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mercoledì 19 ottobre 2016

Raggi, c'è un disastro miliardario La mossa kamikaze di Virginia

C'è un disastro miliardario. La mossa kamikaze di Virginia


di Giuliano Zulin



I conti di Roma, si sa, sono pessimi. Il debito complessivo della Capitale si aggira intorno ai 13 miliardi. Un disastro. Nessuno sa come il Comune riuscirà a pagarlo. Ma Virginia Raggi ha invece trovato una ricetta per come aumentarlo, il debito: assumendo altri dipendenti. Sì, sembra una barzelletta, ma l' annuncio di ieri non lascia dubbi: entro la fine del 2016 il Campidoglio procederà all' assunzione di 485 unità di personale individuate tra i soggetti vincitori di un vecchio maxi-concorso, che le giunte precedenti avevano tenuto a bagno maria per ovvii motivi di bilancio. Ma i 5 stelle, sognando la decrescita felice, non si fermano davanti a un peggioramento dei conti del Comune. E allora via con l' infornata di ingegneri, curatori storici dell' arte, curatori archeologi, dietisti, istruttori amministrativi, funzionari per i servizi di orientamento al lavoro, istruttori amministrativi, statistici, istruttori economici, architetti, istruttori per servizi culturali, turistici e sportivi. E ancora: istruttori amministrativi, esperti di sviluppo servizi informatici e telematici, funzionari per servizi di orientamento al lavoro, funzionari dei processi comunicativi e informativi, funzionari delle biblioteche e istruttori per servizi di orientamento al lavoro.

Non è finita. Perché la Raggi non ha «intenzione di fermarsi qui. Dopo aver sbloccato il maxi concorso, integreremo il piano assunzionale con un intervento che porterà ad altre 100 assunzioni». Quindi alla fine il conto finale arriva a quasi 600 persone. Nuove assunzioni che affiancheranno i già oltre 24mila dipendenti, che prendono lo stipendio ogni mese direttamente dal Comune di Roma, e i 24.233 delle municipalizzate - tutte in rosso - per un totale di quasi 48mila unità: una forza lavoro superiore del 50% a quella del gruppo Fiat Chrysler.

Facile vincere le elezioni, dopo i disastri di destra e sinistra, e ripagare i romani con posti di lavoro. Peccato che così facendo il debito del Campidoglio - e quindi dei romani che non beneficeranno del regalo - esploderà. Un problema aggravato dal fatto che, come aveva riferito Silvia Scozzese, commissario straordinario per il rientro del debito capitolino, «non esiste una ricognizione analitica e una rappresentazione esaustiva della situazione finanziaria da risanare antecedente al 2008. Attualmente, per il 43% delle posizioni presenti nel sistema informatico del Comune, non è stato individuato direttamente il soggetto creditore». Capite? Non si sa nemmeno a chi pagare questi miliardi...

Tocca a noi - Si sa invece invece chi mantiene il carrozzone di Roma: gli italiani. L' anno scorso la spesa della capitale è stata pari a poco più di un miliardo di euro, a fronte dei 600 milioni spesi da Milano. Bisognerebbe intervenire, no? Licenziare è brutto, ci mancherebbe, però almeno bloccare le assunzioni... Solo che nessuno osa toccare la macchina amministrativa romana: troppi voti in ballo. E poi ci sono i 40 milioni di contribuenti italiani, che alla fine sono costretti ad aprire il portafogli e pagare, pagare, pagare: ogni anno dal governo parte un assegno di 300 milioni di euro per tappare i buchi del Campidoglio, più altri 200 milioni vengono prelevati dalle tasche di tutti i romani sotto forme di addizionali al massimo. Passiamo la vita a criticare le scelte, non proprio oculate, della Regione Siciliana: spendono, spandono e piangono sempre miseria.

Ma c' è da diventare matti ad addentrarsi nella situazione economica di Roma. Che da capitale dovrebbe dare l' esempio... sì, l' esempio negativo, quello da non imitare. Come quando i vigili scioperati di Capodanno sono rimasti quasi tutti impuniti.

Premi per tutti -  È pazzesco che la Raggi abbia chiesto al governo i soldi delle Olimpiadi che non si faranno. Lei dice: ci servono per sistemare la città. Oggi ci sarà il primo incontro a Palazzo Chigi fra la nuova amministrazione grillina e l' esecutivo. Non ci sarà Matteo Renzi ad accogliere la Raggi, perché il premier è in gita alla Casa Bianca. Il confronto avverà con il sottosegretario Claudio De Vincenti: sul tavolo ci sarà il rinnovo del salario accessorio per i dipendenti. Un tesoro da 300 milioni l' anno, che era stato sospeso per un utilizzo irregolare durante l' amministrazione Marino. Tanto per dire, i super premi ai dirigenti erano troppo alti... Ora tornano i bonus e ripartono le assunzioni. La Raggi farà anche fatica a trovare gli assessori, ma sugli sprechi è da medaglia.

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