Delitto di Garlasco, il nuovo indagato è Andrea Sempio: la clamorosa svolta
Dopo la lettera di aiuto spedita a Le Iene e le rivelazioni sul Dna di una seconda persona sotto alle unghie di Chiara Poggi, sembra che ci sia uno spiraglio per Alberto Stasi, condannato a sedici anni di carcere per l'omicidio della fidanzata. L'analisi delle traccie di dna ha infatti trovato corrispondenza in un un'amico di Marco, fratello della vittima che, a quanto risulta dalle indagini, frequentava l'abitazione di via Pascoli 8, spesso raggiungendola proprio in bicicletta. Il giovane, Andrea Sempio, era già finito nei radar delle forze dell'ordine: era già stato sentito dai carabinieri due volte e ora - a parte la prova del dna, che si dovrà ripetere - ci sono ulteriori che rendono la sua posizione scomoda. Tanto che il giovane, ora, risulta indagato.
Riesaminando l'alibi fornito inizialmente, considerato allora solido, sono state evidenziate delle incongruenze. Il giovane avrebbe infatti mentito su i suoi spostamenti, ulteriore circostanza che, ora, viene riconsiderata degli inquirenti. Al racconto che risulta falso, ora si aggiunge anche il fatto che Sempio abbia lo stesso numero di scarpa rivenuta sul pavimento insanguinato di Garlasco (uno degli elementi decisivi per la definitiva condanna di Stasi). Inoltre il fatto che le due testimoni, Franca Bermani e Manuela Travain, avessero notato all'esterno della villetta una bici, nella mattina dell'omicidio, è soltanto l'ultimo tassello che getta nuovi sospetti sul nuovo indagato.

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