Russia, Vladimir Putin scherma il Cremlino contro i droni
Venti di guerra, ultimo atto. L'ultimo indizio arriva dalle interferenze tra il segnale Gps e il segnale Glonass, il sistema satellitare russo: nel centro di Mosca, o meglio a due passi dalle stanze di Vladimir Putin, negli ultimi mesi si sono moltiplicate le segnalazioni di malfunzionamenti. Secondo quanto scrivono i media russi i primi sospetti sono piovuti in estate, grazie al gioco Pokémon Go: la App, infatti, sfrutta il segnale Gps per la geolocalizzazione dei personaggi da cacciare e tra il Cremlino e la Piazza Rossa non se ne trovava neanche uno.
Si suppone, dunque, che il Cremlino abbia adottato un sofisticato sistema di sicurezza. Supposizione, come detto, confermata da più esperti e dalla enorme mole di segnalazioni arrivate da Usovo, il luogo dove c'è la residenza di Putin.
A cercare di dare una spiegazione a queste stranezze ci ha pensato Grigory Bakunov di Yandex, motore di ricerca russo. Secondo l'esperto dentro al Cremlino è installato un potente trasmettitore che influenzerebbe i segnali Gps e Glonass. Potrebbe trattarsi dunque di un sistema per evitare che i droni non sorvolino il Cremlino. L'area sarebbe stata codificata come "aeroportuale", vietata dunque al transito dei velivoli comandati a distanza. All'interno del Cremlino, c'è infatti una pista d'atterraggio per l'elicottero con cui Putin spesso si reca al lavoro.
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