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sabato 1 aprile 2017

Alatri, la clamorosa scoperta sul padre del ragazzo in cella: faceva il boss / Foto

Alatri, omicidio Emanuele Morganti: il padre di Mario Castagnacci faceva il boss nella fiction che imitava "Romanzo Criminale"


di Daniele Dell'Orco



Nel tracciare l'identikit criminale di Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, i due arrestati per l'omicidio del giovane Emanuele Morganti, psichiatri, psicologi e criminologi hanno parlato di volontà di affermare "il potere e il controllo sul territorio» e di superare la dimensione del «bullo del quartiere" per approdare a quella di vero e proprio boss. Lo psichiatra Alessandro Meluzzi ha perfino definito i due dei "soggetti con la galera nel Dna".

Il codice genetico, almeno quello di Castagnacci, è lo stesso del papà Franco, il cinquantenne che ha partecipato al pestaggio di Emanuele. Oltre ad essere noto in paese per qualche scazzottata e per una certa prepotenza congenita, Castagnacci è il precursore del desiderio di emulazione dei boss delle serie tv Romanzo Criminale e Gomorra trasmesso poi a Mario e, di riflesso, a Paolo.
Se quest'ultimo era solito postare sui propri profili social foto con la pistola in mano e immagini con le citazioni della serie ideata da Roberto Saviano, il fratellastro amava farsi soprannominare "Il freddo", come il boss della Magliana Maurizio Abbatino trasposto nell' opera di Giancarlo De Cataldo.

Ad Alatri, ora, è persino tornato a circolare un film girato in modo semi-professionale tra i vicoli del Comune ciclopico, intitolato Uomini di rispetto, e che ripropone le vicende di Romanzo Criminale.

Franco Castagnacci, nello sceneggiato, recita la parte di uno dei componenti della "batteria", probabilmente il "Bufalo" (nella foto della locandina qui a fianco è il terzo da destra). Nel 2014, quando è stata rilasciata, la pellicola diffusa in semi-clandestinità ma realizzata con la collaborazione del Comune di Alatri, scatenò l'ilarità della cittadinanza, ma ora acquisisce i contorni di un macabro ritratto criminale.

Intanto il sindaco di Alatri, Giuseppe Morini, ha "blindato" il centro storico della città istituendo un' isola pedonale straordinaria e ha smentito le voci di una presunta cancellazione del tradizionale appuntamento con la processione del Venerdì Santo, prevista il 14 aprile, a cui partecipano di solito oltre 20mila persone da tutta la provincia.

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