Antonio Razzi, le telefonate per cambiare l'esito del referendum
di Franco Bechis
@FrancoBechis
Antonio Razzi da qualche giorno gira con una busta trasparente sotto il braccio e faldoni con nomi e indirizzi. È l'ambitissima lista degli elettori italiani all'estero che, chissà come, lui è riuscito a procurarsi marcando da quel momento stretto stretto Matteo Renzi e le sue lettere che hanno creato grande polemica.
Razzi ha un vantaggio in più: essendo stato eletto all'estero, conosce gran parte dei vertici delle comunità italiane. E dal suo ufficio in Senato li chiama uno a uno e fa campagna per votare NO al referendum. Che deve avere una sua efficacia, perché a metà novembre la comunità italiana riunita in una assemblea in Colombia l'ha chiamato per avere delucidazioni in viva voce.
Erano abbastanza orientati per il Sì, ma Antonio Razzi è riuscito a fare cambiare loro verso: «Ma l'avete capito», ha detto loro, «che nel nuovo Senato voi non avrete più rappresentanti? E anche alla Camera conterete come il due di picche, visto che potete votare per il primo turno, ma non è previsto che votiate per il ballottaggio...». Telefonate che possono cambiare le sorti del referendum.

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