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sabato 22 ottobre 2016

Raggi, il dossier (segreto) la inguaia Il siluro contro un suo fedelissimo della grillina

Raggi, ora spunta un dossier segreto. Trema un fedelissimo



Esiste un dossier imbarazzante rimasto chiuso a chiave nel cassetto del sindaco di Roma Virginia Raggi. Dal 7 settembre, il capo della giunta grillina conserva gelosamente la risposta dell'Anac, l'agenzia anticorruzione di Raffaele Cantone, su alcune illegittimità che riguardano membri del suo gabinetto. Era già nota la bacchettata per l'ex capo staff Carla Raineri, diffusa dagli stessi grillini. Non c'erano ancora tracce invece di Salvatore Romeo, capo della segreteria della Raggi, pagato a peso d'oro come dirigente esterno del Campidoglio (nonostante fosse dipendente dello stesso, in aspettativa).

Il caso Romeo aveva segnato le prime settimane dell'amministrazione Raggi, quando il 9 agosto è stato diffuso il suo compenso iniziale di 110 mila euro. Prima della promozione, Romeo ne guadagnava 39 mila. Un bel salto che aveva fatto saltare i nervi anche dei parlamentari grillini, costringendo la Raggi a ridurre il suo salario a 90 mila euro all'anno.

Nella risposta di Cantone, arrivata in Comune il 7 settembre e protocollata solo il 29, viene censurato proprio il salto di stipnedio del 138% di cui ha goduto Romeo. Per il resto il magistrato dovrà aver sudato sette camice per riempire le due pagine spedite alla Raggi, vista la domanda particolarmente vaga fatta dalla grillina. All'Anac, infatti, è stato chiesto se fosse possibile assumere personale già dipendente del Comune e se a questo fosse stato possibile corrispondere un trattamento dirigenziale. Di nomi e cognomi non c'era traccia, ma il riferimento è chiariamente per Romeo. Così l'agenzia ha dovuto tenersi vaga, rispondendo che sarebbe stato necesario prevedere una norma nel "Regolamento sugli uffici e i servizi" dell'ente. Peccato però che la norma ancora non ci sia e non sarà facile inserirla senza incappare in una legge ad personam.

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