L'avvocato: "Movente sessuale". E Bossetti sbrocca: urla in aula
Dopo la richiesta di condanna all'ergastolo, oggi a Bergamo nel processo per la morte di Yara era il turno dell'arringa dei legali di parte civile, quelli della famiglia Gambirasio. L'avvocato Enrico Pelillo ha avuto parole durissime sia per la moglie di Massimo Bossetti, Marita Comi definita "reticente", sia per lo stesso carpentiere di Mapello, "un mentore seriale, la cui memoria va e viene a seconda della convenienza". Poi, parlando del movente, lo ha definito "chiaro e limpido e di natura sessuale". Parole che hanno fatto scattare in piedi l'imputato Bossetti che ha sbottato urlando un "Non è vero niente" prima che il giudice lo richiamasse alla calma minacciandolo di espellerlo dall'aula.
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