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lunedì 13 febbraio 2017

Infezioni respiratorie ricorrenti un problema per molti bambini

Infezioni respiratorie ricorrenti un problema per molti bambini



di Matilde Scuderi




Le malattie del sistema respiratorio, e in particolare quelle che ne colpiscono la parte superiore, sono frequentissime nei pazienti in età pediatrica. Si tratta di una classe di patologie varia che va dal banale raffreddore alla rino-sinusite fino alle infezioni respiratorie correnti o ancora alle forme allergiche. “Dal punto di vista epidemiologico, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), le infezioni respiratorie sono la maggior causa di malattia nel mondo e sono responsabili del 18 per cento dei casi di morte nei bambini con meno di 5 anni - spiega Michele Miraglia Del Giudice, pediatra e allergologo presso la Seconda università di Napoli - In Italia rappresentano circa l’80 per cento delle visite pediatriche: infatti il 25 per cento dei bambini entro il primo anno di vita e il 18 per cento di quelli con età compresa fra 1 e 4 anni sono affetti da infezioni respiratorie ricorrenti (irr) che sono generalmente non gravi ma presentano un elevato impatto sulla qualità di vita del bambino e dei genitori che si ritrovano a fare i conti con assenze da scuola e dal lavoro fino a 10-12 volte l’anno, quasi una volta al mese. Si calcola inoltre che il 10 per cento dei bambini soffra di rinite allergica ed è opinione diffusa che i pazienti allergici possano presentare una maggiore suscettibilità a contrarre infezioni respiratorie rispetto ai bambini non allergici, generando un circolo vizioso. Possiamo infine dire che un terzo della popolazione pediatrica ha problemi alle alte vie respiratorie più o meno cronici”.

“Che si parli di raffreddore, influenza, sinusiti o allergie il naso è sempre coinvolto - precisa Matteo Gelardi, otorinolaringoiatra del Policlinico universitario di Bari - in particolare la mucosa nasale, chiamata così proprio perché produce il muco che rappresenta la prima barriera di difesa dagli agenti esterni quali batteri, virus, particolato atmosferico e pollini. La principale causa delle infezioni delle vie aeree è rappresentata dalla fisiologica immaturità immunologica del bambino. Nei primi 3 anni di vita esiste una difficoltà nella produzione anticorpale, soprattutto verso antigeni polisaccaridici. Questa scarsa efficienza delle risposte anticorpali è responsabile anche di una incompleta memoria immunologica con rischio di recidività della stessa infezione. Di fronte ad un’infezione delle alte vie aeree il primo quesito che si pone è sulla sua origine: sarà batterica o virale? È un circolo vizioso, conclude l’esperto, perché un’infezione virale determina modificazioni che favoriscono l’infezione batterica e può volgere a batterica se non trattata appropriatamente”. “I virus sono i principali microorganismi coinvolti nelle infezioni respiratorie - continua Paola Mastromarino, microbiologa e virologa presso il dipartimento sanità pubblica e malattie infettive dell'università 'La Sapienza' di Roma - In particolare in più del 60 per cento dei casi di rhinovirus ne sono la causa e sono associati ad almeno il 60 per cento degli episodi di esacerbazione dell’asma. I principali agenti eziologici delle infezioni delle alte vie respiratorie oltre ai rhinovirus sono il virus respiratorio sinciziale (Vrs), gli adenovirus, i virus influenzali e parainfluenzali. Tuttavia è possibile che queste infezioni virali possano favorire la successiva insorgenza di una infezione batterica originando quadri clinici di maggiore gravità. Solo per il virus dell’influenza è disponibile un vaccino che previene l’infezione, in generale, poche infezioni virali possono essere curate con farmaci antivirali specifici. Recenti pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato che il resveratrolo - un polifenolo naturale presente in vari tipi di frutta e verdura particolarmente abbondante nella buccia dell’uva - ha l’effetto di inibire la replicazione di rhinovirus, virus dell’influenza e virus respiratorio sinciziale. Il resveratrolo, inoltre, riduce drasticamente la sintesi di molecole pro-infiammatorie indotte dall’infezione, che sono le principali responsabili dei sintomi associati alle infezioni virali delle alte vie respiratorie. L’utilizzo del resveratrolo nella pratica medica è stato limitato dalla sua scarsa solubilità e stabilità in soluzione acquosa ma, recentemente, è stata messa a punto una formulazione acquosa in combinazione con il carbossimetilglucano che conferisce solubilità e stabilità al resveratrolo, ritardandone la naturale degradazione e aumentando anche la sua biodisponibilità, velocità di assorbimento e idratazione mucosale, senza condizionare la sua attività biologica”.

“Se la causa di un’infezione virale delle alte vie respiratorie - aggiunge Lorenzo Drago, microbiologo presso l'Università di Milano - le cellule ciliate del naso non riescono ad espletare al meglio il proprio lavoro, si possono instaurare delle sovrainfezioni batteriche che tendono a formare dei biofilm, un insieme di cellule batteriche adese in maniera tenace ad una superficie ed incluse in una matrice extracellulare composta essenzialmente da polisaccaridi e proteine. I biofilm costituiscono una modalità di crescita protetta che consente ai batteri di sopravvivere in un ambiente ostile e li rende in grado di resistere sia all’azione del sistema immunitario che agli antibiotici che, incapaci di penetrarlo, risultano inefficienti. Per questi motivi i biofilm sembrano essere coinvolti in un’altissima percentuale di infezioni croniche o recidivanti a carico di diversi apparati e questo è uno dei motivi principali per il quale si stanno cercando strategie alternative e sinergiche: da una parte demolire il biofilm e dall’altra superare il fenomeno della resistenza batterica dovuta ad un uso smodato e incontrollato degli antibiotici non solo negli ospedali e nelle comunità, ma anche nell’agricoltura e in particolare negli animali da allevamento”. Ma anche nelle forme allergiche, il complesso di resveratrolo e carbossimetilbetaglucano in spray nasale, brevettato da Nóos, ha dimostrato di essere efficace. Studi condotti in bambini affetti da rinite allergica persistente e infezioni respiratorie ricorrenti hanno evidenziato che la somministrazione intranasale topica di questo complesso riduce significativamente sia i sintomi nasali come prurito, starnuti, rinorrea, tosse e ostruzione, sia l’insorgenza di nuove infezioni respiratorie, e conseguentemente anche i giorni di febbre, le assenze da scuola e il numero di visite pediatriche. Tra gli effetti biologici del resveratrolo vanno sicuramente annoverati quelli antivirali e antiossidanti, quelli sul sistema immunitario - protezione dall'infezione ed aumentata difesa anti effettiva - antiallergica, sul sistema cardiovascolare. “Rispetto ad altre soluzioni terapeutiche testate sull’adulto e 'adattate' al bambino, il complesso di resveratrolo e carbossimetilbetaglucano ha dimostrato le sue proprietà con studi effettuati su pazienti in età pediatrica”, conclude Mastromarino. 

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