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lunedì 19 dicembre 2016

Renzi, lo psichiatra gli entra in testa: "Dopo la sconfitta, ecco cosa rischia"

Renzi, lo psichiatra gli entra in testa. Che cosa deve evitare



La botta subita dopo la sconfitta referendaria è stata clamorosa per Matteo Renzi. Peggio va se a subirla è una persona con il carattere dell'ex premier, notoriamente narcisista e orgoglioso. L'analisi del cervello renziano non può che farla per bene uno specialista come Paolo Crepet, psichiatra noto al grande pubblico per le sue frequenti ospitate televisive. Al Fatto quotidiano, Crepet ha analizzato la reazione del segretario Pd, a partire dalle prime ore, quelle degli scatoloni.

Mentre Renzi faceva le valigie a Palazzo Chigi, ha scritto un post su Facebook carico di rabbia, sembrava volesse mollare tutto. Dopo quel messaggio, arrivato a casa sua ha trovato l'energia per riorganizzare il proprio tempo, dedicandosi di più anche alla famiglia. Ed è in questo momento che arriva la fase più dura, secondo Crepet, quella depressiva: "in cui si fanno i conti con i propri errori, con quello che si poteva fare e non si è fatto, e si tira una riga tra gli amici veri e quelli che non lo sono. Il telefono squilla di meno, non ti cercano più: allora sono molto importanti gli affetti veri, la famiglia. È un momento molto delicato da cui o ci si risolleva oppure si può sprofondare nella terza fase, quella in cui si ritiene di non avere più speranze. E allora si diventa indifferenti, apatici. Non glielo auguro".

Al di là dell'analisi del voto, le ragioni della sconfitta potrebbero nascondersi anche negli anfratti del suo carattere, visto che in molti hanno rimproverato all'ex premier di essere apparso fin troppo antipatico, soprattutto quando ostentava troppa sicurezza in se stesso. Crepet è in parte d'accordo: "Se fossi un suo consigliere, gli cambierei il look. Via quei completi scuri e quelle camicie bianche da riunione di marketing, più camice azzurre e niente cravatta". Renzi paga il prezzo di tanti uomini di potere, sempre più staccati dalla realtà: "In più è caduto nel tranello del web: se stai nei social allore sei in mezzo al popolo. Niente di più sbagliato. La rete non è un campione della società e forse qui si è fatto mal consigliare dal suo Giglio magico, tutti 35enni smanettoni del web".

Fatta la diagnosi, Crepet prova a prescivere una cura perché Renzi recuperi almeno l'umore: "Meno arroganza, più umiltà e ascoltare anche quelli con i capelli bianchi e non solo quelli con i riccioli biondi".

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