Mps, scandalo senza fine: quanto dà il ministro Padoan ai furbetti della banca
di Franco Bechis
@FrancoBechis
A che santo bisogna appellarsi per portare a casa un guadagno record in poche settimane? Un gruppo scelto di investitori in obbligazioni subordinate del Monte dei Paschi di Siena quella risposta ce l'ha pronta, prontissima: a san Pier Carlo Padoan. Chiedetelo ai 385 investitori che fra il 15 e il 25 novembre dello scorso anno hanno scelto di comprare l'obbligazione subordinata Mps Upper Tier II 2008-2018, che ora il governo su proposta proprio di Padoan ha deciso di rimborsare con soldi pubblici al 100% del suo valore nominale.
Quei 385 hanno comprato l'obbligazione al 61,80% del valore nominale, e quindi si vedranno regalare da Padoan un premio del 38,20%. Tutti insieme hanno speso 25 milioni e 172 mila euro. Padoan ha deciso di regalare a loro altri 15,559 milioni di euro. Ognuno dei 385 ha investito in media 65.382 euro in quel titolo Mps. Ora riavrà indietro dalle finanze pubbliche quella somma, aumentata di un generoso dono che Padoan ha confezionato per ognuno di loro: 40.414 euro di soldi pubblici. E chi mai riesce a fare quei guadagni in poche settimane così? Il ministro dell'Economia è generosissimo - tanto i soldi che dispensa a larghe mani non sono suoi, ma dei contribuenti italiani. Ma ogni giorno si sveglia e la sua generosità è diversa. Quello stesso titolo è stato acquistato sul mercato il 28 novembre scorso da 22 investitori. Hanno speso 253.027 euro, che ora si vedranno restituire dal Tesoro, che aggiungerà però un regalino di 141.963 euro. Ognuno dei 22 ha investito in media 11.501 euro, e si vedrà rimborsare dallo Stato 6.452 euro più di quelli che ha speso: un premio in questo caso del 35,94%. Ogni giorno la scelta è diversa.
Ad esempio il 6 dicembre scorso quella stessa obbligazione Mps di cui stiamo parlando è stata acquistata sul mercato da un solo investitore, che ha speso 1.695 euro e ora se ne vedrà restituire 3 mila da Padoan, cioè 1.305 euro più del dovuto.
Il premio in questo caso è del 45,50%. In valore assoluto il regalo più grosso che sta per fare il ministro dell'Economia sarà per gli 8 fortunati acquirenti di queste obbligazioni Mps che hanno comprato sul mercato il 14 dicembre scorso.
Complessivamente hanno pagato 2.764.038 euro quei titoli, che ora verranno rimborsati per 5.095.000 euro, con un regalo di 2.330.963 euro. Ognuno di loro ha speso in media 345.504,75 euro, quindi non si trattava certo di piccoli risparmiatori che mettevano lì quel poco che avevano messo da parte mese dopo mese. Padoan che non guarda in faccia nessuno quando si sente di buon cuore, a ognuno di loro regalerà in più la bellezza di 291.370,37 euro. Ma la vera festa su quel titolo la faranno altri 25 risparmiatori. Otto di questi hanno comprato quell'obbligazione il 21 dicembre scorso, e hanno speso in tutto 49.809 euro. Si vedranno rimborsare da Padoan 106 mila euro, e cioè 56.191 euro più del dovuto.
Ognuno di loro ha investito in media 6.226 euro, che verranno rimborsati insieme a un regalo più grande dell'investimento: 7.023,87 euro a testa.
Una pacchia. Che diventa da gran festa per gli altri 17 investitori - più ricchi - che avevano fatto la stessa scelta per i loro risparmi solo 24 ore prima, il 20 dicembre. Hanno investito 3.335.297 euro e ne vedranno restituire ben 7.199.000 euro, con un regalo inatteso di 3.863.703 euro. Ognuno di loro ha investito quindi 196.193 euro in media e nel giro di pochi giorni si trova a guadagnare a spese dello Stato più del doppio: un premio di 227.276,64 euro.
Perché tutto questo avviene? Proprio per la scelta di Padoan di trattare allo stesso modo chi ha investito in quella obbligazione subordinata Mps, rimborsando a ciascuno il suo valore nominale a prescindere dal prezzo di acquisto. Un trattamento nobile, ed assai diverso da quello dei risparmiatori in altri casi di crisi bancarie (come Etruria & C.). Quando in Parlamento è stato fatto notare al ministro dell'Economia, lui ha riconosciuto l'evidente ingiustizia, ma si è scusato dicendo una bestialità: «Non posso fare altrimenti, perché dovrei conoscere il prezzo di acquisto di ciascuno dei sottoscrittori di quella obbligazione e separare l'uno dall'altro migliaia di casi...». A sentire lui un'opera titanica. A guardare i numeri che abbiamo appena citato, un'operazione semplicissima.
Infatti questi dati li hanno ricavati i soliti Alvise Aguti e Silvia Battistelli, che guidano da più di un anno con sapiente consulenza tecnica il gruppo dei risparmiatori aretini truffati da Banca Etruria.
Come spiega Aguti, i dati dell'ultimo mese di acquisti sul mercato «provengono dalle comunicazioni ufficiali di Mps derivanti dagli obblighi della offerta di conversione volontaria presentata nel novembre 2016». Qui si tratta di 807 investitori complessivi che hanno messo sul piatto 41,148 milioni di euro ricevendone indietro dal Tesoro 70,593 milioni. Un guadagno di circa 30 milioni in un mese a spese dello Stato, un milione regalato ogni giorno e prelevato dalle tasche dei contribuenti.
Se si guardasse non solo a quell'ultimo mese, come hanno calcolato Aguti e Battistelli, rimborsando ai risparmiatori Mps solo quello che hanno speso e non regalando indebitamente agli speculatori un premio che non meritano, lo Stato risparmierebbe circa 370 milioni, una somma che è superiore a quella che serve per rimborsare tutti gli altri obbligazionisti subordinati delle altre banche in crisi esclusi dalle procedure dirette e dagli arbitrati. E ne avanzerebbe ancora una parte. Distinguere ogni risparmiatore dall'altro - al contrario di quel che dice Padoan - sarebbe semplicissimo, come nota Aguti: «Il costo di acquisto è un dato noto e registrato da ogni banca, in quanto serve come base di calcolo per eventuali Capital gain. Quindi in un' ora di lavoro di un programmatore si modifica il parametro di rimborso e si risparmiano almeno 300 milioni di euro pubblici».
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