M5S, il retroscena: i grillini valutano alleanze per il prossimo governo
Sta per arrivare anche per i grillini il momento di decidere che cosa vogliono fare da grandi. Da settimane il frontman del Movimento, Luigi Di Maio, sta provando a infilare alcuni messaggi subliminali nei suoi discorsi agli attivisti Cinquestelle, in particolare sul tema delle alleanze: da soli al governo non si andrà da nessuna parte. Come riporta il Corriere della sera in un retroscena, Di Maio non crede che il Parlamento riuscirà a sfornare una legge elettorale diversa dall'Italicum depurato dalla Consulta. E stando così le cose, chi vincerà alle urne non avrà i numeri necessari per governare in beata solitudine, come hanno sempre predicato i grillini finora.
Per convincere i duri e puri, Di Maio avrebbe proposto di imbastire gli accordi con i possibili alleati "sperimentando nuovi strumenti di dialogo parlamentare". Che cosa significhi in termini pratici è arduo immaginarlo, ma qualche dettaglio sarebbe sfuggito al grillino: "Avverrebbe tutto alla luce del sole, non faremmo accordi sui ministeri, verificheremmo solo se c'è la compatibilità di altri gruppi con il nostro programma...".
Tutte bellissime intenzioni che però dovranno fare i conti con la realtà. In particolare con il rischio, neanche tanto remoto, di ritrovarsi nella stessa imbarazzante situazione in cui gli stessi grillini misero Pierluigi Bersani nel 2013.
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