Migliardi, condannato a 9 anni per aver ucciso un ladro in casa: "con la nuova.."
Era il 19 settembre del 1991 quando Salvatore Migliardi, napoletano di 47 anni, uccise un uomo entrato alle nove di sera nella sua casa di Lettere con l'inganno. L'uomo si trovava con la moglie, affrontò l'intruso che a sua volta era armato di pistola ed ebbe la meglio. Ci riuscì con la destrezza: strappò la pistola dalle mani del ladro e gli sparò. "Gli sparai e lo uccisi, poi chiamai la polizia - ricorda Salvatore a Il Mattino -. Fui accusato di omicidio volontario, ebbi un processo, fui condannato. Il mio avvocato presentò in ritardo la domanda d'appello e divenne definitiva la sentenza che, con le attenuanti concesse a un incensurato, fu di 9 anni e 4 mesi. Ho scontato 6 anni, 7 mesi e 8 giorni tra Poggioreale e Secondigliano. Ora risulto con un pesante procedimento penale, abbandonato dallo Stato". Salvatore si è difeso e lo Stato gli ha rovinato la vita. La sintesi - brutale - la offre sempre il signor Migliardi: "Per difendere me e la mia ex moglie, ho perso lavoro e famiglia".
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Prima di questa vicenda, Salvatore era uno chef a Sorrento. Dopo aver scontato la pena, nel 2002, ha ricominciato facendo l'autista di camion. Non si pente di nulla: "Rifarei quello che feci allora, anche con le stesse norme. Ho dovuto difendermi da solo, dov'era lo Stato quel giorno? Difendermi - rimarca - mi è costato 40 milioni di lire di onorari per gli avvocati". E la storia di Salvatore torna di stringente attualità alla luce di quanto approvato giovedì alla Camera, la modifica alla legittima difesa secondo il quale nel caso si di furto in casa si può fare ricorso alle armi, ma solo di notte. Norma assurda, contestata da tutti, o quasi, tranne chi la approvata. Una norma che, se applicata al caso di Salvatore, probabilmente non cambierebbe la sua tragedia di una virgola: le nove di sera sono "notte"? E soprattutto, poiché il signor Migliardi non stava dormendo, avrebbe potuto sparare? Probabilmente no, perché quanto approvato assomiglia a una sostanziale farsa. Il diritto alla legittima difesa continua a non esserci e la vita di Salvatore sarebbe stata ugualmente disintegrata.
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