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giovedì 2 febbraio 2017

"O fai così o addio Pd: andiamo via" Bersani sbrocca: "Renzi, basta ca..."

Bersani, ultimatum a Renzi: "Senza il Congresso, scissione Pd"



Dopo settimane di chiacchiere, voci e indiscrezioni, Pierluigi Bersani lo dice chiaro e tondo: la scissione è una opzione. "Se Renzi forza, rifiutando il Congresso e una qualunque altra forma di confronto e di contendibilità della linea politica e della leadership per andare al voto, è finito il Pd". Non erano voci, dunque: il presunto smacchiatore di giaguari vuole rompere davvero e rifarsi il suo partitino, la cosa rossa. Chiarissimo il diktat: senza congresso il Pd si spacca. E ora, con il voto a giugno che pare un'opzione praticabile (e chiesta a gran voce proprio da Renzi) i tempi per un eventuale congresso si accorciano in modo netto.

Bersani lancia la sua sfida in un'intervista all'Huffington Post, dove aggiunge anche che in caso di scissione "non nasce la cosa 3 di D'Alema, di Bersani o di altri, ma un soggetto ulivista, largo plurale, democratico". Il ritorno all'Ulivo, insomma. E ancora, all'ex premier, con tono sprezzante: "Non incontro Renzi, parlo in pubblico. E mi piacerebbe farlo nel Pd, dove è preoccupante il restringimento degli spazi democratici". Quando nell'intervista si ricorda a Bersani che Renzi afferma che il Congresso, dopo il 4 dicembre, non lo ha voluto la minoranza, lui risponde: "Cazzate. Scriva così che non si scandalizza nessuno. Vogliamo dirci la verità? Per anticipare il Congresso servono le dimissioni del segretario. Evidentemente qualcuno non si vuole dimettere, e infatti il Congresso anticipato non l'ha mai proposto. Ora dico io: chiamalo come vuoi, Congresso, primarie, ma un luogo di confronto e di contendibilità lo chiedo".

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