Parla l'esperto del M5s "La Raggi non dura: quando cadrà"
Lo dice l'esperto di M5s: "Entro qualche settimana Virginia Raggi si dimetterà o sarà sospesa, e a quel punto l'impatto del caso Roma distruggerà M5s nazionale". Mauro Suttora, inviato di Oggi e appassionato del fenomeno Cinque Stelle, descrive un quadro drammatico della situazione a Roma, e non solo.
Secondo il giornalista, nel movimento grillino "sta saltando tutto". "Beppe Grillo ha dovuto compiere questa difesa di Virginia Raggi perché altrimenti si sarebbe dimessa, non prima di avere detto sì alle Olimpiadi. Dopo essere stata attaccata da Roberta Lombardi, la Raggi ha chiamato Grillo e gli ha comunicato che se non avesse scritto un post in cui la difendeva, lei sarebbe ricorsa a misure estreme. La Raggi sa bene che se il Comune approvasse il sì alle Olimpiadi certificherebbe il fallimento di M5s".
Il direttorio si è già sfasciato, in quanto la Ruocco, Fico e Sibilia sono contro Di Maio, prosegue Suttora. Per lui, Di Maio "per ora è appoggiato soltanto da Di Battista. Quest' ultimo però è il più popolare del Movimento, e quindi alla fine fatalmente saranno Di Maio e Di Battista i due galli nel pollaio che si beccheranno".
Tutto, come dalla notte dei tempi, ruota intorno al potere. "Finalmente i grillini hanno capito che da tremila anni a questa parte la politica significa lotta per la distribuzione del potere, in barba a tutti i loro irenismi, utopie e sogni di democrazia diretta". "Secondo me", prevede Suttora, "nel giro di qualche settimana la Raggi sarà sospesa come il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, o le salteranno i nervi e si dimetterà. È possibile anche che il sindaco cerchi di sopravvivere, ma sappiamo già oggi che su 29 consiglieri comunali di M5s lei ne ha dalla sua soltanto sei. Dodici in caso di rottura starebbero con il Movimento, mentre gli altri 11 per ora sono indecisi. In un' eventuale votazione sulle Olimpiadi lei riuscirebbe a fare passare il sì, appoggiandosi però sulle opposizioni. Pd e Forza Italia voterebbero a favore, però a quel punto ci sarebbe la rottura della maggioranza".
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