Ventimiglia, umiliazione per i poliziotti. Costretti a vivere con gli immigrati così
Bagni rotti, sporchi, sale d'attesa trasformate in dormitori. Ecco come sono costretti a lavorare i 55 poliziotti del commissariato della polizia di Stato di Ventimiglia. A denunciare la grave situazione di disagio e degrado al Giornale è il vicesegretario nazionale Mauro Armelao. Il commissariato è impegnato da oltre un anno nella gestione dell'emergenza migranti al confine con la Francia. "Lì vengono accompagnati ogni giorno i migranti, con ondate di 15 persone. Dormono all'interno della struttura, la sera si fanno i controlli, si prendono le impronte e si fanno le fotosegnalazioni. Solo il mattino seguente si fanno gli accertamenti sanitari, con il rischio che i poliziotti a contatto si ammalino. Basta anche una semplice faringite. Poi il giorno dopo i migranti vengono trasferiti a Taranto".
Così gli immigrati devono trascorrere la notte in caserma dormendo per terra o nel cortile interno: "Non ci sono i condizionatori - dice Armelao - quella struttura non va bene, va ristrutturata completamente e ha servizi igienici indecenti. I poliziotti lavorano 24 ore su 24 per fronteggiare l'emergenza profughi con caldo e puzza a non finire". Non ha senso poi "far dormire i funzionari aggregati con gli autisti negli alberghi a Imperia, a quasi 50 km da Ventimiglia". Spreco di tempo e di denaro.
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