Alitalia, Lufthansa e le low cost pronte a prendersi aerei e dipendenti in saldo
Sei mesi di tempo. E poi sarà vendita, liquidazione o spezzatino. L'Alitalia di oggi non è un boccone appetibile. Ma potrebbe diventarlo dopo la cura del commissario che sarà nominato a giorni. Un'Alitalia dimagrita, con 5mila dipendenti in meno e una flotta più snella ma più "efficiente" potrebbe fare gola a Lufthansa, che già in Europa ha fatto shopping alla grande, prendendosi negli anni la totale proprietà di Swiss, Austrian e Brussels Airlines. I tedeschi stanno studiando il dossier e a questo punto potrebbero prendersi la compagnia italiana a prezzo di saldo, anche perchè è possibile che Etihad sia disposta a questo punto a liberarsene.
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Ma alla finestra ci sono anche le low cost Ryanair e Easyjet, già padrone di gran parte dei cieli italiani. Se la nuova Alitalia dovesse ridurre i voli nazionali e quelli internazionali a breve raggio, loro potrebbero subentrare rapidamente con le loro flotte agili, magari affittando in "wet lease", ovvero con una contratto che preveda il noleggio di aerei già completi di equipaggi, una parte degli aerei in surplus della dimagrita Alitalia. Un'operazione simile la sta facendo, proprio in questi giorni, Air Berlin (guarda caso un'altra compagnia del gruppo Etihad), che per l'estate ha affittato una ventina di aerei e relativi equipaggi al gruppo Lufthansa, con una parte degli aeromobili che sono andati a Austrian Airlines e una parte a Eurowings.
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