Legge elettorale, il rapporto della banca d'affari Citigroup: "L'Italia voterà a ottobre con il proporzionale alla tedesca"
Secondo la banca d'affari americana Citigroup, l'Italia farebbe bene a votare entro la fine di quest'anno, magari usando il sistema elettorale "alla tedesca", cioè a base proporzionale e con lo sbarramento al 5%. E se possibile con una maggioranza fatta di larghe intese.
In uno studio distribuito ai suoi clienti, ripreso dal Giornale, cioè investitori del Nordamerica e legati ai grandi fondi pensione, gli analisti sono fiduciosi sul possibile accordo tra i partiti per la riforma della legge elettorale in salsa "Germanica" così come immaginata negli ultimi giorni sia dal Pd che da Forza Italia: "difficilmente rimuoverà il rischio di un parlamento paralizzato senza vinti né vincitori, vediamo con favore uno scenario di elezioni anticipate".
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Secondo il rapporto di Citigroup, il sistema tedesco ha tre punti di forza: la soglia di sbarramento al 5% che impone ai piccoli partiti di aggregarsi tra loro e con i più grandi: "anche se non verrebbero scongiurati del tutto i pericoli di un'alleanza post elettorale tra i partiti anti-establishment". Secondo gli analisti quindi: "l'arena politica italiana può solo avere benefici da una maggiore concentrazione", magari con un accordo che preveda larghe intese tra centrodestra e centrosinistra.
Anticipare il voto sarebbe poi il modo migliore per limitare i danni della "tempesta perfetta", a cominciare dalla crisi di Alitalia, senza trascurare i salvataggi delle "banche locali", cioè gli istituti veneti ed Mps, oltre che le ultime misure di austerità minacciate da Bruxelles per il rispetto del patto di stabilità. Il rischio secondo gli analisti è che si ripeta l'effetto "negativo sui sentimenti degli italiani verso le istituzioni europee" generato dal governo Monti che favorirebbe per lo più il Movimento Cinque Stelle.
Nel report è stata avanzata anche qualche ipotesi sulla data del voto. Per quanto la maggior parte dei quotidiani abbia indicato finora il 24 settembre come giorno possibile, Citigroup sostiene: "che il 22 ottobre o il 12 novembre siano le date più probabili". Il tutto si basa sulle abitudini degli italiani, agli americani sembra improbabile che, con il voto fissato il 24 settembre, cominci la campagna elettorale il 22 agosto, nel pieno delle vacanze.
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