Visualizzazioni totali

domenica 22 maggio 2016

SEMPRE E SOLO JUVE Il Milan è quasi perfetto, Morata lo manda all'inferno

Coppa Italia, la Juve vince ai supplementari: Morata frega un Milan quasi perfetto


di Claudio Brigliadori
@Piadinamilanese



La Juventus vince la Coppa Italia, al Milan non bastano 120' di orgoglio e cuore: finisce 1-0 ai supplementari, mister Allegri deve ringraziare il probabile partente Morata mentre Brocchi si congeda quasi nel migliore dei modi, perché le imprese stile Leicester accadono raramente, mai due volte in un mese. La Signora centra la vittoria numero 11, sofferta e forse ancora più gustosa a coronare l'ennesima doppietta. Per il Diavolo letteralmente rigenerato è invece difficile capire se si tratti di un punto di partenza, di arrivo o di semplice episodio. Alla fine il verdetto è impietoso: terzo anno di fila fuori dalle coppe europee, in Europa League ci va il Sassuolo.

Milan senza paura - Brocchi sceglie il 4-3-3 che nei fatti è un 4-5-1, con i terzini Calabria e De Sciglio in frequenti incursioni offensive, Montolivo e Kucka solido duo davanti alla difesa e Poli il più portato agli inserimenti centrali. Davanti Bonaventura a sinistra e Honda a destra cuciono le manovre ma Bacca, unica punta, riceve comunque pochi palloni. La Juve con l'ormai classico 3-5-2 ha un centrocampo quasi inedito, con Lemina e Hernanes al posto degli indisponibili Khedira e Marchisio. Sono proprio loro a soffrire di più, con Pogba ingabbiato e le due punte Dybala e Mandzukic troppo isolate. Il Milan fa il massimo, forse la miglior partita della stagione per corsa, determinazione e attenzione. La qualità non è eccelsa, ma basta per creare una manciata di occasioni buone (con Bonaventura e Poli, soprattutto) es sprecarle. Allegri nel secondo tempo non cambia la squadra, ma la mentalità dei campioni d'Italia è diversa: più aggressività, baricentro più alto anche perché il Milan con il passare dei minuti comincia ad avere il fiato corto. Il coraggio però c'è: niente barricate, Donnarumma è bravo in due occasioni ma i rossoneri non perdono mai la calma. A 5' dalla fine Brocchi mette Niang al posto di Poli, cambio non banale anche se di fatto il francese (assente da quasi 2 mesi per l'incidente d'auto) va spesso a fare legna a centrocampo sulla sinistra, permettendo a Bonaventura di accentrarsi di più. 

Morata-gol, decide la panca - Il francese non brilla, ma il Diavolo regge anche ai supplementari. Due palle gol: Montolivo sbaglia l'unica palla della serata, Mandzukic serve Pogba che al limite colpisce di destro, preciso ma non potentissimo, e Donnarumma devia. Dall'altra parte la Juve pasticcia in area e Bacca sfiora il gol dell'anno in rovesciata. Escono Hernanes e Montolivo (sfinito), dentro Morata e Josè Mauri, e anche questo illustra il "miracolo" di Brocchi, che quasi senza alternative fa soffrire una Juve che si permette di tenere in panca lo spagnolo, Cuadrado e Alex Sandro. E alla prima palla è proprio Morata a castigare il Milan, sbilanciato: cross in contropiede di Cuadrado, destro al volo dell'ex Real (e futuro?) e Donnarumma battuto. I rossoneri non ne hanno più, reclamano un rigore su Honda, gli animi si accendono (quasi rissa tra Morata e Mauri), Neto trema solo su un destro dal limite di Mauri. Restano i rimpianti: per questa sera e per quanto buttato via durante tutta questa stagione. 

Nessun commento:

Posta un commento