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mercoledì 31 maggio 2017

"Un mare di fuoco, come Hiroshima, la catastrofe" Kim ha già fatto le prove generali della mattanza

ARSENALE IMPRESSIONANTE Corea del Nord, l'analisi degli esperti: "Mare di fuoco su Seoul, come bomba di Hiroshima"



Un "mare di fuoco" su Seoul, 25 milioni di ostaggi, 10mila cannoni, 64mila morti in 24 ore. Sono i numeri del terrore di Kim Jong-un, pronto a scatenare l'inferno sulla capitale dell'odiatissima Corea del Sud. Deterrenza? Minacce solo verbali? Molti dimenticano che, come ricorda il Corriere della Sera, la Corea del Nord ha già fatto le prove generali della mattanza: era il novembre 2010 e il regime guidò l'assalto all'isola poco abitata di Yeonpyeong. Il bombardamento provocò 4 morti e 19 feriti, con momenti di altissima tensione militare e diplomatica. 

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Da allora, il regime al di là della propaganda ha continuato ad aumentare la propria potenza bellica. Dal 2012 sono stati 88 i test missilistici ordinati dal dittatore, con una drammatica escalation negli ultimi mesi. Il capo del Pentagono pochi giorni fa ha messo in guardia il mondo: "Un conflitto con la Nord Corea sarebbe catastrofico. Perché? I nordcoreani hanno una grande quantità di cannoni e lanciarazzi che tengono sotto tiro una delle città più densamente popolate del mondo, Seul, la capitale della Sud Corea".

Eccolo, l'obiettivo intermedio. Come noto ai servizi di intelligence occidentali, Kim Jong-un ha intenzione di arrivare a poter colpire la costa occidentale degli Usa con missili a lungo raggio. Ci vorrà ancora qualche anno, però. E gli Stati Uniti non staranno a guardare. Se messo alle strette, Kim potrebbe giocarsi la carta della guerra "regionale". Seoul è bersaglio facilissimo, perché a soli 40 km dalla Zona demilitarizzata a ridosso della quale il Nord ha schierato il suo arsenale, secondo le stime 13.600 cannoni e lanciarazzi a lungo raggio, il più potente dei quali è il Koksan da 170 mm, che colpisce fino a 60 km di distanza.

Un genio della tattica militare come Harlan Ullman in una lettera al Financial Times ha già descritto filo per segno l'Apocalisse eventuale: "Con almeno 10 mila pezzi puntati su Seul, se ogni cannonata portasse 20 libbre di esplosivo ad alto potenziale (9 chili circa), con una cadenza di cinque colpi al minuto per pezzo, sulla capitale sudcoreana pioverebbero 1.000 tonnellate di esplosivo ogni 60 secondi. In un quarto d'ora si arriverebbe all'equivalente della Bomba di Hiroshima".

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