Terremoto tra Umbria, Marche e Lazio, disastro: "Amatrice non c'è più". Due morti nell'Ascolano
Trema il centro Italia: terremoto di magnitudo 6.0 alle 3.36 con epicentro nel paesino di Accumuli, in provincia di Rieti e metà strada tra Norcia e Amatrice. Poi altre 17 scosse di varia intensità, lungo tutta la dorsale Appenninica. Il bilancio si aggrava di ora in ora: dopo tre morti accertati a Pescara del Tronto nelle Marche arriva la notizia di 6 morti ad Accumuli, mentre ad Amatrice testimoni parlano di diverse suore rimaste uccise nel crollo di un convento. Accumuli e Amatrice sono i Comuni più coinvolti, con il sindaco di Amatrice Sergio Perozzi che lancia l'allarme disperato: "Il paese non c'è più. C'è gente sotto le macerie, temo morti". Stessa situazione drammatica a Pescara del Tronto, nelle Marche.
Lo sciame sismico - Il sisma, che ha colpito principalmente zone montane a bassa densità abitativa ma di difficile raggiungimento, è stato avvertito da Napoli e Roma fino a Rimini. Lo sciame di 18 scosse complessive ha poi colpito duramente anche Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, Gualdo in Umbria e Mogliano nel Maceratese, con frane e crolli.
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