Renzi, la pugnalata in diretta alla Raggi: ecco come l'ha umiliata davanti a tutti
Una umiliazione in diretta per Virginia Raggi, e ancora più perfida perché ammantata di "affettuosa" difesa. Matteo Renzi dal palco del Lingotto parla di giustizia e giustizialismo: "Un cittadino è innocente fino a condanna non perché ha ricevuto un avviso di garanzia. I processi li fanno i tribunali, non i commentatori dei giornali". Parole ovvie, che sanno tanto di difesa per Luca Lotti e suo papà Tiziano, indagati nel caso Consip. Poi, però, la pugnalata: "Permettetemi un saluto affettuoso a Virginia Raggi". La sindaca di Roma, come noto, ha affrontato non pochi guai giudiziari. Ma la grillina non è propriamente amata dal popolo del Pd, Renzi lo sa e la dà in pasto alla platea, che al nome dell'esponente M5s reagisce con un timidissimo applauso. "Cos'è, ci siete rimasti male?", finge di stupirsi Renzi, che conclude ad effetto: "Il doppiopesismo non deve appartenere alla politica".
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