Bechis, così il Cav può umiliare Mps Cosa gli basta fare per comprare la banca
di Franco Bechis
@FrancoBechis
Monte dei Paschi di Siena, nell'attesa degli 8 miliardi di euro che dovrà metterci il Tesoro italiano, oggi vale sul mercato meno delle ville e degli appartamenti di Silvio Berlusconi. L'ultima capitalizzazione di borsa dell'istituto di credito toscano ammontava infatti a 442 milioni di euro, mentre gli immobili nei bilanci delle società controllate dal maggiore azionista di Fininvest sono inseriti complessivamente per 401 milioni di euro, a cui aggiungere le ville direttamente controllate dal Cavaliere (solo quella acquistata da Marcello dell'Utri sul lago di Como è stata pagata 21 milioni di euro). Secondo la valutazione di mercato che Libero ha fatto utilizzando il servizio Cerved-Real Estate che stabilisce la forchetta minimo-massimo di ogni immobile tenendo presente le ultime transazioni ufficiali di mercato in quelle zone, le case che Berlusconi possiede attraverso le sue società e direttamente come persona fisica hanno oggi un valore complessivo di 501,8 milioni di euro. Una cifra che sicuramente il signor Fininvest considera bassa, visto che ha resistito ad offerte vicino a 400 milioni di euro per la sola villa Certosa, che ritiene un gioiellino piazzabile sul mercato a qualche milionario russo o saudita a cifre anche decisamente superiori. Quella transazione però non si è mai svolta e probabilmente la fila dei compratori fuori dalla porta in questo momento non c'è. La reggia sarda costruita anno dopo anno attraverso l'unione di varie porzioni di terreni e di immobili è oggi inserita insieme alla villa di Macherio, alla villa principale di Arcore e ad altre piccole proprietà in Sardegna nel bilancio della Idra Immobiliare, che Berlusconi controlla attraverso la società Dolcedrago. Complessivamente quelle proprietà sono inserite nelle immobilizzazioni materiali per 385 milioni di euro, che secondo la valutazione di mercato fatta da Cerved sarebbero sottostimate di circa 60 milioni. Ma la passione per il mattone del leader di Forza Italia non finisce lì.
Altre proprietà sono contenute in un'altra società controllata attraverso le sue holding di partecipazione in Fininvest. Si chiama Dueville immobiliare, e in bilancio ha immobilizzazioni materiali (proprietà di case) per altri 13 milioni di euro. Anche in questo caso la valutazione massima di mercato fatta da Cerved Real Estate sarebbe superiore: 21,8 milioni di euro. L'ultima proprietà acquistata l'anno scorso da Berlusconi proprio attraverso la Dueville, ha già scatenato più di una ironia. Si tratta infatti di un bell' appartamento signorile (accatastato come A2) di 14,5 vani più lastrico solare annesso per un totale di 420 metri quadrati, con base imponibile Imu di 987 mila euro, subito sul retro del ministero della Giustizia. A venderglielo una vecchia conoscenza di Berlusconi: Massimo Maria Berruti, che ne era il proprietario insieme alla moglie Amalia. Berruti fu deputato di Forza Italia e del Pdl ininterrottamente dal 1996 al 2013. Prima ancora consulente del gruppo Fininvest, con cui era entrato in contatto nel lontano 1979 da capitano della Guardia di Finanza durante una ispezione fiscale all' Edilnord. A scatenare l' ironia però è l' indirizzo dell' appartamento: via delle Zoccolette, che sembrerebbe la casa di appoggio ideale per certe signorine che talvolta non sono mancate nelle cronache berlusconiane.
Ci sono poi altre piccole società controllate che contengono immobili come la Milanodue immobiliare o la Videodue (che però ha altro oggetto sociale), e soprattutto le case intestate direttamente a Berlusconi che secondo la valutazione Cerved-Real Estate/Libero avrebbero un valore superiore ai 37 milioni di euro. Dentro c'è appunto la villa acquistata da Dell'Utri, che secondo i magistrati sarebbe stata ipervalutata ma secondo Cerved assai meno di quello che loro ritengono.
C'è poi la villa comprata quando era premier a Lampedusa quasi come sfida alla fuga dei turisti durante la crisi degli sbarchi dei migranti, e la non piccola villa di Lesa (26 vani più pertinenze) a pochi passi dalla abitazione secondaria dell' ex premier Mario Monti. Ultime arrivate, ecco due proprietà ricevute in donazione ereditaria da un suo estimatore che faceva il pittore a Trieste: un appartamento di 4,5 vani e uno studio artistico di 101 metri quadrati nel centro del capoluogo friulano.
Ironia della sorte dunque oggi il mattone di Berlusconi vale circa il 15% più della banca- Monte dei Paschi - che gli concesse ormai decine di anni fa il primo prestito della sua vita. Per fare cosa? Comprare il primo terreno su cui iniziare a costruire case...
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