Il giallo dell' hotel-tomba per turisti. La verità del sindaco: cosa c'è là sotto ma soprattutto quanti sono
Era il luogo più famoso di Amatrice, ora l'hotel Roma è solo un cumulo di macerie. L'ultima notte prima della scossa di magnitudo 6.0 che ha spazzato via quasi tutto il paese, nella struttura alberghiera dovevano esserci un centinaio di turisti secondo quanto riferiscono gli abitanti del posto sentiti da La Stampa. Un dato in linea con l'allarme che il comando locale dei carabinieri aveva lanciato alla Protezione civile, avvertendo che l'albergo con quaranta camere doveva essere pieno di villeggianti e turisti. L'ultima sera prima del crollo era una serata di festa, in tanti accorrevano in quel luogo considerato il tempio degli spaghetti all'amatriciana.
Con il sisma, l'hotel è crollato come fosse di cartapesta, lasciando intatto solo il piano terra. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ieri pomeriggio aveva tentato una prima stima di quanti corpi potessero trovarsi in quella sorta di tomba dei turisti. Si parlava di 70 persone, di cui solo cinque sono state recuperate senza vita nel primo giorno di scavi. Con il passare delle ore, però, il calcolo si è ridimensionato, forse più spinto dalla speranza che basato su elementi concreti. Pirozzi è riuscito a contattare i proprietari dell'hotel, ricoverati in ospedale a L'Aquila: "Ci hanno riferito che risultavano registrate 35 persone". Intanto i soccorritori continuano a scavare a mani nude, anche se le sirene delle ambulanze hanno lasciato spazio al rumore freddo delle barelle per le salme.
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