Il nostro mare invaso dai vermicane: a chi questi mostri rovinano le vacanze
Piccoli serpenti di mare. Dopo l’invasione dell’alga tossica che dal Nord di Bari si è spostata a sud di Otranto, un nuovo allarme nel mar Jonio. Ora sono arrivati i “vermocani”. Segnalazioni e “avvistamenti” copiosi, a sentire gli esperti scientifici dell’Arpa, nel mare di Porto Badisco che è uno delle icone della costa salentina. Sono sempre più frequenti le segnalazioni da parte di bagnanti e subacquei allarmati dalla crescente presenza di “vermocani” sui fondali rocciosi anche a pochi centimetri di profondità.
Il suo nome scientifico è “Hermodice caruncolata” e si tratta di un grande polichete, lungo fino a 30-40 centimetri. L'uomo, quando entra accidentalmente in contatto con il vermocane, avverte un’immediata sensazione di bruciore (per questo conosciuto anche come “verme di fuoco”) accompagnata da edema che normalmente passa poche ore dopo il contatto. I vermocani prediligono soprattutto le zone rocciose: a nord di Torre Lapillo, ma soprattutto tra Sant’Isidoro e Lido Conchiglie, tra Mancaversa e Ugento prima della zona di Leuca.
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