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mercoledì 14 dicembre 2016

Boom: indagato il cognato di Fini In manette il big della politica / Foto

Soldi in nero, indagato Giancarlo Tulliani e arrestato Amedeo Laboccetta: cosa c'entra la casa di Montecarlo



Un fiume di denaro, quasi mezzo miliardo di euro, una vicenda intricata dove si intrecciano slot-machines, politica, la famiglia Tulliani e la celeberrima casa di Montecarlo Un vorticoso giro di soldi per sottrarre il denaro al Fisco. Dodici gli indagati dalla procura di Roma, che ha riaperto un fascicolo avviato dai colleghi di Milano. In manette ci finiscono Francesco Corallo, arrestato ai Caraibi, e Amedeo Laboccetta, già parlamentare del Pdl a Napoli. Tra gli indagati Giancarlo e Sergio Tulliani, cognato e suocero di Gianfranco Fini.

Corallo - con un gruppo di manager italiani e stranieri e insieme a Laboccetta - è indagato per associazione a delinquere, peculato e riciclaggio di 85 milioni di euro, ovvero i tributi dovuti all'Atlantis world group of companies e dalla BPlus Giocolegale Ltd, che si era aggiudicata la gestione telematica dei giochi. Secondo l'accusa, 50 degli 85 milioni, tra il 2004 e il 2007 e poi fino al 2014, sarebbero finiti verso conti correnti esteri olandesi ed inglese di altre società del gruppo Corallo; successivamente quei soldi sono finiti verso un conto corrente di società offshore alle Antille Olandesi, sempre di Francesco Corallo. Tramite uno scambio di liquidità, si legge su Repubblica, sarebbero poi spariti dall'Atlantis altri 150 milioni transitati via Gran Bretagna e Shanghai a Saint Maarten, Curaçao, Santa Lucia e reinvestiti in attività immobiliari proprio a Saint Maarten.

Tulliani, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe messo a disposizione del braccio destro di Carollo, Rudolf Baetse, due società offshore per poter far transitare i soldi alle Antille. Baetsen, inoltre, avrebbe finanziato l'acquisto dell'appartamento di Monaco, già di proprietà di Alleanza Nazionale, rilevato da Tulliani e poi passato da una sua societ a un'altra. Attraverso i conti di Giancarlo e Sergio Tulliani, dunque, sarebbe passato il denaro sottratto al Fisco da Corallo, pari a 2 milioni e 600mila euro, questa almeno la ricostruzione di magistrati e finanzieri.

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