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giovedì 6 ottobre 2016

Raggi-disastro, brucia 12 milioni: una pioggia di soldi per i rom

Bruciati 12 milioni di euro. Virginia Raggi, altro disastro: una pioggia di soldi per i rom



Smantellare i campi rom? Ma quando mai. La giunta di Virginia Raggi, nei primi cento giorni, non sembra avere in mente questo provvedimento. Anzi. Il Comune di Roma ha indetto un bando di gara per aprirne uno nuovo. Un altro bando servirà per stanziare i soldi per la gestione dei sei campi ancora attivi con le stesse misure bocciate dal Tar alcuni anni fa, mentre i fondi europei per l'applicazione della Strategia di Inclusione, come si legge su Romatoday, sono ancora nel cassetto.

Il presidente dell'associazione 21 luglio, Carlo Stasolla, spiega: "Dopo che nel 2015 erano state azzerate le risorse per la gestione dei campi rom, con la nuova amministrazione si sta riattivando un flusso economico di 12 milioni di euro". L’8 luglio scorso il dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale ha indetto una gara "per il reperimento di un’area attrezzata" per soli rom. Chi parteciperà dovrà mettere a disposizione lo spazio "per l’accoglienza e soggiorno temporaneo di 120 nuclei familiari di cui 109 attualmente ospiti presso il Villaggio River". L'importo complessivo dell'appalto: 1 milione e 549mila 484 euro e ha decorrenza dal 1 ottobre 2016 fino al 31 dicembre 2017.

Il XV municipio, zona Roma Nord ha tentato con una mozione di chiedere il ritiro del bando, ma dal Campidoglio l'atto è stato bocciato lo scorso 9 agosto. L’altro bando, aperto il 20 settembre, ha un importo che supera i 6 milioni di euro e riguarda la gestione di sei baraccopoli istituzionali, i cosiddetti villaggi. "Si sta riformando l’humus nel quale è cresciuto il sistema campi di Mafia Capitale", denuncia Stasolla. Che ricorda: "In piena campagna elettorale Virginia Raggi parlò di superamento dei campi. Le idee e le risorse non mancano e con 12 milioni di euro il problema potrebbe essere aggredito alla radice. Chi ha interesse a che ciò non avvenga? Ci sembra invece di assistere a un film già visto fatto di azioni confuse e contraddittorie, di proclami e di bandi milionari. In tale contesto risulta elevato il rischio di veder riaffiorare i nomi di quanti nel passato hanno lucrato illegalmente attorno alla questione rom".

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