CUORE NERO Fiamma Negrini, la neofascista eletta in provincia di Mantova. E la Boldrini perde la testa: "Minniti intervenga subito"
È la democrazia, bellezza. A Sermide e Felonica, provincia di Mantova, la "Lista dei Fasci italiani del lavoro" - con tanto di fascio littorio come simbolo - ha ottenuto ben il 10,41%, pari a 334 voti. Risultato, è stata eletta in Consiglio comunale la candidata sindaco, Fiamma Negrini, di 20 anni. Una neofascista in consiglio comunale, a rappresentare una lista neofascista sia nei contenuti sia nel nome. Forse non il massimo dell'eleganza, ma tant'è: il popolino ha votato.
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Ma ovviamente, l'elezione di Fiamma ha scatenato un putiferio. In primissima fila - e chi se no - Laura Boldrini, la quale ha scritto al titolare del Viminale, Marco Minniti: "L'ammissione alle elezioni di una lista che si richiama dichiaratamente a nomi e immagini del partito fascista desta forti perplessità sul piano giuridico in quanto - come rilevato, tra gli altri, dall'Anpi - sembra contrastare con le norme costituzionali e legislative che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista. In questo senso - continua la presidenta della Camera - ricordo che anche le Istruzioni per la presentazione e l'ammissione delle candidature, emanate nello scorso mese di maggio dal Ministero dell'Interno, stabiliscono che le commissioni elettorali circondariali ricusano i contrassegni in cui siano contenute espressioni, immagini o raffigurazioni che facciano riferimento a ideologie autoritarie (per esempio le parole fascismo, nazismo, nazionalsocialismo e simili), come tali vietate dalla XII disposizione transitoria della Costituzione". Dunque, la Boldrini, chiede a Minniti di intervenire sul caso che scuote la provincia di Mantova.
Al coro delle proteste si sono uniti anche Pd, la "cosina rossa" di Bersani & Co, Sinistra Italiana, Anpi e l'Unione delle comunità ebraiche italiane. La polemica, per inciso, covava già da qualche giorno, tanto che Claudio Negrini (padre di Fiamma, che come foto profilo su Facebook ha la scritta "boia chi molla"), di fronte agli attacchi e agli insulti aveva pensato di ritirare la lista. Cosa che poi non è avvenuta, tanto che la pargola è stata eletta.
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