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domenica 6 novembre 2016

Lascia o Raddoppia? Nuovo obrobbrio del prete del delirio: cosa ha "aggiunto" sul terremoto

Don Giovanni: "Non chiedo scusa a nessuno. La mia sospensione sbagliata"


di Gaetano Daniele



Come da Fabio Fazio, lascia o raddoppia? raddoppia. Il protagonista è Giovanni Cavalcoli, il prete sospeso da Radio Maria per aver affermato in diretta che il terremoto è stato un "castigo divino per le unioni civili". Frasi inaccettabili, deliranti. Insomma, è come se un qualsiasi cronista uscisse domani a gamba tesa dichiarando che il terremoto è stato un "castigo divino" per i troppi scandali all'interno della Chiesa. Inverosimile. Eppure, come detto, il prelato - intercettato dal quotidiano Il Tempo - non molla di un millimetro: "Mi scusi - premette al telefono -, ma il mio ordine mi ha chiesto di non parlare più di questo argomento". Eppure, poi, il frate domenicano qualcosa si lascia sfuggire: "La sospensione della trasmissione? Non è giusta". Dunque riattacca la cornetta. Ma sempre Il Tempo ha raccolto altre testimonianze, quelle di chi con Cavalcoli ha parlato dopo la sospensione. E il prete avrebbe affermato: "Dal momento che sono stato frainteso nelle mie argomentazioni non ho da chiedere scusa a nessuno". Dunque, ciò che ha affermato a La Zanzara di Radio 24: "Confermo tutto, i terremoti sono provocati da peccati dell'uomo come le unioni civili. Il Vaticano? Ripassi il catechismo". Amen.

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