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martedì 30 maggio 2017

Retroscena: la mossa (perfetta) di Niccolò Ghedini Trionfo ad Arcore: così decide le prossime elezioni

SEMPRE LUI Niccolò Ghedini, la mossa a Strasburgo: così può permettere a Silvio Berlusconi di candidarsi. Ottimismo in Forza Italia



La politica, con una vampata, è tornata ad occupare il suo ruolo centrale: la discussione sulla riforma elettorale e gli scossoni che sta portando a governo e partiti, infatti, stanno cambiando le carte in tavola a tempo record. Quanto resisterà Paolo Gentiloni? Come si alleeranno i partiti? Come ne usciranno i rapporti tra Angelino Alfano e Matteo Renzi? La spunteranno i grillini?

E poi c'è Silvio Berlusconi, che ad oggi sembra il vero vincitore della partita: con il sistema tedesco e sbarramento al 5%, di fatto tornerebbe al centro della partita. Nessuno potrebbe prescindere da Forza Italia: né in un'ipotetica alleanza di centrodestra, né in caso di riedizione del Patto del Nazareno, o qualcosa di simile. Ed in questo contesto, il Cavaliere scalpita: vuole correre, vuole candidarsi.

Peccato però che sul suo conto pesi l'ingiustizia della legge Severino che, dopo la condanna definitiva nel processo Mediaset, gli impedisce di candidarsi. Ingiustizia per la retroattività e perché, nel panorama politico italiano, di fatto il leader di Forza Italia è l'unico, o quasi, contro il quale la legge in questione è stata applicata. L'attesa per il verdetto della Corte europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo, dunque, è febbrile.

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E una lettera giunta negli ultimi giorni dal tribunale francese ha galvanizzato l'ambiente. La Corte europea infatti ha comunicato all'ex premier e ai suoi avvocati di aver preso - finalmente - in carico il ricorso presentato contro la Severino. I tempi, insomma, iniziano a delinearsi e ad Arcore si attende una seconda lettera che potrebbe arrivare entro le prossime due settimane, una missiva che dovrebbe determinare la data dell'udienza.

La sfida, ora, è proprio sui tempi: stando alle previsioni, l'udienza e la decisione sulle sorti elettorali di Berlusconi potrebbero arrivare tra settembre e ottobre. Rischia, insomma, di essere troppo tardi: ad oggi, le date più gettonate per il voto sono il 24 settembre e l'11 ottobre. Ed è qui, dunque, che entra in campo Niccolò Ghedini, lo storico avvocato del Cavaliere, che potrebbe risolvere la situazione, ribaltando non solo la situazione personale del leader di Forza Italia, ma anche il quadro politico.

Ghedini, infatti, come rivela Il Mattino, sarebbe pronto a chiedere un'anticipazione della sentenza alla Corte di Strasburgo, proprio per consentire al leader di Forza Italia di correre, eventualmente, alle elezioni. Ed è arcinoto quanto un Berlusconi effettivamente candidato - e non solo leader e manovratore mediatico - possa incidere sulle sorti di una contesa elettorale. Resta la lotta contro il tempo, una battaglia che tra mille equilibrismi proprio Ghedini cercherà di vincere.

Ma dagli ambienti berlusconiani filtra ottimismo, poiché si ritiene che la Severino abbia agito retroattivamente nei confronti del leader azzurro. Comunque sia, quello di Ghedini sarà un pressing "soft": Berlusconi e il suo team di legali, infatti, vogliono evitare un eccesso di pressioni sui giudici della Grand Chambre, già chiamati a prendere una decisione delicatissima e in grado, come detto, di cambiare gli equilibri politici italiani.

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