La diffusione dell'immagine del Papa diventa abusiva: monitoraggio a tappeto
La sala stampa della Santa Sede e la Segreteria di Stato vaticana hanno annunciato ieri l'avvio di una campagna di monitoraggio a tappeto, a livello internazionale, per tutelare l'immagine di Papa Francesco. L'utilizzo commerciale (anche online) di oggetti, stemmi, immagini e simboli relativi alla Santa Sede e raffiguranti il Pontefice saranno considerati prodotti abusivi e, da ora in poi, il loro uso sarà illecito. Lo scopo è quello di prevenire sfruttamenti clandestini a fini di lucro e far sì che la persona del Santo Padre non possa più essere strumentalizzata, per nessuna ragione, attraverso dei gadget-icone.
Come era già accaduto nel caso del controllo e della catalogazione dei conti dello Ior, Banca Vaticana, anche adesso l'intervento di protezione richiede l'aiuto di una consulenza esterna specializzata in campo legale, economico e commerciale, ossia una società multinazionale specializzata con il compito di "rendere l'azione di tutela sempre più efficace rispetto agli scopi indicati e interrompere situazioni di illegalità eventualmente riscontrate".
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