euro per le famiglie italiane in autunno, fra spese e tasse




Dopo le vacanze il ritorno alla realtà può rivelarsi più traumatico della più drammatica delle previsioni. L'Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato l'ammontare delle spese cui vanno incontro le famiglie italiane all'approssimarsi della stagione autunnale. Una vera e propria stangata di circa 1700 euro. Per la precisione si tratta di 1760,23 euro, che costituiscono la somma di tasse, spese e tariffe. La spesa non include quelle per abbigliamento e alimentazione, che costituiscono sempre una voce importante in un bilancio famigliare.

Nel dettaglio - Sono molte le voci cui gli italiani dovranno fare attenzione in autunno. Spese su spese che graveranno sul loro portafogli. Per libri e corredo scolastico le famiglie italiane si preparano a spendere 788,70 euro, per la seconda rata della Tasi 117,03 euro, per le bollette di acqua, luce, gas e telefono 455 euro, per la seconda rata della Tari 143,00 euro e per il riscaldamento (prima rata) 256,50 euro: il totale è quel clamoroso 1760,23 euro cui si accennava prima. "La stangata autunnale rappresenterà un grave colpo per i bilanci delle famiglie e si ripercuoterà pesantemente sui consumi e sull'intero sistema produttivo" hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. A questo si aggiunge che il potere d'acquisto degli italiani si è ridotto del 13,4% dal 2008, che i livelli di disoccupazione rimangono preoccupanti.

Marò, arriva un'altra sentenza beffa ecco l'ultima decisione dei giudici

Marò, la sentenza del Tribunale del Mare: Girone e Latorre non rientreranno in Italia, processo con corte internazionale


di Giovanni Ruggiero 



La sentenza del Tribunale internazionale del Mare delude le aspettative di quanti in Italia speravano in una decisione nel merito sul rientro di Salvatore Girone, ancora detenuto in India, e sulla permanenza di Massimiliano Latorre, temporaneamente in Italia per curarsi dopo un ictus. Proprio per il fuciliere tarantino, il Tribunale di Amburgo non ha ritenuto valide le motivazioni di urgenza che secondo l'Italia giustificassero la permanenza del marò, visto che ha già usufruito da parte dell'India di una proroga di sei mesi. Respinta poi la richiesta italiana che avocava a sè la giurisdizione sul caso trattandosi di un incidente che ha coinvolto due membri delle proprie forze armate. Secondo i giudici, presieduti da Vladimir Golitsyn, i due militari non possono godere dell'immunità da parte della giustizia indiana, visto che non stavano prestando servizio su una nave militare, ma su un mercantile.

La decisione - Con 15 voti a favore e 6 contrari, la corte di Amburgo ha quindi stabilito che il giudizio sull'incidente dell'Erica Lexie dovrà essere espresso da un tribunale terzo, da costituirsi ad Amburgo, al quale le parti dovranno presentare un proprio rapporto entro il 24 settembre prossimo. Nel frattempo i giudici hanno chiesto all'Italia e all'India di sospendere ogni procedimento in corso.

Caivano (Na): Il Caso - La Città e le ombre Dopo De Cicco e Coppola, anche l'amico Lucio Laurenza?

Caivano (Na): La Città e le ombre Dopo De Cicco e Coppola, anche l'amico del Sindaco Monopoli, Lucio Laurenza? 




Continua la immediata elargizione di prebende da parte del Sindaco Simone Monopoli, che, dopo l'incarico di Capo di Staff con paga da funzionario D1  a spese dei contribuenti all'amico di merenda carditese, Giovanni De Cicco, e la delega all'ambiente al fedele amico del V° Settore, Vito Coppola, ora anche l'Ingegnere Lucio Laurenza? Insomma, Monopoli per il Paese non riesce a risolvere nessun problema, l'immondizia è ancora per le strade, la puzza nauseabonda aumenta in maniera eccessiva provocando quasi problemi respiratori e, non solo il problema tutto viene rimandato a settembre, ma si affidano appunto, incarichi e prebende, ad amici e amici di amici, quindi, si convoca immediatamente un consiglio comunale per corrispondere all'Ingegnere Lucio Laurenza, uno dei suoi fedelissimi sostenitori, un compenso tra i debiti fuori bilancio, ecco la continuità nella discontinuità. Dopo De Cicco e Coppola, adesso tocca ad "alcuni" debiti fuori bilancio, quelli più simpatici? e gli altri? quelli che non hanno santi in paradiso? 

Yara, colpo di scena: verità nel cellulare Bossetti, la perizia-bomba che lo salva

Processo Yara, il perito della difesa Ezio Denti: "Il corpo della Gambirasio spostato sul campo pochi giorni prima del ritrovamento"




L'analisi della sim nel cellulare di Yara Gambirasio da parte dei periti della difesa di Massimo Bossetti hanno scoperto un dettaglio che potrebbe minare l'impianto accusatorio contro il muratore di Brembate, basato sulla prova del Dna ritrovato sul corpo della 13enne bergamasca compatibile con quello dell'imputato. Secondo Ezio Denti, consulente degli avvocati che difendono Bossetti: "La sim telefonica del cellulare di Yara Gambirasio svela che il suo corpo fu trasportato sul campo incolto di Chignolo d'Isola solo poco prima del ritrovamento, avvenuto il 26 febbraio 2011". Secondo gli avvocati difensori, quest'ultimo dettaglio aggiunge un tassello al mosaico di elementi finora raccolti che dimostrano l'innocenza di Bossetti. In una dichiarazione all'Adnkronos, il perito ha aggiunto: "È sufficiente fare una prova empirica per capire che una sim telefonica lasciata all'aperto non avrebbe l'aspetto di quella trovata, avvolta in un guanto umido, nella tasca destra del giubbotto di Yara. La parte in cui esistono i contatti in rame non ha nessuna patina, sembra immacolata e questo non si concilia con un corpo rimasto per tre mesi alle intemperie, neve compresa".

Le impronte - Il consulente della difesa sostiene che per giustificare l'assenza della patina di umido sulla sima non regge neanche usare l'argomento del guanto usato come protezione: "Il gesto volontario di toglierla dovrebbe portare a trovare una sua impronta, oppure di chi l'ha fatto al suo posto, invece chi ha maneggiato la sim è come se avesse ripulito il tutto". Finora il perito ha visto la sim solo in fotografia, ma sarà presentata un'instanza perché possa vederla dal vivo: "In modo da eliminare ogni dubbio".

L'analisi - Grazie a una verifica materiale sugli oggetti trovati accanto al corpo di Yara, il perito sostiene di poter dedurre numerosi dettagli: "Si potrebbe capire se la vittima sia stata sopresa mentre ascoltava musica e se qualcuno abbia quindi tentato di strappargli via gli auricolari o l'ipod. Nulla emerge su questo dall'inchiesta".

Il campo - La deduzione del perito si aggiunge a quanto già emerso dalle ricerche nei giorni successivi alla scomparsa: "A pochi giorni, un elicottero sorvolò quell'area e non vide nulla, le ricerche non hanno trascurato la zona, la posizione della vittima è di chi viene trascinata da due persone, lo stato di conservazione non combacia con un corpo abbandonato per tre mesi".

"Famiglia? È mamma, papà, e bimbi" Bagnasco spacca la maggioranza

Angelo Bagnasco: "Famiglia è mamma, papà e bambini"




"Famiglia è papà, mamma, bambini. Scorretto applicare gli stessi diritti ad altre relazioni". Così afferma il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana in un’intervista rilasciata al Corriere della sera sulle unioni civili. "Applicare gli stessi diritti della famiglia ad altri tipi di relazione - dice Bagnasco - è voler trattare allo stesso modo realtà diverse: è un criterio scorretto anche logicamente e, quindi, un’omologazione impropria. I diritti individuali dei singoli conviventi, del resto, sono già riconosciuti in larga misura a livello normativo e giurisprudenziale".

Immigrati - Nell’intervista, il cardinale tocca anche il tema dell’immigrazione. In particolare Bagnasco ribadisce l’accusa di immobilismo lanciata nei giorni scorsi all’indirizzo dell’Onu. "La tragedia di gente che muore dentro a una stiva, in una valigia, cacciata in mare - afferma - è talmente grave e complessa che non può essere risolta né da un singolo Paese e neppure dall’Europa che, comunque, deve fare molto di più. La sede è a livello mondiale, perché si tratta di accogliere e anche di dare possibilità di futuro, tenendo conto dei contesti. Nel contempo, è urgente da una parte aiutare i Paesi di provenienza e, dall’altra, perseguire con rigore scafisti e altri oscuri decisori che speculano sulla pelle dei disperati".

Le reazioni - Immediate le reazioni politiche alle affermazioni di Bagnasco. Ivan Scalfarotto, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e alle Riforme replica così: "Va ricordato a Bagnasco che già nel 2010 la Corte costituzionale ha sottolineato che non è sufficiente riconoscere i diritti individuali ai conviventi, ma ha stabilito che i diritti delle coppie omosessuali, che sono formazioni sociali riconosciute e protette dall’articolo 2 della Carta fondamentale, devono essere equiparati a quelle delle coppie eterosessuali sposate. E la Corte ha espresso un monito al Parlamento a legiferare “con estrema sollecitudine” - dice testualmente- in tal senso- Bagnasco, quindi, è oggettivamente fuori dal tempo e vuole lasciarci in compagnia di quei paesi che non rispettano i diritti umani. Infatti, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia, precisando che la nostra realtà, in assenza di un riconoscimento delle coppie omosessuali, costituisce una violazione dei diritti dell’uomo", conclude . La pensa come lui il presidente di Equality Italia Aurelio Mancuso: «Bagnasco si deve mettere l’anima in pace, perché la Corte costituzionale con la sentenza del 2010 ha detto che in queste Paese ci vuole una legge che riconosca pari diritti alle coppie omosessuali".  Perfettamente in linea con il pensiero di Bagnasco, invece, Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd: "Sul tema delle unioni civili il cardinale Bagnasco ha colto il punto. Il problema non è negare alcun diritto ma diversificare situazioni che sono diverse e, per questo, avere la certezza di sbarrare la strada a pratiche insopportabili per chi laicamente crede nella dignità della donna, come l’utero in affitto. Se queste considerazioni possono diventare consapevolezza comune, non è difficile trovare una soluzione, anche di tipo legislativo"

Clamoroso: Balotelli può tornare al Milan Il sì dopo un incontro tra Miha e Raiola

Incontro tra Sinisa Mihajolovic e Mino Raiola: sì a un ritorno di Mario Balotelli al Milan




Il bonus del Liverpool per incentivare Mario Balotelli a non partire, ma col rischio di guardare la Premier dalla panchina, non frenano le voci su un possibile ritorno di Supermario in Italia dove più di un club sarebbe disponibile ad accoglierlo a braccia aperte. Alla vigilia della prima giornata di serie A l'agente del bresciano, Mino Raiola, ha incontrato a Firenze Sinisa Mihajlovic per sondare il terreno in casa milanista. Secondo indiscrezioni quello col tecnico del Milan è stato un incontro positivo: Balotelli potrebbe vestire in rossonero con la formula del prestito secco. In attesa che il nodo su Ibrahimovic si sciolga.

Juve e Milan, che disastro la prima Inter e Fiorentina sono in testa

Juve e Milan, che disastro, Inter e Fiorentina in testa




Un inizio campionato pieno di sorprese. La Juventus sconfitta alla prima di campionato dall'Udinese (è la prima volta che la Signora perde in casa nella prima giornata). Sconfitte anche il Milan e il Napoli contro Fiorentina e Sassuolo. Bene invece l' Inter, il Palermo e il Toro nei match serali della 1a giornata della serie A. Domani  potrebbe arrivare Balotelli, ma intanto il Milan di Mihajlovic perde a Firenze. Doppio giallo a Rodrigo Ely dopo 38’, sulla conseguente punizione eurogol di Alonso che ha mandato in visibilio il Franchi. Nella ripresa, raddoppio gigliato con Ilicic su rigore dopo l’atterramento subito dallo sloveno ad opera di Romagnoli. L’Inter batte 1-0 in extremis (al novantesimo)  l’Atalanta, rimasta anche in dieci negli ultimi minuti per il rosso a Carmona, grazie alla rete di Jovetic.

Milan - La prima al Franchi porta bene alla Fiorentina, che all’esordio in campionato batte il Milan per 2-0. Al 6’, contropiede viola con Ilicic, Diego Lopez non si lascia sorprendere. I rossoneri rispondono con Bacca, che al 15’ conclude alto di poco. Miracolo del portiere ospite al 20’ su Kalinic, al 29’ Bonaventura si fa vedere con una conclusione di poco alta.Cresce la Fiorentina, che al 36’ si ritrova in superiorità numerica: Ely guadagna la seconda ammonizione da Valeri e lascia i suoi in dieci. I viola ne approfittano e al 38’ passano in vantaggio con una punizione impeccabile di Alonso. In avvio di ripresa il Milan alza il baricentro ma è ancora Diego Lopez, all’8’, a salvare la sua rete su Ilicic. I padroni di casa passano però ancora all’11’: fallo in area di Romagnoli su Ilicic, Valeri indica il dischetto e l’ex palermitano sigla il 2-0. La partita in pratica finisce qui, perchè si susseguono i cambi e, per la cronaca, c’è solo da registrare un contatto sospetto tra Bonaventura e Gonzalo Rodriguez, con il direttore di gara che lascia correre. Nel finale di gara i viola tengono palla e si godono la festa dei tifosi, mentre i rossoneri non riescono a realizzare quella rete che avrebbe riaperto il match.

Inter - Una partita all’arrembaggio, il gol vittoria nel recupero: Stevan Jovetic torna in Italia e si ripresenta così all’Inter, gol decisivo e primi tre punti che, in mancanza di spazi per tutta la partita, infrange con un gran destro a giro il fortino alzato dall’Atalanta rimasta in dieci nell’ultima mezzora.Vittoria meritata, per quanto l’Atalanta abbia rinunciato sistematicamente a giocare puntando tutto sul contropiede e comunque senza mai sognare oltre il punticino. Mancini punta tutto su Brozovic riadattato a trequarti, con Kondogbia mezzala assieme a Gnoukouri e Medel regista (male) e filtro (meglio) davanti alla difesa, in avanti coppia Palacio-Icardi. L’argentino si fa male subito e viene sostituito dopo un quarto d’ora proprio dal montenegrino che risulterà decisivo nel finale. 

Napoli - Parte bene il Napoli che dopo 2’ passa a Reggio Emilia con Hamsik, ma il Sassuolo si conferma squadra collaudata e pareggia con l’ex Floro Flores. Nel finale, arriva anche la rete di Sansone a condannare i partenopei e far partire male Sarri. 

MARÒ, OGGI LA SENTENZA L'Italia: "Girone torni a casa" L'India: "Non è un ostaggio"

Marò, oggi la sentenza del Tribunale del mare, l'Italia: "Girone è ostaggio", l'India: "Offensivo"




Il Tribunale internazionale del mare decide la sorte del procedimento nei confronti dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati in India dell’omicidio di due pescatori nello Stato indiano di Kerala. La sentenza della corte, presieduta ad Amburgo dal giudice Vladimir Golitsyn, sarà annunciata alle 11 di oggi. Il Tribunale si pronuncerà sulla giurisdizione nel caso dei marò, sulle misure cautelari che li riguardano, il rientro in patria del primo e la permanenza a casa del secondo per curarsi.

La battaglia in aula - Le prime due udienze si erano tenute il 10 e 11 agosto scorsi. Subito è stato scontro, senza esclusione di colpi, tra Roma e New Delhi. Salvatore Girone è "ostaggio" dell’India e Massimiliano Latorre è "a rischio della vita", se fosse costretto a ritornare in India. E l’India ha replicato: "Definire Girone ostaggio è offensivo e inopportuno". Latorre e Girone "non sono stati ancora tecnicamente incriminati di alcun reato" dalla giustizia indiana, ma l’India "dimostra - secondo l’ambasciatore Francesco Azzarello - di disprezzare il giusto processo" considerandoli "già colpevoli con un atteggiamento che esemplifica al meglio l’impasse attuale". Girone quindi è "ostaggio" dell’India, secondo il governo italiano, che ha attivato la procedura di arbitrato internazionale il 26 giugno scorso e chiede "misure cautelari" urgenti a tutela dei marò, finchè non si sarà espressa la Corte arbitrale dell’Aja: il ritorno in patria del fuciliere che si trova ancora in India; la permanenza di Latorre in Italia per curarsi dall’ictus che lo colpì nell’ambasciata d’Italia a New Delhi; la sospensione delle procedure della giurisdizione indiana a carico dei marò, nel contesto e fino alla conclusione del procedimento arbitrale.

La posizione indiana - New Delhi ha insistito sulla propria posizione. "Descrivere il sergente Girone come un ostaggio è del tutto inappropriato e offensivo ed è dimostrato dal fatto che a entrambi i marò è stato consentito di tornare due volte in Italia", ha affermato il team legale indiano, che si è detto "sorpreso" dell’Italia che descrive i due marò come vittime: "le vere vittime sono i due pescatori uccisi e le loro famiglie che ancora soffrono». Quindi l’Italia è «in malafede e inaffidabile".

La sentenza - Le decisioni del Tribunale sono definitive e obbligatorie per i due Stati coinvolti dalla controversia. Ma la Corte arbitrale dell’Aja, a cui si è rivolta l’Italia, una volta operativa potrà comunque decidere sulla vicenda ed eventualmente ribaltare le decisioni dell’Itlos. Procedimento che potrebbe anche durare qualche anno

Lo studio: 4 acquisti con carta di credito bastano per risalire alla tua identità

Lo studio, bastano 4 acquisti con la carta di credito per scoprire chi sei




Bastano quattro acquisti con la carta di credito per scoprire l'identità del suo possessori. E' il risultato di uno studio pubblicato s Science e ripreso da Focus onlòine. Yves-Alexandre de Montjoye, scienziato informatico del MIT di Boston ha analizzato, insieme ai colleghi della Aarhus University in Danimarca, tre mesi di estratti conto di carta di credito di 1,1 milioni di utenti anonimi in una non meglio specificata nazione industrializzata. La maggior parte delle persone, il 90% è risultato individuabile dopo solo quattro acquisti (a seconda della merce comprata e anche della località in cui ha effettuato la spesa). In pratica incrociando tutti questi dati è stato possibile ricondurre l'avatar elettronico del compratore, per esempio al suo nome . 

Informazioni utili -  Se poi si riesce a scoprire altri dati, come il prezzo esatto pagato per un acquisto in un determinato negozio, la possibilità di risalire all'identità di un solo compratore su 1,1 milioni di persone del 22%. Ma se questo soggetto pubblica tweet, fotto su instagram e si tagga in un luogo, diventa ancora più facile.

RIVELAZIONE DI SOCCI Il piano politico del Papa

Antonio Socci: ecco il piano politico di Papa Bergoglio


di Antonio Socci



Al coraggioso titolo di Libero di ieri ("Il partito del Papa. La svolta politica del Vaticano"), va aggiunto solo un concetto: una cosa è il partito di Bergoglio (che fa i suoi danni, ma tramonterà con lui), un'altra cosa è la Chiesa cattolica. L'ha giustamente notato in queste ore Matteo Salvini nella polemica con monsignor Galantino. E in controluce l'ha fatto capire anche la durissima intervista di Giovanni Sartori, il re dei politologi: «Per me, è una sciagura questo Vaticano che straparla. Se ne infischiano dei fatti veri e pensano a queste cosucce». Sartori ha sempre detto peste e corna della politica italiana, ma al partito bergogliano dice: «Il politologo fallo fare a me… tu occupati delle cose di cui si occupano i preti».  Quali sarebbero i «fatti veri» di cui i preti dovrebbero occuparsi? Sartori è impietoso: «Per due anni» - dice - quelli della «Chiesa di Bergoglio non hanno fiatato sugli stermini dei cristiani, sulle stragi dei cattolici in Africa e nel resto del mondo, sulla continua persecuzione dei curdi. Pensino a quelle cose lì e lascino perdere i temi che non competono a loro».

È vero che ci sono casi clamorosi di cristiani condannati a morte per la fede - come Asia Bibi o Meriem - su cui Bergoglio si è sempre rifiutato di parlare. Ma sul tema generale degli stermini dei cristiani ha parlato diverse volte. Tuttavia lo ha fatto sempre con molto ritardo, in modo generico, senza nominare le cause o condannare i carnefici e addirittura - quel che è peggio - delegittimando l' ipotesi di interventi di «polizia internazionale» a protezione delle popolazioni minacciate di strage (interventi che erano richiesti disperatamente dai vescovi di quei luoghi). Quando Bergoglio tiene a un tema ne parla in modo accorato, vigoroso, continuo e tagliente, come per l' immigrazione che noi - secondo lui - dovremmo accogliere in blocco e senza fiatare, pagandone i costi. Niente del genere si è visto in difesa dei cristiani massacrati. Del resto non ha mai lesinato parole di stima verso il mondo musulmano arrivando pure a pronunciare concetti ecumenici di dubbia ortodossia.

Le tardive e generiche parole spese per le comunità cristiane perseguitate non sono nemmeno paragonabili all' impegno che ha profuso - ad esempio - sull' ecologia.Per difendere la sopravvivenza di «alghe, vermi, piccoli insetti e rettili» ha scritto un' enciclica, ma per i cristiani perseguitati no. Ha indetto per il 1° settembre una giornata mondiale di preghiera per l' ecosistema, ma per i cristiani massacrati no (e sono il gruppo umano più perseguitato del pianeta). Ovviamente nell' enciclica ecologica non si è occupato solo di vermi e rettili, ma ha anche tuonato contro l' uso dei bicchieri di plastica e dei condizionatori d' aria (che lui però adopera a Santa Marta). Invece tuoni e fulmini contro i massacratori dei cristiani non li lancia mai. Perché il partito di Bergoglio interviene a gamba tesa contro i politici italiani, ma non contro i regimi islamisti o comunisti dove i cristiani sono in croce?

«La verità è che è più facile (cioè più comodo, nda) sparare sui politici che difendere i cristiani», tuona Sartori che dice di Bergoglio: «È un argentino furbacchione e avrebbe immense questioni su cui concentrarsi». In effetti Sartori pone al Vaticano questioni drammatiche: «È più importante parlare dell' harem dei partiti, del governo e del Parlamento o delle guerre di religione che divampano sul pianeta terra?». Per la Chiesa cattolica è più importante occuparsi dei suoi perseguitati. Ma per il partito di Bergoglio pare di no. E questo - per dirla col politologo - espone «la Chiesa alle brutte figure che sta facendo». Il partito di Bergoglio (che non si cura di fede e dottrina) è concentrato sulla politica, ma non solo italiana. Vogliono costruire per Bergoglio una sorta di leadership politica mondiale delle sinistre no global ed ecologiste, come peraltro i reduci della Sinistra italica ripetono (uno per tutti Bertinotti, fan di Bergoglio).

Ecco il motivo della riabilitazione e glorificazione a Roma di quella vecchia e disastrosa Teologia della liberazione che Giovanni Paolo II e Ratzinger avevano giustamente condannato. Ma l' evento che ha meglio chiarito questo progetto - anticipato nel 2014 dall' incontro in Vaticano con i movimenti no global (c' era pure il Centro sociale Leoncavallo) - è stato il recente viaggio di Bergoglio in Ecuador, Bolivia e Paraguay. Sandro Magister ha notato che in questo viaggio «Francesco non ha nascosto la sua simpatia per i presidenti populisti dei primi due Paesi, mentre col terzo, conservatore, ha mostrato freddezza, fino a rimproverarlo pubblicamente di un crimine mai commesso, clamorosamente equivocato dal papa».

Del resto l' immagine emblematica di tale viaggio è stata la "Falce e Martello" (con crocifisso annesso) che Bergoglio non solo ha accettato in dono da Morales (portando tutto in Vaticano), ma che - nella riproduzione su medaglione - ha addirittura tenuto al collo davanti ai media di tutto il mondo. E al collo - sempre dono di Morales - ha tenuto pure il tradizionale contenitore boliviano di foglie di coca. Cose mai viste. Inoltre in quel viaggio è stato esplicitato il «manifesto politico di papa Bergoglio». Come ha riferito Magister, è accaduto col discorso di Santa Cruz «ai "movimenti popolari" no global dell' America latina e del resto del mondo, da lui convocati attorno a sé per la seconda volta in meno di un anno… in entrambi i casi con in prima fila il presidente "cocalero" della Bolivia Evo Morales». Il centro di questo «manifesto» di Bergoglio è stato ben spiegato da un suo confratello gesuita, padre James V. Schall, già docente di filosofia politica alla Georgetown University di Washington: «Per quanto io possa giudicare, in questo peculiare discorso non troviamo quasi più traccia dell' attenzione cristiana per la virtù personale, la salvezza, il peccato, il sacrificio, la sofferenza, il pentimento, la vita eterna, né per una perenne valle di lacrime. Peccati e mali sono trasformati in questioni sociali o ecologiche che richiedono rimedi politici e strutturali». 

Il messaggio è arrivato forte e chiaro. Il 13 marzo scorso a Buenos Aires, al Foro Internacional della contestazione anticapitalista, hanno parlato - scrive Magister - «Leonardo Boff, teologo della liberazione convertitosi alla religione della madre terra, l' italiano Gianni Vattimo, filosofo del "pensiero debole", e l' argentino Marcelo Sánchez Sorondo, arcivescovo cancelliere delle accademie pontificie delle scienze e delle scienze sociali e gran consigliere di papa Bergoglio. Applauditissimo e con al fianco un compiaciuto Sánchez Sorondo, Vattimo ha perorato la causa di una nuova Internazionale comunista e insieme "papista", con Francesco come suo indiscusso leader».

Però più che comunista Bergoglio è peronista, con il mito teologico del popolo e la "furbizia" che lo porta a lanciare strali generici contro il capitalismo e la finanza, ma - per esempio - senza mai attaccare precisamente nessuno, né il Fondo monetario internazionale, né la Banca centrale europea, né gli Stati Uniti. Anzi, Obama è il primo grande fan e sponsor di Bergoglio, il quale evita di accuratamente («chi sono io per giudicare? ») di attaccare la fanatica politica laicista dello stesso Obama che sulla vita, la famiglia o il gender, è frontalmente contro la Chiesa cattolica.

Ma - come dicevo - il partito di Bergoglio è una cosa, la Chiesa cattolica è un' altra. Sono realtà contrapposte? Di fatto Bergoglio picchia duro sui punti di rinascita della fede (per esempio contro Medjugorje o i Francescani dell' Immacolata o i vescovi e i cardinali ratzingeriani). Inoltre, con il Sinodo, ha messo una sorta di bomba a orologeria sotto la cattedrale dottrinale del cattolicesimo. Ha perfino dichiarato a Scalfari che «non esiste un Dio cattolico». Esiste Bergoglio. E il suo partito.