Caivano (NA): Informarsi è un Diritto-Dovere
di Gaetano Daniele
Non dipende da quello che siamo capaci di predicare a farci diventare veri uomini, ma da quello che mettiamo in pratica. Pubblicare messaggi strettamente personali, violando ogni forma di privato, classifica il soggetto, soprattutto se questo soggetto è candidato a Sindaco.
E' anche vero che anni fa le fiabe iniziavano con "C'era una volta", ed oggi con "se sarò eletto", ma appunto, il praticare bene a volte non è sempre sinonimo di bene o pace.
Cambiare partito o opinione è lecito, nascondersi dietro le parole di terzi, che non sono in grado nemmeno di gestire un'edicola, è gravissimo. Viceversa, l'informazione non dovrebbe avere padroni. Ormai ci sono giornalisti, editori e blogger, che a seconda del Comune padre, cambiano ideologia. Ad esempio a Cardito si professano di sinistra, ad Afragola di centrosinistra, a Caivano di destra, quando fino a poco tempo fa quella stessa destra era fallimentare, e a Frattamaggiore si professano apolitici. Insomma, in più, credono, parlando dietro nick di altre persone, approfittandosi della loro ignoranza, della loro insipienza, di dettare il bello e il cattivo tempo. E nonostante, mai come in questo preciso momento alcuni comuni godono di più informazione, si continua a non sapere e soprattutto a non capire, perchè di solito chi detiene o crede di tenere in mano l'informazione locale, crede di gestire parte di potere, per non dire se la suona e se la canta da solo.
I Paesi sono pieni di immondizia, ritornando all'Edicola, si prorogano appalti a ditte che non sono state in grado di garantire il regolare funzionamento dei lavori, e, alla fine, non si trova mai il colpevole. E' sempre colpa di qualcun altro, la colpa è sempre di chi ha preceduto.
Chi per volontà altrui è costretto a ricoprire un ruolo che non è in grado di ricoprire, fa peccato due volte. Primo, perchè mette a repentaglio la salute dei propri concittadini, secondo, perchè governa con le idee degli altri pur essendo stato eletto in prima persona.
Informarsi è un Diritto-Dovere. Capire e non affidarsi al sentito dire può aiutarci per il futuro a formare una vera e propria classe politica che possa traghettare il Paese lontano da chi fino ad oggi ha condotto una politica personalistica.
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