Italia, dove si trova la strada infernale: mille buche (e un autovelox spietato)
Milano-Meda, una strada che nessuno vuole percorrere e nessuno vuole sistemare. Tutto si gioca sulla competenza dell'arteria di 26 chilometri. Prima era della provincia di Milan, dunque di quella di Monza. Poi sarebbe dovuta passare alla regione Lombardia, anche se il trasferimento non è mai stato formalizzato. Ad oggi, dunque, la competenza spetta ai brianzoli. Ma la situazione dell'infrastruttura è spaventosa: erbacce, niente corsie d'emergenza, guard-rail da rifare.
Il sindaco di Monza e Presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, preoccupati per le condizioni in cui versa la Carreggiata spiegano al Giorno i loro timori legati alla nuova legge sull'omicidio stradale. Perché? Semplice: la nuova fattispecie di reato, in diversi casi, coinvolge l'incuria delle strade e, dunque, gli amministratori. "Sindaci e presidenti di Provincia non si divertono a lasciare le buche nelle strade. Se il tentativo è quello di trovare dei responsabili, questi non siamo noi. Le responsabilità semmai sono dei governi che hanno operato i tagli e delle leggi di Stabilità che ci hanno impedito di spendere quando avremmo potuto".
La Provincia ora intende convocare una tavola rotonda insieme a Regione e Pedemontana perché si arrivi a un'equa contribuzione della messa in sicurezza della strada, per cui sono necessari circa un milione e 250mila euro. Nel frattempo, a fare cassa, ci pensano gli autovelox, con buona pace degli automobilisti.
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